Migrant Garden – Untouchable landscapes
Prende il via la mostra del progetto no profit che coniuga architettura e design a tutela dei volatili a rischio e del loro ambiente naturale.
Comunicato stampa
Migrant Garden, il progetto realizzato grazie al contributo del Politecnico di Milano da un gruppo di studenti che promuove la cultura architettonica attenta ai temi della paesaggio e della protezione del patrimonio naturale, inaugura la sua prima mostra il 19 GIUGNO presso il Polo territoriale di Piacenza del Politecnico di Milano.
Creato da Pierluigi Bardi, Stefano Madelli, Tommaso Maserati, Michel Molina, Claudia Saglimbeni, Filippo Sbalbi e Federico Zucchi, il progetto nasce dal risultato di ricerche e riflessioni attorno all’Oasi De Pinedo, area naturale sul fiume Po che vanta la presenza di numerose specie volatili rare a rischio d’estinzione.
Lo scopo dell’iniziativa – attirare l’attenzione sul tema delle specie volatili a rischio costrette a migrare nelle zone urbane – e l’Architettura, hanno trovano un punto d’incontro nell’archetipo della “casa”, forma base su cui 40 tra architetti e designer famosi in tutto il mondo hanno lavorato per esprimere il proprio manifesto d’architettura.
Il risultato è una mostra assolutamente unica nel suo genere che prevede l’esposizione delle 40 casette create in esclusiva da alcuni dei nomi più influenti del mondo dell’architettura e del design.
La conferenza Architectural Zoo a introduzione della mostra, sarà presieduta dal Chairman Daniel Tudor Munteanu , giovane architetto rumeno e curatore del blog Of Houses, e vedrà la partecipazione di alcuni studi di architettura tra cui:
BUREAU A, giovane studio di architettura e progettazione del paesaggio, scenografia e installazioni, con base in Svizzera fondato nel 2012 da Leopold Banchini e Daniel Zamarbide;
Fosbury Architecture, giovane collettivo di ricerca architettonica di Milano che mira a trasformare le maggiori limitazioni del contesto ( sia fisiche che culturali) in un punto di partenza .
Fala Atelier, studio di architettura con sede a Porto,guidato da Filipe Magalhães, Ana Luisa Soares e Ahmed Belkhodja, che ha sviluppato un approccio molto particolare alla progettazione architettonica e alla rappresentazione.