Matilda Elia – Ferrofonia

La proposta espositiva curata da Ghёddo si inserisce in un programma più ampio di mostre che prevede la collaborazione tra artistə e spazi d’arte contemporanea di Torino. Nella mostra Ferrofonia, la personale di Matilda Elia presso la Galleria Weber & Weber, l’artista esplora il concetto di vibrazione come comunicazione sensibile, primordiale e universale.
Comunicato stampa
Nell’ambito di Il futuro è una schiuma cosmica, la terza edizione del bando TO.BE dedicato alla crescita professionale dellə artistə emergenti, che stanno completando o che hanno terminato la loro formazione, Galleria Weber & Weber presenta giovedì 12 giugno alle ore 18:00, in via S. Tommaso 7, la mostra personale di Matilda Elia, Ferrofonia, con un testo di Barbara Ruperti. La proposta espositiva curata da Ghёddo si inserisce in un programma più ampio di mostre che prevede la collaborazione tra artistə e spazi d’arte contemporanea di Torino. L’intero progetto è realizzato con il sostegno di Fondazione Venesio e con il patrocinio di Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e Città di Torino.
Nella mostra Ferrofonia, la personale di Matilda Elia presso la Galleria Weber & Weber, l’artista esplora il concetto di vibrazione come comunicazione sensibile, primordiale e universale.
Originaria di Torino, con un passato nel coro delle voci bianche del Teatro Regio e una formazione artistica maturata all’Accademia Albertina, Matilda Elia ha sviluppato un lavoro in cui la disciplina rigorosa della musica classica si intreccia con le sperimentazioni dell’arte visiva contemporanea. Articolandosi all’interno di una formazione interdisciplinare, la ricerca di Elia si traduce in una pratica versatile che si muove liberamente tra i vari media, dalla scultura alla fotografia, passando per la musica e la performance. Quest’ultima in particolare fa confluire su di sé ogni altro mezzo, trasformando immagine, suono e scrittura musicale in dispositivi performativi decentralizzati.
In mostra sono esposte sculture in ferro, installazioni sonore e opere su carta che ricodificano gli elementi fondamentali del linguaggio musicale, come note, pause, tempi e alterazioni, entro un inedito paesaggio grafico, dove ogni segno evoca l’impressione della matrice corporea, gestuale o meccanica, che l’ha generato. In occasione dell’opening verrà presentata una performance nella quale l’artista trasformerà il proprio corpo in una cassa di risonanza, fondendo la sua pelle e lo strumento musicale in un unico elemento. Attraverso i suoi lavori, Matilda Elia invita il pubblico ad immergersi nell’ecosistema sonoro, dove la vibrazione coinvolge il corpo, il suono e lo spazio in un'esperienza sensoriale ed emotiva.