Massimo Allegro – Burkinabè

Informazioni Evento

Luogo
LA CASA DELLE CULTURE DEL MONDO
Via Giulio Natta 11, Milano, Italia
Date
Dal al

martedì-venerdì ore 10-18.30, sabato e domenica ore 14-20, lunedì chiuso
visite e ingresso gratuiti con prenotazione

Vernissage
11/09/2014

ore 18,30

Artisti
Massimo Allegro
Generi
fotografia, personale
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Il reportage alla Casa delle culture del mondo della Provincia di Milano raccoglie oltre cinquanta fotografie realizzate nel 2011 da Massimo Allegro.

Comunicato stampa

“Burkinabè” è il termine che indica la grande famiglia di cui fanno parte gli oltre sessanta gruppi etnici del Burkina Faso, Stato dell'Africa occidentale il cui nome fu istituito nel 1984 e significa “la terra degli uomini onorabili”. Il reportage alla Casa delle culture del mondo della Provincia di Milano raccoglie oltre cinquanta fotografie realizzate nel 2011 da Massimo Allegro. Le immagini, selezione di un ampio lavoro che riesce a descrivere le molte sfaccettature della cultura e della società locali, rappresentano momenti di vita quotidiana in città, villaggi e campagne. Ritratti di persone e dettagli di luoghi raccontano uno dei pochi Paesi a maggioranza non musulmana in Africa occidentale, in cui gran parte della popolazione pratica credenze animiste e l'organizzazione sociale dà ampio rilievo al potere tradizionale, e dove le strutture politiche sono affiancate da antichi reami tramandati fino ad oggi.
Allegro è a disposizione del pubblico ogni sabato e domenica per commentare le immagini esposte.
Il reportage è riconosciuto dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche/FIAF, che da oltre cinquant’anni divulga e sostiene la fotografia amatoriale in tutta Italia.

Massimo Allegro da anni realizza reportage di viaggio in tutto il mondo, alla ricerca del lato emotivo che in ogni Paese ognuno mostra di sé. È membro attivo della FIAF, da cui quest'anno ha ricevuto il riconoscimento AFI/Artista Fotografo Italiano. I suoi lavori vantano numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Verona 2008, la piazza d’onore al Cupolone 2010 e la nomination tra i cinque finalisti della Foto dell’anno FIAF 2011.