Michele Lombardelli / Luca Scarabelli

Informazioni Evento

Luogo
MAC - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA
Viale Elisa Ancona, 6 20851, Lissone, Italia
Date
Dal al

Mercoledì e Venerdì h10-13
Giovedì h16-23
Sabato e Domenica h10-12 / 15-19

Vernissage
16/04/2016

ore 18,30

Artisti
Luca Scarabelli, Michele Lombardelli
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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Mostra doppia personale

Comunicato stampa

Le opere di Michele Lombardelli [Cremona, 1968] si caratterizzano per una costante contaminazione tra linguaggi visivi e sonori all'interno di una poetica che tocca l'assurdo, il non finito, l'irrisolto. Attraverso elementi distanti e discordanti, i lavori di Lombardelli tentano di creare una nuova simmetria e una differente, possibile, comprensione che sembra (apparentemente) priva di verifica.
Nelle immagini dipinte, disegnate o fotografiche emergono assemblaggi che sembrano svincolarsi dalle proprietà dei materiali di cui sono composti, rivelando equilibri instabili e vulnerabili. In questo modo l'artista riesce a privare le opere della loro funzione, destrutturando o spostando i significati per accentuarne il potere evocativo.

Quella di Lombardelli è un'arte "distimica, ciclotimica o ipertimica" - come l'ha definita Gianni Romano - che si origina in base alle variazioni dello stato di normalità che vengono riprodotte e riorganizzate attraverso una rilettura del visibile e del vissuto. «Ogni elemento», spiega l'artista, «attinge a potenzialità proprie e improprie, interne ed esterne, interagendo con lo spazio, delineandolo, creando un percorso narrativo, fatto di vuoti e di pieni, che oscilla fra trascendente e immanente, libero da dettami precostituiti e continuamente aperto alla trasformazione».

La ricerca di Luca Scarabelli [Tradate, 1965] si sviluppa con continue sperimentazioni e una particolare attenzione verso le problematiche che riguardano l'indifferenza dello sguardo, l'equilibrio precario, la dialettica tra l'ordine e il disordine, il senso dell'attesa, la caduta, il fallimento e l' inframince duchampiano.

Il concetto di "infrasottile" è stato analizzato con chiarezza da Elio Grazioli, il quale lo descrive come «un montaggio interno, che tocca appena la normalità delle cose, [...] che non crea accostamenti, contrasti, opposizioni, ma apre su un'altra visione delle stesse cose, del reale. [...] Un montaggio [...] che passerebbe quasi inosservato e che una volta notato svela un'altra dimensione del reale e della visione. Ovvero la dimensione [...] di questa strana faccenda che chiamiamo "immagine", cioè l'idea di fare del reale una riproduzione, materiale o immaginativa che sia».

Luca Scarabelli realizza dei collage in cui le immagini vengono accostate con grande disinvoltura. Alla tecnica del collage affianca anche quella dell'assemblaggio, che consiste nel montaggio di svariati oggetti; a volte è sufficiente un semplice spostamento, uno scarto minimo, quasi un "furto con destrezza", affinché l'artista riesca a produrre le sue epifanie infrasottili, sfuggenti ed enigmatiche.