Mateas Pares – Feel Good

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA GIAMPAOLO ABBONDIO
Piazza Giuseppe Garibaldi, 7 , Todi, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
21/10/2023

ore 11

Artisti
Mateas Pares

Attraverso la mostra “Feel Good”, l’artista svedese Mateas Pares si interroga sul perché della nostra corsa asmatica verso una vita perfetta e sulle conseguenti scelte che questa ci costringe a fare. 

Comunicato stampa

Galleria Giampaolo Abbondio vi invita sabato 21 Ottobre all'opening della mostra personale FEEL GOOD dell’artista Mateas Pares.

Attraverso la mostra “Feel Good”, l’artista svedese Mateas Pares si interroga sul perché della nostra corsa asmatica verso una vita perfetta e sulle conseguenti scelte che questa ci costringe a fare.
Giustapponendo svariati materiali, assemblati in modi sempre differenti, Pares utilizza la tela come superficie di proiezione per molteplici e scultorei concetti astratti. Questa mostra è il tentativo di scandagliare quella questione complessa che ci definisce, alla maniera dannunziana, come abili creatori o suscitatori di immagini, secondo cui la proiezione di una vita apparentemente perfetta, gestita digitalmente, coincide inevitabilmente con la diffusione di stadi depressivi che si fanno sempre più acuti, poiché generalmente ciò a cui si aspira è difficilmente realizzabile, scatenando così un senso di profonda insoddisfazione.

Giampaolo Abbondio Art Gallery invites you on Saturday October 21 to the opening of the solo exhibition FEEL GOOD by the artist Mateas Pares.

With the exhibition "Feel Good" Mateas Pares questions why we are in the breathless race towards a perfect life and the consequent choices it forces us to make.
Through the juxtaposition of various materials, assembled in a myriad of different ways, he has found his own very personal and congenial balance, using the canvas as a projection surface for multiple, sculptural abstract concepts. This Exhibition aims to address the complex issue that defines us, in D’Annunzio's manner, as skillful creators or instigators of images, according to which the projection of an apparently perfect life, digitally managed, inevitably coincides with the spread of depressive feelings that become more and more acute, in as much as what one aspires to is generally hardly achievable, thus triggering a sense of deep dissatisfaction.