Michele Ciardiello – InOut

Informazioni Evento

Luogo
FRANCO RICCARDO ARTIVISIVE
Piazzetta Nilo 7, Napoli, Italia
Date
Dal al

Dal lunedì al venerdi | ore 11 – 20 | sabato e domenica su appuntamento

Vernissage
01/07/2011

ore 18

Contatti
Email: info@riccardoartivisive.it
Artisti
Michele Ciardiello
Curatori
Stefano Taccone, Gabriele Frasca, Carlo Mormile
Generi
arte contemporanea, personale
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InOut, sorta di ricostruzione di una realtà rurale all’interno di uno spazio tipicamente deputato ad accogliere la dimensione dell’artificio. I visitatori sono infatti chiamati a compiere piccoli ma significativi gesti in grado di preservare l’equilibrio dell’ecosistema.

Comunicato stampa

L’ARTE IN CRISI IN FLY PROJECT
“Crisi Ecologica”

Continua con la “Crisi Ecologica” il progetto “L’arte in Crisi” nella FLY PROJECT della Galleria Franco Riccardo Artivisive. Il quarto appuntamento di questo percorso che si propone di indagare, attraverso una serie di mostre personali, tanto la “crisi” dell’arte stessa, quanto la “crisi” di altri ambiti per mezzo del linguaggio artistico, è per venerdì 1 luglio alle ore 18.00 con “InOut” di Michele Ciardiello. Il progetto “L’arte in Crisi” è curato dal critico Stefano Taccone con il contributo del poeta Gabriele Frasca e del musicista Carlo Mormile.
Michele Ciardiello (Napoli, 1960) fonda la sua poetica sull’opera intesa come processo e partecipazione da ormai oltre dieci anni. Egli, riallacciando il filo con una tradizione che proprio a Napoli, tra l’altro, ha conosciuto esperienze di un certo rilievo, concepisce infatti il ruolo dell’artista alla stregua di un sollecitatore della libera partecipazione del pubblico, indispensabile per il pieno compimento del suo lavoro. Così avviene, ad esempio, per operazioni come Inglobal (2001), con la quale denuncia il fenomeno del commercio degli organi umani, o la recente Pluricellulare (2010), svolta in rapporto con i pazienti dell’Ospedale Cardarelli di Napoli.
Le medesime modalità operative sono ora attive in InOut, sorta di ricostruzione di una realtà rurale all’interno di uno spazio tipicamente deputato ad accogliere la dimensione dell’artificio. I visitatori sono infatti chiamati a compiere piccoli ma significativi gesti in grado di preservare l’equilibrio dell’ecosistema. Tale processualità diviene poi metafora di una ecologia interiore, rimettendo in moto la dinamica tra dentro e fuori cui allude il titolo, ma questa volta in rapporto all’essere umano ed alla sua condizione.