Mauro Martino – Mapping the NFT Revolution
Il mondo degli NFT mostrato in una site-specific installation immersiva di Mauro Martino al MEET Digital Culture Center, il primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo.
Comunicato stampa
Il mondo degli NFT mostrato in una site-specific installation immersiva di Mauro Martino al MEET Digital Culture Center, il primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo, dal 6 al 29 settembre 2022.
"Abbiamo invitato Mauro Martino che ha raccolto dati e li ha analizzati ed elaborati fin dal tempo in cui sono nati i primi NFT. Un anno fa ha pubblicato il primo report sugli NFT (su come li usano i Musei, le gallerie, le implicazioni che hanno sulle relazioni, sul mondo culturale ed economico) e si accinge a prepararne un secondo di livello internazionale. Nuovi layout e tecniche di visualizzazione dei dati sono stati creati appositamente per questa installazione. L’autore si cimenta in un’esperienza immersiva capace di rivelare sia l’aspetto quantitativo e analitico dei dati raccolti, sia la loro dimensione qualitativa e poetica. Il risultato finale è un data-film emozionante, fatto solo con i dati e i modelli di intelligenza artificiale. Un mondo tutt'altro che in crisi quello degli NFT, un mondo interconnesso e sfumato: per la prima volta ci renderemo conto della vera portata di questo fenomeno entrando nell'opera immersiva di Martino.
Un mondo NFT così non lo avete mai visto, effervescente… vivace e in continua evoluzione! Un mondo che produce e produrrà cambiamenti importanti nel mondo culturale ed in quello economico”, spiega Maria Grazia Mattei, Fondatrice e Presidente di MEET.
Utilizzando i dati raccolti in più di 3 anni di ricerca, che hanno portato a diverse pubblicazioni scientifiche, Martino espone infatti 5 anni di evoluzione dell'estetica e del mercato degli NFT. Artista e Scienziato, esperto di intelligenza artificiale e di visualizzazione dei dati, utilizza gli strumenti di analisi del deep-learning per investigare l’intera produzione di NFT. Con ben 10 milioni di NFTs, decine di milioni di contrattazioni nel mercato analizzate, centinaia di blockchain esaminate, Mapping the NFT Revolution è l’esplorazione più estensiva condotta fino ad oggi su questo mondo.
La mappatura di questo nuovo mondo NFT, di Mauro Martino, si rivela attraverso la visualizzazione delle relazioni e delle connessioni di milioni di immagini NFT che vengono ricombinate a formare un tutt’uno grazie alla potenza di elaborazione di algoritmi di intelligenza artificiale: operazione prima impossibile per la necessità di interpretare coerentemente una così gran massa di informazioni. L’algoritmo ci permette una visione della realtà diversa, più approfondita, e paradossalmente più sfumata, variabile. E questo è possibile perché le IA lavorano benissimo sugli aspetti predittivi, sulla casualità, calcolando tutte le possibili combinazioni che la realtà può assumere donandocele in un quadro di insieme coerente: una colossale macchina di sliding doors che si aprono o si chiudono su innumerevoli varianti della realtà. “Con questa importante Exibition si vuole mettere in evidenza la vitalità di un nuovo modello culturale ed economico che sta cambiando il mondo dell’arte e non solo”, afferma Mattei.
Mauro Martino con Mapping the NFT Revolution ci introduce in una grande visione d’insieme, a metà fra rigore scientifico e creatività artistica.
Questa, d’altronde, è sempre stata una caratteristica propria della cartografia pretecnologica. Oggi il GIS (sistema informativo geografico, un sistema spaziale che crea, gestisce, analizza e mappa tutti i tipi di dati geografici) ha eliminato gran parte della poesia della “terra incognita”, ma anticamente la geografia era più vicina al mito che alla realtà, le mappe erano proiezioni di immaginari piuttosto che la riproduzione del reale. “La mappa non è il territorio” diceva Alfred Korzybski, ingegnere, filosofo e matematico polacco del 20° secolo secondo cui il territorio è il mondo nella sua realtà mentre la mappa è la sua rappresentazione mentale.
Tuttavia in Mapping the NFT Revolution si svela – e in questo c’è tutta la poesia dell’opera – un’altra realtà che contraddice, se vogliamo, l’affermazione di Korzybski: il paesaggio digitale, a differenza di quello naturale, è esso stesso una rappresentazione matematica, un’astrazione, annulla infatti la differenza fra reale e mappa, crea una nuova realtà che possiamo definire virtuale, dove la mappa è il territorio.
Il risultato finale è appunto un data-film, una forma estetica nuova, emozionante, un risultato ibrido di dati e modelli d’intelligenza artificiale, un territorio nel quale ci stiamo inoltrando per la prima volta, vero Mondo Nuovo del nostro millennio.
BIO
Mauro Martino è Principal Research Scientist presso il MIT-IBM Watson AI Lab (Cambridge, MA, USA), dove ha fondato e dirige il Visual Artificial Intelligence Lab. In precedenza è stato Assistant Research Professor presso la Northeastern University, lavorando con Albert-Laszlo Barabasi al Center for Complex Network Research e con David Lazer all'Institute for Quantitative Social Science (IQSS) dell'Università di Harvard.
Ha conseguito il dottorato di ricerca con una tesi in Urban Interaction Design all'interno del Senseable City Lab di Carlo Ratti (Massachusetts Institute of Technology) e del Politecnico di Milano.
Mauro Martino è titolare di diversi brevetti e coautore di oltre 40 pubblicazioni scientifiche. Ha creato visualizzazioni di dati per la BBC, Scientific American, The New York Times, The Washington Post, Süddeutsche Zeitung, Der Spiegel, Le Figaro, Corriere della Sera, National Geographic, Popular Science, Wired. Il suo lavoro è stato esposto in tutto il mondo in sedi quali la Biennale di Venezia, la Serpentine Gallery di Londra, il Ludwig Museum di Budapest, il GAFTA di San Francisco, il Lincoln Center di New York, lo ZKM | Center for Art and Media di Karlsruhe (Germania) e il suo lavoro fa parte della collezione permanente dell'Ars Electronica Center di Linz.
Martino ha partecipato a TEDx Cambridge (2012) e TEDx Lettonia (2016), le sue opere sono state pubblicate su riviste scientifiche come Nature, Science, PNAS e su libri di testo sull'arte dell'intelligenza artificiale e sulla visualizzazione dei dati: "Futuri possibili: Art scenarios and artificial intelligence" di Rebecca Pedrazzi, "Data Visualization" di Andy Kirk, "The Truthful Art" di Alberto Cairo, "The Best American Infographics" edizioni 2015 e 2016.
È un designer pluripremiato i cui progetti hanno ricevuto la medaglia d'oro al Vizzies Visualization Challenge 2017 della National Science Foundation, ha vinto più volte il Webby Award, l'Innovation by Design Award (di Fast Company), l'Information is Beautiful Award.
Il suo progetto artistico AIPortraits (2018/2019) è stata la prima applicazione generativa basata su GAN a diventare virale in tutto il mondo, con oltre 8 milioni di utenti unici al giorno. Nel 2018 ha presentato a NeurIPS la prima collezione di sculture generate con un modello GAN 3D di sua invenzione.
Mauro Martino è professore di pratica alla Northeastern University, dove insegna da diversi anni il corso di Intelligenza artificiale per la creatività e il design.
Ogni anno tiene workshop e conferenze su IA e creatività in varie università, tra cui il MIT e l'Università di Harvard.
MEET (www.meetcenter.it) è il Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura digitale di Milano. Nato con il supporto di Fondazione Cariplo, vuole contribuire a colmare il divario digitale italiano nella convinzione che l’innovazione sia un fatto culturale, prima ancora che tecnologico. Oltre al ciclo di incontri Meet the Media Guru con i protagonisti dell’innovazione mondiale, MEET promuove programmi di cross-fertilizzazione fra creativi digitali ed imprese, azioni e percorsi dedicati all’innovazione per la cultura, progetti espositivi ed allestimenti site-specific per istituzioni italiane ed internazionali. Uno spazio di 1500mq che Carlo Ratti Associati ha reinterpretato a partire dal concept del centro di cultura digitale lavorando sull'idea di fluidità, interconnessione e partecipazione. Main partner di MEET è Intesa Sanpaolo. Sono partner del centro di cultura digitale Artemide, Mediatrade, ETT Solutions e George Brown College di Toronto.