Mario Branca / Ilaria Simeoni – Mindscape

“Mindscape” nasce dalla fusione di mind (mente) e landscape (paesaggio) indicando un paesaggio interiore, frutto dell’interazione tra la mente e l’ambiente.
Comunicato stampa
"Mindscape" nasce dalla fusione di mind (mente) e landscape (paesaggio) indicando un paesaggio interiore, frutto dell’interazione tra la mente e l’ambiente.
Mario Branca attraverso la plasticità della scultura e Ilaria Simeoni attraverso la fluidità del mezzo pittorico, indagano questo spazio metafisico che interseca la rappresentazione della natura, spesso osservata direttamente, con il mondo dell’immaginazione, al quale gli artisti attingono per cogliere le proprie emozioni e tradurle in materia.
Ne nasce un nucleo di una trentina di opere composte da una decina di sculture di Mario Branca e da una ventina d dipinti di Ilaria Simeoni, tutti realizzati nel corso dell’ultimo anno, per dare forma a “Mindscape”, un affascinante percorso espositivo tra scultura e pittura allestito nelle sale della Galleria Forni.
Con queste parole la Simeoni descrive la trasposizione pittorica del paesaggio:
Ogni forma di rappresentazione della natura esercita in noi un doppio effetto: la prima, è volta alla visione figurativa del dato naturale rappresentato in pittura attraverso la forma degli elementi arborei. La seconda, mira a cogliere il lato sensibile del paesaggio, l’aspetto più intimo della creazione, dove il pittore non si limita ad una fedele rappresentazione ma, ad una manifestazione di pensiero attraverso gli elementi naturali, creando in questo modo un paesaggio immaginario capace di cogliere lo sguardo e la mente dello spettatore portandolo a rimandi e ricordi del suo vissuto dove, emozioni e sensibilità si lasciano trasportare da questa visione che oscilla tra mente e natura.
E con queste parole Branca presenta il suo più recente ciclo di lavori dal titolo “Onirica”, a cui appartengono le sculture in esposizione:
“E' possibile viaggiare rimanendo assolutamente immobili? Ogni volta che mi siedo e apro le pagine di un libro o prendo la penna e il blocco per disegnare una nuova opera vivo un'esperienza simile a un viaggio in cui memoria e immaginazione fungono da bussola indirizzandomi verso quel preciso istante di vita che vorrei fissare. Le attese, le nuove corrispondenze, gli slanci ed i momenti di gratitudine si cristallizzano in opere intime nelle quali la levitas sembra combattere con la gravità e la durezza del cemento. Sono solo visioni oniriche, apparizioni fissate come appunti; inviti a viaggiare tra fantasia e realtà alla ricerca di sé.”
La ricerca artistica di entrambi gli autori nasce dall'interesse per l'osservazione della natura di paesaggio e dei suoi mutamenti, dove visioni di vegetazione incontaminata si alternano a scorci antropici di giardini. Questa attenzione alla visione della natura, spesso osservata dal vero, si fonde con la sfera dell'immaginario, dove l'artista cerca di osservare ciò che sente e ciò che la realtà esprime. Lo studio di questi soggetti pittorici spesso viene accompagnato da una forte gestualità dove la raffigurazione della natura viene mutata attraverso la forza della materia, del segno, del colore, elementi che cercano di dare una maggiore identità al “paesaggio interiore”, meglio definito come “mindscape”.
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Mario Branca nasce a Milano nel 1977. Vive e lavora tra Piacenza e Milano.
Si laurea in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2001.
Da sempre appassionato alle tecniche di lavorazione dei metalli realizza le proprie opere forgiandole direttamente. La sua produzione comprende oltre 10 sculture monumentali progettate per gli spazi pubblici e opere di medio e piccolo formato dove la leggerezza della linea e i cromatismi dell’opera risultano i veri protagonisti.
La sua ricerca affonda le proprie radici nel mondo dell’infanzia letto ed interpretato attraverso lo sguardo di scrittori come Hemingway, Jules Verne, Eliot, Lewis Carroll, ed altri protagonisti della letteratura. Numerosissime le recensioni scritte sulla sua opera, in particolare hanno parlato del suo lavoro Luisa Somaini, Maria Livia Brunelli, Emanuele Beluffi, Chiara Canali, Vladek Cwalinski, Alessandra Redaelli.
Dal 2010 è docente di scultura presso la Fondazione Istituto Felice Gazzola di Piacenza.
Dal 2017 al 2019 è docente presso L’Università Alma Mater studiorum di Bologna, corso di Industrial design. Attualmente è docente di tecniche di fonderia e metodologia della progettazione presso Hdemia Santa Giulia di Brescia.
Mario Branca collabora con la Galleria Forni dal 2006.
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Ilaria Simeoni nasce a Montebelluna, Treviso, nel 1995. Vive e lavora a Trevignano, Treviso.
Si diploma nel 2021 al Secondo Livello in Pittura-Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2020 le viene assegnato il primo premio della 103ma Collettiva Giovani Artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa. Nello stesso anno collabora con la medesima Fondazione e la Scuola di Grafica dell’Accademia di Belle Arti di Venezia nella realizzazione di una Cartella d’autore.
Nel 2024 inizia la sua collaborazione con la Galleria Forni e i suoi lavori vengono esposti nell’ambito di rassegne collettive in galleria e nell’ambito di fiere di settore come Art Verona e Roma Arte in Nuvola.