Matteo Cervone

Il semaforo compie 100 anni. Matteo Cervone lo trasforma in icona artistica.
Comunicato stampa
Nel centenario del primo semaforo installato in Italia — avvenuto proprio a Milano, il 1° aprile 1925 — l’artista e fotografo
Matteo Cervone, Il Fotografo Dei Semafori, presenta Semafori. Linguaggio Universale, un progetto espositivo che
trasforma un oggetto di uso comune in protagonista di riflessioni artistiche, sociali e umane.
L’esposizione, ospitata presso l’Ex Fornace sul Naviglio Pavese, con il Patrocinio del Comune di Milano – Municipio 6,
raccoglie l’intera produzione di Cervone dedicata ai semafori, da anni soggetto privilegiato della sua ricerca visiva. Questi
“omini luminosi”, pop e ironici, diventano per l’artista archetipi emotivi, specchi dei nostri comportamenti, custodi urbani
delle nostre contraddizioni.
«I semafori — afferma Cervone — cambiano colore in base alle nostre emozioni quando passiamo sotto di loro». Un
linguaggio visivo e universale che, nel suo lavoro, assume valenza poetica e simbolica.
La mostra è curata da Rosanna Accordino e accompagnata dalla relazione critica di Federico Caloi. In un percorso che
intreccia arte, storia e tecnologia, il visitatore è invitato a riconsiderare il ruolo del semaforo non solo come strumento
di regolazione del traffico, ma come elemento narrativo del paesaggio urbano e dell’identità collettiva.