Metamorfosi
Ispirandosi alle Metamorfosi di Ovidio i due artisti padovani Umberto Menin e Maurizia Manfredi ci presentano, in questa esposizione, la loro riflessione e visione del mondo contemporaneo.
Comunicato stampa
Ispirandosi alle Metamorfosi di Ovidio i due artisti padovani Umberto Menin e Maurizia Manfredi ci presentano, in questa esposizione, la loro riflessione e visione del mondo contemporaneo.
Per Umberto Menin l’altro di sé è quello che in armonia o in conflitto convive con noi: Quando dipingo un ritratto è l’altro che cerco di catturare, quello dietro la maschera .
Per Maurizia Manfredi la metamorfosi è realizzata attraverso la trasformazione in pittura e terracotta di esseri umani in uccelli di ovidiana memoria. L’insieme delle Creature Alate evoca uno stormo di Migranti.
6 dicembre 2012-20 gennaio 2013
Padova, Galleria Samonà, via Roma
Inaugurazione: mercoledì 5 dicembre 2012, ore 18 (Presentazione a cura di Jean –Marie Bouroche)
Metamorfosi: Creature Alate
Un ricco insieme di miti simbolici compongono il patrimonio profondo e inconscio di Maurizia Mafredi. Questo bagaglio si è arricchito di elementi contemporanei e si è trasformato nel percorso della sua vita. Questi miti costituiscono la sorgente segreta e nascosta dei suoi sogni. Il suo lavoro artistico non è che il riflesso tangibile di una immagine soggettiva: quella che lei visualizza dopo un sogno. Questa immagine può essere poetica o inquietante ma non è sufficiente un semplice sguardo estetico: non è possibile celare o fingere di ignorarne l'origine e il processo di formazione. Costituito quest'ultimo da episodi, frammenti più o meno coerenti, articolazioni, associazioni, metamorfosi che hanno formato questa immagine che resta prima che essa nuovamente torni a dissolversi nell'inconscio da cui provengono.
Tra i grandi miti che danno origine ai sogni e all'opera di Maurizia se ne evidenziano quattro: la Dea Madre, idolo preistorico che ispira terrore e rispetto, la Donna, in un rapporto di seduzione o di sottomissione agli uomini, la Casa, quale rifugio, nascondiglio e luogo di vita, la Natura, rigeneratrice e misteriosa, ritiro sconosciuto e consolatorio nelle nostre fughe.
Nelle Metamorfosi, per arricchire la sua rappresentazione onirica, Maurizia rappresenta anche i rapporti dinamici, i cambiamenti, le fughe e i movimenti. Riunisce tutti gli elementi costitutivi del nostro inconscio collettivo e della sua storia individuale che alimentano i suoi sogni. I frammenti si assemblano, si sovrappongono come falde sedimentarie o strati di pittura, si mettono in movimento, scompaiono per riapparire mutati come metamorfosi nelle opere di oggi (Jean-Marie Bouroche 2012)
Metamorfosi. L'Altro di Sè
L'essere umano, la società, la città, la natura sono gli elementi oggettivi del mondo che ci circonda, che noi percepiamo nel quotidiano e che chiamiamo realtà.
Tutti noi, nella nostra infanzia, attraverso il disegno e la pittura abbiamo imparato a conoscere il mondo intorno a noi. Umberto Menin in tutta la sua vita non ha mai smesso questo « fare » e la pittura è diventata il riflesso del suo pensiero, dei suoi problemi, della sua personalità. La sua rappresentazione del mondo è il pretesto formale ma l'interpretazione, la distanza dal soggetto, ci porta a vedere dietro la maschera dell'apparenza: l'infinito aldilà.
Si ha sempre un parametro rispetto a cui si leggono le cose, per me è la pittura. Il mio far pittura è quello che ho visto, come l’ho visto e come l’ho sentito: a volte di testa, a volte di pancia. E’ stata la pittura a coltivare la mia curiosità per le tecniche del mestiere e da lì per la storia dell’Arte che è per me il termometro nella storia dell’uomo. La metamorfosi è il cambiamento, l’inevitabile scorrere del tempo della mia vita, che racconto per immagini. Personaggi e ambienti che con la magia del computer ho potuto adesso mettere insieme e far dialogare tra di loro. Posso dire che la pittura è da sempre una cara compagna. (Umberto Menin 2012)
Durante il periodo della mostra sono previste le seguenti iniziative:
Venerdì 7 dicembre 2012 – ore 17
Visita guidata a cura dell’Associazione Artemisia
Sabato 22 dicembre 2012 – ore 18
Coro Le voci dell’anima – Associati Banca del tempo
Venerdì 18 gennaio 2013 – ore 17
Visita guidata a cura dell’Associazione Artemisia
Info: tutte le iniziative sono a entrata libera
La mostra è inserita nel Format RAM Padova 2012, terza edizione dell'ambizioso contenitore culturale di eventi e manifestazioni che si svolgeranno nelle diverse sedi espositive e negli spazi pubblici della città, da ottobre 2012 a gennaio 2013.