Maurizio Turlon – Tra Arte e Scienza

Informazioni Evento

Luogo
PORTA SAN GIOVANNI
Porta San Giovanni, Padova, Italia
Date
Dal al

tutti i giorni 16.00 – 19.00, chiuso il lunedì

Vernissage
24/04/2014

ore 18,30

Artisti
Maurizio Turlon
Generi
arte contemporanea, personale
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Arte e scienza, a lungo considerati due universi diversi e separati, oggi, grazie allo sviluppo delle neuroscienze, risultano essere strettamente connessi tra loro, come ci dimostra il premio Nobel Erik Kandel. Così, Maurizio Turlon, nato e cresciuto a Padova, autodidatta, è da sempre stato attratto dal connubio tra arte e scienza.

Comunicato stampa

La suggestiva cornice della storica Porta San Giovanni di Padova ospiterà dal 25 aprile all'11 maggio 2014 “Tra Arte e Scienza. Pittura generativa nD”, l'importante personale di Maurizio Turlon che ben si inserisce nel format “UniversiDiversi” del Comune di Padova, Assessorato alla Cultura. La mostra è organizzata dall'Associazione Xearte e promossa da Artemisia Associazione Culturale.

Arte e scienza, a lungo considerati due universi diversi e separati, oggi, grazie allo sviluppo delle neuroscienze, risultano essere strettamente connessi tra loro, come ci dimostra il premio Nobel Erik Kandel.
Così, Maurizio Turlon, nato e cresciuto a Padova, autodidatta, è da sempre stato attratto dal connubio tra arte e scienza.

Laureato in fisica e studioso di matematica, negli ultimi anni si è dedicato allo sviluppo di un software non commerciale che consente la realizzazione, la visualizzazione e il controllo di forme definite in spazi con un numero arbitrario di dimensioni (iperspazi n-dimensionali o nD).

Nel tempo Maurizio Turlon ha affinato le tecniche operative ed arricchito il software con la gestione di strutture evolutive, cromatismi e sonorità, orientandolo a diventare uno strumento per la creazione di opere che trovano riscontro poetico all'interno del movimento artistico dell'arte generativa.

Tra le altre esposizioni a cui ha partecipato, ottenendo sempre segnalazioni importanti, è stato recentemente selezionato per partecipare alla Triennale di Milano nella sessione "invited artworks" al GA2013 - 16th Generative Art Conference (Milano, Palazzo della Triennale - 9÷12 Dicembre 2013).

Se nei primi lavori l'autore ha proposto esempi di pittura generativa su tela di iperstrutture rappresentanti ipersfere e politopi (estensione negli iperspazi nD di sfere e poliedri nello spazio 3D), nella sua ultima produzione ha invece diversificato le tematiche, sperimentando nuovi supporti e rappresentando iperstrutture riconducibili alla teoria dei sistemi oscillanti, alla teoria dei numeri ed alla logica multivalore.

Va sottolineato come le creazioni di Turlon possano avere carattere sia deterministico che non deterministico. Le iperstrutture possono avere origine matematica o tabellare e sono libere di muoversi nell'iperspazio secondo modalità di tipo funzionale o casuale-perturbativo. I principali elementi dell'iperstruttura sono associati a componenti cromo-dinamici in grado di generare un'immagine (traccia cromatica) che può essere congelata in uno stato qualsiasi.

Davvero interessante l'opzione che Turlon sta sviluppando, ovvero la possibilità di associare ai vari elementi una componente sonora che risulta dipendere unicamente dalle caratteristiche geometriche e dinamiche dell'iperstruttura.

Particolarmente importante appare inoltre la possibilità di realizzare, con stili pittorici profondamente differenti, tracce cromatiche ispirate dalla bellezza intrinseca di forme complesse di origine matematica. Il collegamento dinamico tra punti, colori e suoni, integrato da capacità interattive, evidenzia infine le potenzialità del software nella direzione delle installazioni audiovisive con svariate applicazioni nell'ambito dell'arte generativa.

Proprio come asseriva il Premio Nobel Kandel, la scienza è strettamente connessa all'arte ed è quindi in grado di produrre ed evocare bellezza. Una bellezza rintracciabile anche storicamente, come sottolinea la storica dell'arte Virginia Baradel che il 24 aprile alle ore 18.30 curerà la presentazione critica dell'autore.

Baradel commenta criticamente: “Dal punto di vista formale c’è un evidente parentela con l’optical art. Tuttavia l’origine matematico-digitale del processo generativo che rende possibili rappresentazioni di corpi, dinamiche e tessiture spaziali inconcepibili, anche dalle menti più ardite, mezzo secolo fa, porta la ricerca di Turlon su una dimensione diversa, dotata in proprio delle procedure di manifestazione visiva ma pur sempre guidate dall’artista, dove nessuno spazio ha il caso o la combinazione”.