Mixed Media
Le tre mostre che sono presentate sotto il titolo “Mixed Media” sono di breve durata, ma di intenso contenuto artistico.
Comunicato stampa
La Spezia - CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea si apre, tra settembre ed ottobre, ai linguaggi artistici “eccentrici” e alle collaborazioni con realtà spezzine che si occupano del contemporaneo.
Le tre mostre che sono presentate sotto il titolo “MIXED MEDIA” sono di breve durata, ma di intenso contenuto artistico.
L’idea che risiede dietro a questa rassegna, che dovrebbe/potrebbe essere ripetuta con cadenza annuale, è l’approfondimento della conoscenza di artisti spezzini e la collaborazione con associazioni culturali radicate sul territorio, che hanno avuto il merito di far gravitare in città artisti provenienti da tutto il mondo. I tre percorsi espositivi corrispondono ad un disegno curatoriale, che vede nel coinvolgimento di personalità artistiche locali e nel rafforzamento del legame tra istituzioni pubbliche e private che operano sul contemporaneo in città, due dei fondamenti su cui costituire la nuova identità del CAMeC.
“MIXED MEDIA” costringe il Centro ad una rotazione serrata di opere, autori, curatori e teorici che, interagendo con il pubblico, contribuisce a creare una solida e virtuosa rete di relazioni intorno ad esso. Filo rosso tra i tre progetti artistici è l’interdisciplinarietà dei linguaggi presenti nelle opere esposte, dove lo sconfinamento tra un media e l’altro è continuo e la sperimentazione sulle modalità del fare artistico costante.
CARLO ZANNI
La rassegna, che viene ospitata al Piano Zero, ha inizio con la mostra dedicata a Carlo Zanni, nato alla Spezia, 1975, attivo internazionalmente dal 2000, sviluppando l’utilizzo dei New Media all’interno delle espressioni linguistiche contemporanee.
Attraverso la rarefazione e smaterializzazione dell’opera d’arte grazie ai supporti digitali, Zanni esplora modalità di indagine sociale, mettendo in evidenza pratiche di controllo sulla nostra vita, di cui non ci accorgiamo, ma che sono presenti nella vita quotidiana (Google Street View, basi USA e NATO, etc). Nelle sue opere, per contro, la pervasività invisibile del mondo digitale viene messa in cortocircuito con la facilità con cui possiamo accedere alle informazioni ogni volta che indaghiamo il web.
Durante l’inaugurazione, Luca Panaro (Firenze, 1975), critico d'arte e docente all'Accademia di Brera a Milano, introdurrà la ricerca di Carlo Zanni, contestualizzandola all'interno del panorama artistico contemporaneo, con particolare riferimento all'utilizzo di immagini prodotte da tecnologie meccaniche e digitali.
MASSIMO MORI. PERPOESIA
Il secondo momento espositivo è organizzato in collaborazione con il Premio di Poesia LericiPea. Ricorrendo il 60° anniversario di questa importante manifestazione nazionale nel panorama culturale della nostra città, il Comitato organizzatore ha deciso di istituire una nuova sezione: il Premio per la Poesia Intermediale, che viene assegnato per la prima edizione all’artista Massimo Mori che, nato a Quistello (MN) nel 1944, vive e lavora a Firenze. Integrando conoscenze ed esperienze multidisciplinari, Mori ha prodotto opere che vanno dalla poesia visiva, concreta, oggettuale, all’attività performativa, alla poesia sonora. Il percorso espositivo dal titolo “PerPoesia”, da lui studiato in collaborazione con Francesca Cattoi, consulente artistico del CAMeC, e Lucilla Del Santo, Presidente p.t. del Comitato fondatore Premio LericiPea, mette in evidenza l’operatività intermediale del suo fare artistico, che si muove tra diverse aree di ricerca linguistico espressiva.
Durante l’inaugurazione Stefano Pezzato, Responsabile di Area e Conservatore del Centro per l’arte contemporanea “Luigi Pecci”, Prato, introduce all’opera dell’artista con un suo inquadramento storico, cui segue una lectio di Mori dal titolo: La dimensione visiva nel multiverso della poesia totale”.
Al termine, Lucilla Del Santo consegna il Premio per la Poesia Intermediale con la lettura delle motivazioni.
MAIL ARTE EXCHANGE PROJECT
Il terzo appuntamento è dedicato alla Mail Art con il progetto Mail Art Exchange Project di Alessio Guano, nato alla Spezia nel 1984. Raggiungendo 50 artisti residenti in tutto il mondo, Guano mostra l’attualità di una pratica artistica nata alla fine degli anni cinquanta con il lavoro dell’americano Ray Edward Johnson. Il percorso espositivo studiato insieme a Francesca Cattoi e Tiziana Clara Luisi, presenta il materiale raccolto dall’artista in un anno di ricerca, nonché una serie di 50 opere formato cartolina da lui realizzate che entreranno nel circuito postale al termine dell’evento MAeP. La mostra presenta anche una breve cronologia della presenza in città di questa pratica artistica e diventa per il CAMeC un’occasione per iniziare una collaborazione con lo IUOMA International Union of Mail Artists, fondato in Olanda nel 1988 da Ruud Janssen.