Milano Scultura 2025

La scultura contemporanea proposta dalle circa 30 gallerie presenti, selezionate dalla direttrice Ilaria Centola e dal curatore Valerio Dehò, entra nuovamente in dialogo con l’architettura settecentesca della Villa e con il suo parco, dove sarà esposta anche in formati monumentali.
Comunicato stampa
Torna per la sua nona edizione, dal 9 all’11 maggio 2025, Milano Scultura, per il secondo anno ospite di Villa Bagatti Valsecchi a Varedo (MB).
La scultura contemporanea proposta dalle circa 30 gallerie presenti, selezionate dalla direttrice Ilaria Centola e dal curatore Valerio Dehò, entra così nuovamente in dialogo con l’architettura settecentesca della Villa e con il suo parco, dove sarà esposta anche in formati monumentali.
L’intento è quello di presentare le infinite declinazioni del linguaggio scultoreo passando per la molteplicità dei suoi materiali - dal marmo al bronzo, dalla ceramica ai materiali di recupero - e per la varietà delle dimensioni che vanno dal piccolo formato all’installazione ambientale, dall’oggetto decorativo all’arte pubblica.
Fiera e percorso espositivo
Oltre alla sua formula tematica che ne fa l’unica fiera in Italia dedicata alle arti plastiche, la manifestazione mantiene anche per l’edizione 2025 un’altra sua peculiarità: l’essere al contempo fiera e progetto espositivo godibile da un pubblico di collezionisti come di appassionati.
Pensata come un’unica grande mostra che mette in dialogo le opere tra loro e queste con lo spazio, Milano Scultura trova nella relazione con la sede - una dimora eclettica di fine Settecento - un punto di forza. Ne nasce un percorso espositivo che consente di apprezzare l’incontro-confronto tra arte contemporanea e le forme neoclassiche della Villa.
Incontri, performance e progetti speciali
«Lo scopo è quello di presentare a un largo pubblico una panoramica accuratamente selezionata di ciò che il medium della scultura è in grado di offrire oggi» commenta Ilaria Centola. Per farlo, accanto ai progetti espositivi presentati dalle gallerie, la manifestazione promuove incontri, performance e due progetti speciali dedicati a Matteo Lo Greco e Henri Beaufour.