Missing Masses #4 – PlayMuseum

Informazioni Evento

Luogo
MAC,N - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA E DEL NOVECENTO
Via Gragnano 349, Monsummano Terme, Italia
Date
Dal al

lunedì, giovedì, venerdì 16.00 - 19.00 (ora legale),
15.30-18.30 (ora solare)
mercoledì 9.30 - 12.30
sabato e domenica 9.30 - 12.30/16.00 - 19.00 (ora legale),
15.30-18.30 (ora solare)
chiuso il martedì

Vernissage
16/09/2015

ore 21.15

Contatti
Email: press@massemancanti.it
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Cinque creativi contemporanei, appartenenti ad altrettante discipline, ripensano l’esperienza del museo d’arte contemporanea a partire dalle esperienze che ne possono avere i bambini.

Comunicato stampa

Comune di Monsummano Terme - Comune di Quarrata - Comune di Serravalle Pistoiese - Università di Firenze, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali - Fondazione Jorio Vivarelli -
Fondazione Giovanni Michelucci - Associazione culturale Uscita Pistoia.
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Missing Masses - Masse Mancanti

Tre Comuni (Monsummano Terme, Quarrata e Serravalle Pistoiese), due fondazioni (Jorio Vivarelli e Giovanni Michelucci), un’associazione culturale (Uscita Pistoia) e l’Università di Firenze, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, hanno dato vita ad un progetto nuovo nel panorama nazionale di promozione dell’arte contemporanea. Missing Masses - Masse Mancanti produce nel corso del 2015 dodici eventi pubblici tra mostre, conferenze e residenze per artisti internazionali.

Tutti i progetti nei vari luoghi della rete creano forme nuove e sperimentali di scambio tra l’arte contemporanea, i cittadini e la teoria sociale. Alla ricerca di quelle “masse mancanti” che ancora oggi tengono unita e legano la società, si sperimentano progetti collaborativi tra imprese, teorici e artisti (Quarrata); si pensa il museo e la città a partire dall’esperienza dei bambini (Monsummano e Serravalle Pistoiese); si attiva una residenza per artisti internazionali sul rapporto tra arte e ecologia nella città di Pistoia (Fondazione Jorio Vivarelli); si porta l’arte contemporanea a contatto con la marginalità sociale (Fondazione Giovanni Michelucci); si riflette su questi cambiamenti grazie ad una lectio magistralis (Associazione Culturale Uscita Pistoia).

Il progetto Missing Masses - Masse Mancanti, a cura di Giacomo Bazzani, è realizzato da Comune di Monsummano Terme, Comune di Quarrata, Comune di Serravalle Pistoiese, Università di Firenze - Dipartimento di Scienze politiche e sociali, Fondazione Jorio Vivarelli, Fondazione Giovanni Michelucci e Associazione culturale Uscita Pistoia.
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, nell’ambito del progetto regionale “Cantiere Toscana Contemporanea”, e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Le iniziative presso la Fondazione Vivarelli sono realizzate in collaborazione con Piante Mati.
Le iniziative presso il Comune di Monsummano Terme sono sponsorizzate da CIR food.

PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE

Missing Masses #Comune di Quarrata: Oltrecittà – Urban Factory. Laboratorio d’innovazione urbana
mostre:
13 - 17 maggio 2015 - Preview: Impulse Wave Of The Rock Chariot - Fuori Expo Regione Toscana - Milano, Chiostri dell’Umanitaria.
14 - 29 luglio 2015 - Immagina su questo lato - presso lo spazio Hungry eyes - Cortona On The Move - Milano, via Vigevano 35.
31 ottobre - 22 novembre 2015 Oltrecittà - Villa La Magia - Quarrata
artisti: Lisa Batacchi, Filippo Basetti, Chiara Bettazzi, Federico Cavallini, Vittorio Cavallini, Francecsca Catastini, Leone Contini, Federico Gori, Valentina Lapolla, Mona Mohagheghi, Rachel Morellet, Olga Pavlenko, Eva Sauer, Justin Randolph Thompson, Enrico Vezzi.

imprese aderenti:
Agriturismo Il Calesse (www.agritursmoilcalesse.it), Antico Birrificio Magni, Azienda Agricola Betti (www.fattoriabetti.it), Alexandro Fini (www.alexandrofini.com), Campaldino legnami (www.campaldinolegnami.it), Cappelli Divani (www.cappellidivani.it), Cassigoli (www.cassigolieditions.com), Cosmo Tre (www.cosmotre.it), Creazioni Divina, DEA (www.dea-italy.it), Elfi srl (www.elfisrl.net), Estro (www.estro.it), Fratelli Lunardi (www.fratellilunardi.it), Formitalia (www.formitalia.it), Giovannetti Collezioni (www.giovannetticollezioni.it), Gradi srl (www.gradiliving.com), Goldconfort (www.goldconfort.it), Il Laboratorio snc (www.illaboratoriosnc.it), Novo Italia (www.novoitalia.it), Oriental Caffè (www.oriental caffe.com), Parentesi Quadra (www.parentesiquadra.eu), Simand snc - Bianco Perla (www.simandsnc.it), Tesi Group (www.giorgiotesigroup.it), Torneria Denis Peruzzi

Artisti, teorici sociali dell'Università di Firenze, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e imprenditori della città di Quarrata sperimentano lungo tutto il 2015 nuove forme di condivisione dell’innovazione urbana. Realizzano opere pensate collettivamente a partire dalle emergenze cittadine, forme di processi produttivi sostenibili, nuovi modi di pensare il collettivo e i legami che tengono la società. La città di Quarrata diventa un laboratorio di innovazione sociale, estetica e teorica in grado di portare un significativo contributo al tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”.

Missing Masses #Fondazione Jorio Vivarelli: Green City
La foresteria della Fondazione Jorio Vivarelli diventa un ponte tra la città di Pistoia e gli artisti internazionali che lavorano sul rapporto tra arte e ecologia. Nel corso del 2015 vengono ospitati artisti e teorici che soggiornano presso Villa Stonorov, entrando in contatto con il mondo culturale e imprenditoriale cittadino orientato all’economia delle piante. Le residenze sono volte a sviluppare il dibattito culturale in città attraverso incontri pubblici, sviluppare le connessioni della realtà artistica locale, produrre progetti pubblici da sviluppare in città.
Programma delle residenze:
8 - 13 giugno 2015: Barbara Steiner
12 giugno 2015: incontro pubblico presso la Fondazione Jorio Vivarelli
5 - 19 luglio 2015: Veit Stratmann
17 luglio 2015: incontro pubblico presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
21 - 25 settembre 2015: Asa Sonjasdotter
24 settembre 2015: incontro pubblico presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
11 - 18 ottobre 2015: Deirdre O'Mahony
16 ottobre 2015: incontro pubblico presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
settembre - novembre: Elisa Strinna

Missing Masses #Mac,n - Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento: PlayMuseum
16 settembre - 16 novembre 2015
Jonathan Calugi (visual design), Lucia Mazzoncini (teatro), Matilde Montalti (architettura), Olga Pavlenko (arti visive), Nadia Tirino (musica).
Cinque creativi contemporanei, appartenenti ad altrettante discipline, ripensano l’esperienza del museo d’arte contemporanea a partire dalle esperienze che ne possono avere i bambini. Non più opere mediate dalla didattica, ma è il museo e le opere stesse che si pongono dal punto di vista e della fruizione dei bambini. Questo non trasforma il museo in parco giochi, ma ne ripensa il ruolo e le funzioni contemporanee a partire da uno specifico target di cittadini.


Missing Masses #Comune di Serravalle Pistoiese: Playing in the city. Serravalle contemporanea
3 - 25 ottobre 2015
Jonathan Calugi (visual design), Lucia Mazzoncini (teatro), Matilde Montalti (architettura), Olga Pavlenko (arti visive), Nadia Tirino (musica).
Cinque creativi contemporanei, appartenenti ad altrettante discipline, ripensano i luoghi pubblici della città di Serravalle pistoiese a partire dall’esperienza che ne possono avere i bambini. Strade, piazze, edifici e arredo urbano sono tradotti un nuove visioni della socialità utilizzando un differente, specifico punto di vista. Memorie e nuove forme di interazione legano il paesaggio urbano in modi contemporanei di intendere il legame sociale.

Missing Masses #Associazione culturale Uscita Pistoia: L’arte e gli spazi del contemporaneo, incontri di approfondimento.
Nel corso del Novecento l’arte ha progressivamente espanso i suoi spazi e ambiti d’azione. Questo ha portato spesso ad una modifica del modo stesso di intendere il suo ruolo e le sue forme, di cui il progetto Missing Masses può essere considerato un recente esempio.

Missing Masses #Fondazione Jorio Vivarelli in collaborazione con Fondazione Giovanni Michelucci: Hidden City – Città invisibili
Artisti, teorici sociali e cittadini in condizione di disagio sociale (detenuti, senza casa, profughi) collaborano alla progettazione di opere e interventi all’interno del proprio specifico contesto sociale.
Artista in residenza: Mario Rizzi, dicembre 2015.

per informazioni:
cell. 3496621241
[email protected]
www.missingmasses.it

COMUNICATO STAMPA 2

Comune di Monsummano Terme Mac,n - Mac,n Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento

Missing Masses #4: PlayMuseum
16 settembre - 16 novembre 2015
inaugurazione: mercoledì 16 settembre 2015, ore 21,15

Jonathan Calugi (visual design), Lucia Mazzoncini (teatro), Matilde Montalti (architettura), Olga Pavlenko (arti visive), Nadia Tirino (musica).

Cinque creativi contemporanei, appartenenti ad altrettante discipline, ripensano l’esperienza del museo d’arte contemporanea a partire dalle esperienze che ne possono avere i bambini. Non più opere mediate dalla didattica, ma è il museo e le opere stesse che si pongono dal punto di vista e della fruizione dei bambini. Questo non trasforma il museo in parco giochi, ma ne ripensa il ruolo e le funzioni contemporanee a partire da uno specifico target di cittadini.
Così è nata la mostra/laboratorio di serigrafia di Jonathan Calugi, con oggetti dall’uso funzionale, estetico ed insieme interattivo. Lucia Mazzoncini crea invece una piattaforma di scambio a partire da un archivio di ricordi d’infanzia: un giardino proto-zen traccia delle nuove traiettorie tra memorie collettive e futuro. Traiettorie di viaggio interiore e spaziale nell’installazione di Matilde Montalti, che fa percorrere ai visitatori gli ambienti della Villa neoclassica con gli occhi (il binocolo!) dell’esploratore. Particolari architettonici e visioni fantastiche si fondono anche nell’opera video di Nadia Tirino, dove dei danzatori reinterpretano il rapporto tra sé e gli altri, e tra sé e lo spazio circostante. Un rapporto che diventa utopico nell’opera interattiva in tre parti di Olga Pavlenko, che invita a disegnare nella stesso spazio il genitore ideale e il figlio ideale. Un modo per guardare dentro di sé con occhi di nuovo sognanti, fatti di visioni lontane e sempre attuali, che passano anche attraverso il phenakistoscopio (o “disco magico”), uno strumento ottico che traduce lo spazio e il visitatore in un qui ed ora, così vicino, da apparire inarrivabile.

La mostra è costituita da laboratori e opere interattive a disposizione dei visitatori di tutte le età, ed anche da laboratori didattici specifici attivati dalle opere per le scuole.

Crediti
Il progetto Missing Masses - Masse Mancanti, a cura di Giacomo Bazzani, è realizzato da Comune di Monsummano Terme, Comune di Quarrata, Comune di Serravalle Pistoiese, Università di Firenze - Dipartimento di Scienze politiche e sociali, Fondazione Jorio Vivarelli, Fondazione Giovanni Michelucci e Associazione culturale Uscita Pistoia.
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, nell’ambito del progetto regionale “Cantiere Toscana Contemporanea”, e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Le iniziative presso la Comune di Monsummano Terme sono sponsorizzate da CIR food.

Mac,n - Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento
Missing Masses #3: PlayMuseum
16 settembre - 16 novembre 2015
inaugurazione: mercoledì 16 settembre 2015, ore 21.15
Mac,n - Museo di Arte Contemporanea e del Novecento
Villa Renatico Martini
Via Gragnano, 349 - Monsummano Terme (PT)
Orario:
lunedì, giovedì, venerdì 16.00 - 19.00 (ora legale),
15.30-18.30 (ora solare)
mercoledì 9.30 - 12.30
sabato e domenica 9.30 - 12.30/16.00 - 19.00 (ora legale),
15.30-18.30 (ora solare)
chiuso il martedì
PER INFO
Museo 0572 952140
www.macn.it
www.missingmasses.it
Ufficio Cultura 329 360 59 64
[email protected]
Puntoinforma 0572 954412
[email protected]

Jonathan Calugi, I dinosauri, 2015, installazione ambientale, materiali vari.

I Dinosauri.

Passano i secoli e guardiamo Jurassic Park.

I Dinosauri sono verdi con i denti aguzzi ma altri sono verdi con i denti....? Non lo so.

Il lavoro per il Mac,n di Monsummano è basato sull'idea dell'esplorazione delle mancanze.

Sono anni ormai che faccio questo lavoro, disegno continuamente, e mi sono reso conto

che non ho mai disegnato dei dinosauri, ed allo stesso tempo nutro un’invidia e rimango a

bocca spalancata davanti a tutti i dinosauri che i bambini disegnano con quella

naturalezza che li rende un punto di arrivo da riscoprire.

Ho deciso di esplorare questo mondo un po’ per me, un po’ per un pubblico che forse lo

può apprezzare. I Dinosauri sono verdi! Ma forse no.

Nello spazio espositivo, oltre alle opere a parete, è presente un telaio serigrafico e le persone possono stampare in diretta il loro dinosauro da collezione.
È presente anche una piccola rivista da montare con i vari dinosauri e i dati storici su questi. I Dinosauri ed i dati che non sono messi sulla stessa pagina, possono creare così una serie ed una combinazione diversa, giocando ogni volta sulla memoria persa e sul gioco ritrovato.

(Jonathan Calugi)

Jonathan Calugi (Pistoia, 1982). Il suo lavoro nasce spontaneo, poiché non è mai stato influenzato da particolari percorsi formativi. La sua innata passione per il disegno, inteso come atto libero e liberatorio
durante il quale trasferisce su carta il suo intricato ma comprensibile immaginario, fa di lui un instancabile ricercatore di forme nuove per immagini comuni. Ed è proprio il suo stile riconoscibile che nel 2010 ha fatto sì che venisse selezionato dalla rivista Print Magazine fra i 20 New Visual Artist Under 30 e nello stesso anno, dall' Art Director Club di New York fra i 50 Young Guns sotto i trentanni, nel mondo.
Sono degli anni seguenti le collaborazioni con importanti brand internazionali come Nike, De Longhi, Apple, Sony, Google, Facebook, Logitech, New York Times, etc...
Oltre al suo lavoro come illustratore, Jonathan continua a portare avanti la sua ricerca artistica esponendo i suoi lavori in Italia e all'estero.


Lucia Mazzoncini, ARCHIVIO DELLE AVVENTURE D'INFANZIA

BREVE DESCRIZIONE, 2015, installazione ambientale, traccia audio e materiali vari.

L'Archivio delle avventure d'infanzia é un'installazione audio-visiva nata grazie alle persone di tutte le età che hanno condiviso con l'artista i loro ricordi d'infanzia. L'opera è concepita come un work in progress dove le voci si susseguono in modo da formare un'avventura di tante avventure, in continua trasformazione e crescita; la raccolta di racconti procederà infatti sia durante la mostra che dopo il periodo di esposizione. La struttura al centro della stanza è uno spazio di creazione, diviso in due parti distinte: un piano vuoto, l'altro pieno. I sassi che lo ricoprono sono frammenti di un tutto, tracce, orme, segni minimi come in un giardino Zen, oppure come la sabbia dell'albo “La spiaggia magica”. Alcuni bambini all'inaugurazione inizieranno un rito a cui il pubblico è invitato a partecipare durante la mostra: con i sassi si compongono le parole e i segni da cui scaturiscono avventure vissute, immaginate, ascoltate nella stanza dell'Archivio delle avventure d'infanzia.

(Lucia Mazzoncini)
Lucia Mazzoncini (Pistoia, 1984). Ha studiato Storia dell'Arte Contemporanea all'Università degli studi di Firenze, ricerca nel campo dei libri d'artista per bambini e degli albi illustrati. Nel 2009 fonda il collettivo Abythos, che opera nel campo della performance e del teatro, creando progetti rivolti ad adulti, bambini, scuole e centri diurni di salute mentale. Il gruppo si scioglie nel 2014, anno in cui Lucia realizza il reading performativo Learn by heart per la manifestazione MATRI-ARKÈ. Continua la propria formazione presso NOW Accademia d'arte e di arti performative e la Scuola di Teatro Sociale Isole Comprese di Firenze; segue da anni la ricerca e i seminari di formazione per attori di Puerilia (Festival di puericultura teatrale) e di Màntica a Cesena sotto la guida di Chiara Guidi, della Societas Raffaello Sanzio.


Matilde Montalti, Divertĕre I, 2015, installazione ambientale, materiali vari.

Divertimento [dal lat. divertĕre, propr. «volgere altrove», comp. di di e vertĕre «volgere»] volgere altrove, spostare lo sguardo su altro, distogliere su altro.
Il visitatore è invitato a fruire dell’opera come strumento per esplorare il Museo. Muniti di una “guida” e di un binocolo si osserva il particolare, isolandolo dal generale, per scoprire forse un “altro” Museo.
(Matilde Montalti)

Matilde Montalti (Pistoia, 1982). Architetto, ha studiato alla facoltà di Architettura di Firenze. Nella stessa facoltà ha collaborato a ricerche dipartimentali e ad attività didattiche in Tecnologia dell’Architettura. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca con una tesi sulle aree gioco come luogo terapeutico, a dimostrare l’investimento benefico che il gioco può
esercitare sul bambino e sui suoi familiari e sulla comunità di appartenenza. Continua i suoi studi sugli spazi destinati al gioco: “opere di architettura” capaci di essere risorsa per la collettività.


Nadia Tirino, L'albero della vita, 2015, video (durata: 8.30 minuti).
con la collaborazione delle allieve della scuola di danza Axe Ballet di Pistoia, diretta dalla coreografa Antonella Tronci. Strumenti musicali della Fondazione Luigi Tronci.

L'albero della vita, prendendo spunto dal tema della mostra, rielabora il tema dell' integrazione, utilizzando il suono e il movimento. Da situazioni singole, come capita spesso nella vita reale, specie nell'età infanzia/adolescenza, si cerca di portare l'individuo ad inserirsi all'interno di un gruppo. Questo è l'intento, sempre, di un buon educatore ma è anche la naturale predisposizione dell'uomo verso il confronto con gli altri e la vita in comune. A volte questo accade in modo naturale, altre volte questo processo va accompagnato e indirizzato, grazie a delle figure di riferimento. Nel caso specifico di quest' opera, è talvolta la musica e altre volte il movimento a far nascere questo processo di integrazione e di rapporto reciproco in modo performativo.
(Nadia Tirino)

Nadia Tirino è laureata brillantemente in pianoforte al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze sotto la guida del Maestro Giuseppe Fricelli e in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Firenze. Vincitrice di importanti concorsi nazionali e internazionali, ha suonato in prestigiose sale da concerto come solista e in formazioni cameristiche, sia in Italia che all'Estero. Ha collaborato con l’attrice radiofonica-RAI Annamaria Sanetti, con l'attore Leonardo De Carmine e con l'attrice Monica Menchi. Ha partecipato a numerose masterclass con pianisti di fama internazionale, quali F. Scala, V. Voskobojnikov, B. Canino, G. Carmassi, M. Podestà, M.Ignelzi e M.Damerini. Dal 2010 al 2012 ha fatto parte del progetto europeo Mus-e (Musique Europe). È docente di pianoforte presso l'Accademia Musicale di Firenze, collabora con i Conservatori di Siena e Firenze, con il Teatro La Pergola di Firenze e con i Comuni di Monsummano Terme e Pistoia per le rassegne musicali.


Olga Pavlenko, "Vai lì non so dove, trova quello non so cosa, incontra uno non so chi...”, opera in 3 parti, 2015

La richiesta di pensare alla mostra per bambini mi ha portato alla riflessione che non esiste un’arte per bambini, ma in virtù della visione del mondo particolare a cui porta la freschezza degli anni giovanili, i bambini e gli adolescenti hanno una lettura preziosa delle opere d’arte. Nella lunga fascia di età - troppo lunga nei tempi moderni - che porta dalla prima infanzia al momento in cui possiamo arbitrariamente considerarsi “adulti”, tutti cercano d’indirizzare, insegnare, raccontare, divertire, giustificare, capire, osservare, nominare, lodare, brontolare e quant’altro… quando a volte, invece, sarebbe essenziale anche lasciare semplicemente più spazio vuoto intorno ai giovani per orientarsi liberamente.

La buffa indicazione " Vai lì non so dove, trova quello non so cosa, incontra uno non so chi..." presa da una favola russa, suona come una metafora della situazione che affrontano i bambini e gli adolescenti quando, davanti a loro, si apre la vita e nessuno non sa dire loro cosa devono aspettarsi esattamente, chi incontreranno e come devono comportarsi.
(Olga Pavlenko)

" Vai lì non so dove, trova quello non so cosa, incontra uno non so chi...”, parte I, 2015, cartone, tempera, materiali vari

Nella prima parte del progetto i visitatori sono invitati a partecipare liberamente alla disposizione del collage per terra, in modo da trovare la loro composizione e il disegno nascosto ispirato alle carte da gioco che nascondono i personaggi tipici.

" Vai lì non so dove, trova quello non so cosa, incontra uno non so chi...”, parte II, 2015, base: legno; strumento ottico phenakistoscopio: ferro, specchio, cartone, tempera, smalto.

Le carte da gioco usano l’immagine speculare della stessa figura. Siete invitati a riflettere e a disegnare su uno dei fogli il proprio “genitore ideale” nella parte superiore e il “figlio ideale” nella parte inferiore dello stesso foglio. Disegnando colui che ti precede e colui che viene dopo di te riflettiamo, indirettamente, su chi siamo noi stessi o come vorremmo essere. Appendete o chiedete di aiutarvi ad appendere il foglio sulla parete.

" Vai lì non so dove, trova quello non so cosa, incontra uno non so chi...”, parte III, 2015, carta da disegno, stampa, tempera, acquerello, matite.

Davanti a voi avete l’antico strumento ottico che produce l’effetto dell’animazione phenakistoscopio o disco magico.

Il principio del funzionamento dietro a questo disco magico rappresentava il soggetto di studio già del matematico greco Euclido e più tardi di Newton. In realtà è stato effettivamente realizzato dal Jeseph Plateau intorno al 1841 in Belgio. E’ stato usato principalmente come un giocatolo.
Guardatevi nello specchio attraverso i fori e smuovete il disco con la mano...Avete dato vita all’animazione!

Olga Pavlenko (Ucraina,1982). Vive e lavora a Firenze e a Kiev.

Utilizzando diversi media, dal disegno al video, dall’animazione alla performance, indaga gli spazi di liminalità tra la realtà e la possibilità di narrarla. Lo stesso uso degli strumenti di volta in volta adottati fornisce lo spunto per originali riflessioni sul ruolo dell’autore, come testimoniano le sue esperienze di creazione collettiva e sulle possibilità del linguaggio.
Olga fa particolare attenzione all’uso delle immagini esistenti, che vengono presto riconosciute dalla collettività e suscitano un’inevitabile reazione. Queste informazioni servono in partenza per poi costruire sopra un racconto. In questo senso la reazione del lettore alle opere visive di Olga costituisce un indispensabile compimento dell’opera stessa.
Dal 2013 in seguito al progetto Steps Ahead Academy Professionalization of Junior Coaches in Performing Arts and Media e al progetto U CARE Urban Culture Against Racism in Europe (www.u care.org) svolge delle attività didattiche nelle scuole pubbliche, all’Accademia di Belle Arti di Firenze e nei centri culturali come Sonoria affrontando assieme ai giovani le tematiche complesse e usando il linguaggio dell’arte.
Dal 2012 coordina il progetto internazionale per bambini 1000and1realities racconto attraverso i cartoni animati delle realtà vicine e lontane fra Iraq, Turchia, Cipro e Italia (1000and1realities.org).

Mostre selezionate: Oltrecittà, Milano, 2015; Terranauti, Pisa, 2015;
Prato Sarajevo ART INVASION, 2014, Prato;
Nuovo Cinema Masaccio, a cura di Pier Luigi Tazzi, San Giovanni Valdarno, 2014;
Finte Nature, a cura di Giacomo Bazzani, Mac,n, Monsumano Terme, 2014;
Fuori posto, a cura di Pier Luigi Tazzi, San Giovanni Valdarno, 2013;
Portfolio, a cura di Pietro Gagliano, EX3, Firenze, 2012 (solo);
Carta Bianca Firenze, a cura di Silvia Cini, Museo di Villa Croce, Genova, 2012;
Un Secondo Lungo Un Mese, SRISA Project Space, Firenze, (solo), 2012;
“Niente da vedere tutto da vivere”, a cura di Lorenzo Bruni, Evento Parallelo della XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, Istituto del Marmo Pietro Tacca, Carrara;
International Student Triennial of Istanbul, 2010.