Medioego

Informazioni Evento

Luogo
CONTEMPORARY CLUSTER - PALAZZO BRANCACCIO
Via Merulana 248, Roma, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 20.00.

Vernissage
28/04/2022

ore 18

Curatori
Giacomo Guidi
Generi
arte contemporanea, collettiva
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un progetto espositivo a cura di Giacomo Guidi.

Comunicato stampa

MEDIOEGO

Gian Maria Marcaccini, Eser Gunduz, David Umemoto e Giuliana Barbano

A cura di Giacomo Guidi

Giovedì 28 Aprile | Opening exhibition

Contemporary Cluster [Collective Intelligence] presenta il 28 Aprile 2022, Medioego, un progetto espositivo a cura di Giacomo Guidi. In mostra opere di Gian Maria Marcaccini, Eser Gunduz, David Umemoto e Giuliana Barbano.

Medioego è una nuova era, la nostra epoca che diventa un neo umanesimo dove l’individuo torna al centro, una fase che richiede la riscrittura della narrazione umana ponendo sé stesso e il proprio dovere morale alla base della ricostruzione del mondo. Un Medioego come Neo Tempo che in quanto umani attraversiamo, un nuovo pensiero antropologico nel quale l’epicentro è l’individuo fine a se stesso, nell’accezione kantiana, capace di bastare a se stesso e di rimanere coerente alla propria essenza, come parte dell’universalità. Ricerca spasmodica del sé, la corsa verso il raggiungimento di una pienezza interiore, nell’intento di bastare a se stesso. L’essere umano vive creandosi un'immagine di sé divenendo il suo stesso riferimento, tentando di mantenerlo coerente se stesso, non mezzo altro per arrivare ad un fine esterno.

Se è giusto, secondo il pensiero filosofico, dubitare e difendersi dalla falsa attendibilità delle sensazioni, nel rischio di confondere la realtà e le sue infinite proiezioni, è nella certezza interiore, celata, nascosta, intima e inconfutabile, che ad oggi è possibile scovare il motivo per cui vale la pena di vivere e proseguire la ricerca. Il Medioego che viviamo porta con sé nuove possibilità, instaurando nell’uomo contemporaneo un nuovo e imminente imperativo: reinventarsi e ricostruire la propria comunità. Come un nuovo medium, l’essere si fa forma e veicolo, una spia del non definibile. Ecco che l’uomo diventa mezzo tramite sé e la sua arte, mediatore tra la forma e il contenuto che parla alla nostra sensibilità. La connessione che permette la conoscenza del mondo esterno attraverso il proprio mondo interno.