Micromatica

Informazioni Evento

Luogo
LOGGIA DEL MERCATO
Via Rocco Pirri 23, Noto, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni dalle 11 alle 22 – chiuso lunedì mattina

Vernissage
25/06/2022

ore 19

Contatti
Email: bramante@sansebastianocontemporary.it
Generi
arte contemporanea, collettiva

La galleria San Sebastiano Contemporary – Casa Bramante, in collaborazione con La Strada del Vino Valdinoto, è lieta di presentare al pubblico “Micromatica”, una mostra collettiva che funge da locomotore per tutta una serie di eventi che avranno luogo in estate nell’incantevole città di Noto.

Comunicato stampa

La galleria San Sebastiano Contemporary – Casa Bramante, in collaborazione con La Strada del Vino Valdinoto, è lieta di presentare al pubblico “Micromatica”, una mostra collettiva che funge da locomotore per tutta una serie di eventi che avranno luogo in estate nell’incantevole città di Noto.
Per questa prima mostra, pensata per la bellissima location della Loggia del Mercato, abbiamo scelto 4 artisti italiani di rilievo, molto diversi tra loro per tipo di ricerca, per metodo, per media adoperato, ma comunque avvicinabili per la loro capacità di lavorare sui dettagli, con processi d’accumulo e di stratificazione. Se per Pierluigi Fresia, l’unico artista ad utilizzare la fotografia, peraltro in forma concettuale, la sovrapposizione è solo quella del testo all’immagine, capace di creare un blackout momentaneo di senso, per gli altri tre artisti in mostra è fondamentale la materia e la manualità per completare il processo.
Serse lo fa con la matita, sempre quella, mediamente grassa.
Le piccole cartoline di mare su carta, montate su alluminio, che formano una piccola quadreria, sono un esempio magistrale di manualità controllata, per restituire un lavoro unico nel suo genere e ormai riconosciuto in tutto il mondo.
Accanto ai piccoli disegni di Serse, in uno schema di contrasto che si ripete pere tutta la mostra, troviamo le tavole colorate di Luigi Carboni; lavori di medio formato, che rimbalzano rispetto ai disegni di Serse, non solo per colore e dimensione, ma anche per i soggetti rappresentati. Serse è figurativo, Carboni è astratto, evocativo, segnico, ma astratto. Anch’esso governa il tratto da maestro, risolvendo lo spazio sulla tavola con flussi istintivi e liberatori, dove la linea scura solca la tavola come i segni su una pista di pattinaggio.
Questo contrasto espressivo è ripetuto tra i lavori monocromatici di Fresia e i lavori su tavola di Curti che per l’occasione presenta due lavori molto diversi tra loro: Il primo, più fedele alla sua ricerca, è una tavola di medio formato dove vuoto e silenzio sembrano richiamare l’attenzione, mentre il secondo lavoro, una quadreria formata da 5 piccoli pezzi dipinti su MDF è una sfida emotiva che l’artista ha dedicato alla Cava Grande del Cassibile, il magnifico Canyon situato nell’entroterra Siracusano che Curti ha visitato lo scorso anno.
Se nel suo insieme la mostra può rimandare ad una sinfonia, con quattro movimenti diversi: il minuetto o scherzo di Pierluigi Fresia, l’adagio di Pierpaolo Curti, l’allegro ma non troppo di Luigi Carboni e i rondò ondivaghi di Serse, capaci di dare ritmo all’esposizione. Osservata attentamente la mostra è particellare, dove ogni passaggio è fatto di molte note, tutte necessarie.