Mario de Bruscia – Dèi Tucani ed altri Spiriti

Informazioni Evento

Luogo
EX CHIESA DELL'ANNUNZIATA
Via Borgo, 61030 , Isola del Piano, Italia
Date
Dal al

Tutti i giorni dalle ore 18.30 alle ore 22.30

Vernissage
01/08/2021

ore 18.30

Artisti
Mario de Bruscia
Curatori
Francesco Mea
Generi
arte contemporanea, personale
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L’artista/designer Mario de Bruscia presenta nella navata centrale – attraversata da una tavolata a mo’ di monastico refettorio – l’inedita serie di opere ostese su supporti di uso quotidiano, sulle stoviglie.

Comunicato stampa

Patrocinata dal Comune di Isola del Piano - Pesaro e Urbino -, nell’ Ex Chiesa dell’Annunziata che custodisce l’affresco “Madonna con bambino” attribuito alla scuola di Giovanni Santi, l’artista/designer Mario de Bruscia presenta nella navata centrale - attraversata da una tavolata a mo’ di monastico refettorio – l’inedita serie di opere ostese su supporti di uso quotidiano, sulle stoviglie.

Creando cortocircuiti tra oggetti e significati comunemente esperiti l’artista/designer mette in dialogo la nuova produzione di piatti tropicali con la precedente ricerca “Monili ideali” (2017 Palazzo Bracci Pagani Fano PU) condensando questi ultimi nell'abside dell'Annunziata. Piatti impiegati come tele, gioielli non indossabili, balle di paglia come schermo, c’è anche una tavolata apparecchiata su cui non è servito alcun cibo, ammenoché non si faccia riferimento al nutrimento dello spirito. “Dèi Tucani ed altri Spirti” è il cappello sciamanico di questa esperienza.

Varcato il portale d’ingresso, i piatti. Questi sono dominati da chiassosi colori tropicali di tucani e pappagalli, Dèi per alcune popolazioni dell’America Latina - gli Indios Bororo ad esempio individuano nei pappagalli il mezzo di passaggio per la trasmigrazione delle anime, mentre una leggenda creola riconosce ai tucani una grande religiosità in quanto nell’atto del bere mimano col becco il segno della croce -, il piumaggio è reso con pregiate stoffe haute couture sapientemente forgiate dalle mani dell’artista/designer, stoffe impiegate come un pittore utilizzerebbe i suoi colori per dipingere una tela. Questi uccelli del paradiso sono custoditi con attenzione e grazia, di loro si prendono cura le popolazioni della Foresta Amazonica, così parimenti Mario de Bruscia custodisce i suoi volatili con amuleti, in particolare sono Scarabei e Mani di Fatima, quest’ultime anche nella variante Mani di Miriam.

Inevitabilmente lo sguardo volge all’altare, qui è installato un gruppo di balle in paglia dal cui retro affiorano sinopie cruciformi. Il rimando è alla vita agreste, vita scandita da riti connessi alla natura e al sacro. La serie di croci immaginate da Mario de Bruscia, proiettate su schermo di balle, sono progetti di monili caratterizzati dall’impossibilità di tradurre le forme in oggetti fisici ad ornamento umano, infatti la loro materializzazione in monile tradirebbe inevitabilmente l’ideale primigenio da cui hanno avuto scaturigine, qui però il visitatore lasciandosi vestire dai fasci luminosi vivifica l’ideale agognato dal creatore.

“Dèi Tucani ed altri Spiriti” è un viaggio nelle simbologie del sacro, dalle energie animiste della Foresta Amazzonica, oggi a rischio estinzione, alla Cristianità espressa nel secante Bosco delle Cesane dove i campi lavorati a grano furono un tempo bosco, passando con le Mani di Fatima e di Miriam a citazioni Mussulmane ed Ebraiche contrappuntate da riti degli antichi Egizi attraverso l’impiego dello Scarabeo. Un’esperienza certamente non esaustiva della spiritualità di questo mondo ma che vuole essere primariamente bella, e tentando anche di essere buona ci auguriamo con animo rinnovato di riprendere la via.