Mino Delle Site – Dopo il centenario

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA DELLA TARTARUGA
Viale Somalia, 50/a Libreria Eli, Roma, Italia
Date
Dal al

10-13 e 16.30-19.30 - Chiuso i festivi ed il lunedì mattina

Vernissage
23/09/2015

ore 18

Artisti
Mino Delle Site
Generi
arte contemporanea, personale
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“Sento un poco di me in ogni uomo che vola, in ogni satellite che naviga nello spazio, in ogni frontiera celeste conquistata.” Così Mino Delle Site si dipinge per l’eternità. Le sue parole sintetizzano il suo percorso artistico-spirituale che fin dall’inizio lo porta ad essere aeropittore e aeroscultore ma anche grafico, scenografo, poeta ed esteta; pienamente uomo del suo tempo.

Comunicato stampa

“Sento un poco di me in ogni uomo che vola, in ogni satellite che naviga nello spazio, in ogni frontiera celeste conquistata.” Così Mino Delle Site si dipinge per l’eternità. Le sue parole sintetizzano il suo percorso artistico-spirituale che fin dall’inizio lo porta ad essere aeropittore e aeroscultore ma anche grafico, scenografo, poeta ed esteta; pienamente uomo del suo tempo. Un esploratore dei confini della forma, del movimento, del colore, dell’armonia, dell’ebrezza delle emozioni, delle profondità dello spirito. In una parola un “Futurista”.
Nato a Lecce nel 1914 quest’anno avrebbe compiuto 101 anni. Ancora echeggiano le sentite parole di Beatrice Buscaroli, Lorenzo Canova, Antonio Lucio Giannone e del Presidente Jas Gawronski che hanno appena celebrato il suo Centenario alla Quadriennale di Roma, dove lo hanno indagato, ricordato, dipinto, quale artista e quale uomo.
Ma bisogna vederlo Mino Delle Site, oltre che parlarne e questa Antologica ricca di evocazioni e di richiami alla sua evoluzione artistica, ci svela, contemporaneamente, la quasi totalità dei suoi periodi creativi, attraverso 30 tra le più significative opere che li hanno caratterizzati .
Le sue opere ci pervadono della sua “Weltanschauung”, della sua visione del mondo: la Visione Futurista dell’Universo. “Volevamo ricostruire l’Universo partendo da ogni suo più piccolo frammento – (…) - I Futuristi devono toccare tutti i campi della visualizzazione, e questo tanto sul piano pienamente poetico, della pittura e della scultura, quanto su quello della vita quotidiana” affermava in un’intervista rilasciata ad I. Madia (Terzocchio n. 80 Bologna 1996). Una visione totale e totalizzante che si sintetizza in intervento artistico mirato ed efficace, penetrante ogni aspetto dell’esistere, tale che il mondo si trasforma in pura bellezza ed al contempo in funzionalità futurista.
Questa visione, che si materializza in quadri e sculture, ci guida nel percorso espositivo, immergendoci in un clima sinergico di arte + futurpensiero e ci fa percepire l’autentico “intimo d’artista”. Un colpo di fulmine, un’illuminazione: il Futurismo.