Marina Spironetti – EXPOsed
Come raccontare la città di Milano, la sua cultura, la sua arte, la sua dirompente forza vitale, la sua creatività, a milioni di persone in arrivo per la grande esposizione? Ci ha pensato una reporter milanese, Marina Spironetti, formatasi al London College of Communication e capace di coinvolgere 184 personaggi fra creativi, artisti, musicisti, professionisti, designer che incarnano le mille anime della città e si sono prestati a raccontarla.
Comunicato stampa
Come raccontare la città di Milano, la sua cultura, la sua arte, la sua dirompente forza vitale, la sua creatività, a milioni di persone in arrivo per la grande esposizione? Ci ha pensato una reporter milanese, Marina Spironetti, formatasi al London College of Communication e capace di coinvolgere 184 personaggi fra creativi, artisti, musicisti, professionisti, designer che incarnano le mille anime della città e si sono prestati a raccontarla. Ne è nata EXPOsed, mostra fotografica in apertura il 23 aprile alla Fabbrica del Vapore di Milano, che dedica idealmente un’immagine e un personaggio ad ogni giorno di Expo.
Per ogni immagine, una parola – o una breve frase – , scritta su una lavagnetta o altro supporto, in cui il soggetto fotografato parla di un aspetto che lo lega a Milano e che ama particolarmente: si va dai quartieri alle sensazioni, dalle strade ai ricordi del vissuto di ciascuno dei 184 artisti. A integrare le affermazioni delle immagini, anche delle registrazioni audio, che diventeranno un’installazione sonora durante la mostra alla Fabbrica del Vapore (a cura di Luca de Marinis).
I soggetti ritratti sono stati selezionati in base al loro curriculum artistico, persone il cui operato è sotto gli occhi della collettività ancor più del nome. Lo scopo infatti non è la consacrazione, non è una selezione «all stars» né al contrario uno scouting tra emergenti, ma il mostrare l’inaspettato nella relazione tra talenti, luoghi, fermento culturale della capitale di moda, design e comunicazione nell’anno in cui si espone al mondo.
Un filo rosso accomuna i personaggi: il carisma di sapersi mostrare in modo talentuoso, lasciando che l’incontro con l’obiettivo di Marina Spironetti ritagli una scheggia di realtà milanese, eccezionale e irripetibile, quanto mai lontana dai luoghi comuni tradizionalmente associati con questa città.
Un progetto propositivo, che vuole rinforzare l’immagine di Milano come capitale creativa d’Italia in un momento molto particolare, proprio quando la città si prepara al grande evento di Expo in un momento di generale crisi economica, e che vuole mostrare come Milano riesca, attraverso innovazione, creatività e cultura, a giocare ancora un ruolo chiave nel panorama internazionale.
Tra i personaggi che hanno posato per l'obiettivo di Marina Spironetti, grandi nomi del teatro come Lella Costa e Andrée Ruth Shammah, personaggi del mondo musicale come Andy dei Bluevertigo, Paola Folli, Christian Meyer di Elio e le Storie Tese, Nick the Nightfly, leggende del jazz come i mitici Franco Cerri e Franco d'Andrea, designer come Perry King, Santiago Miranda e Raffaele Iannello.
Ed ecco dunque “partire” e “tornare”, ecco i luoghi della musica e dell’arte, ecco spaccati, angoli di città, il soffermarsi e lento indugiare oppure il morso goloso e vorace, ecco l’interno di un teatro, di una sartoria, di un locale, di una casa, e i luoghi “fuori”: galleria, stazione, naviglio, il cuore e la periferia, le diverse facce, la fretta e l’attesa, il tutto raccontato dall’obiettivo che raccoglie e generoso diffonde 184 punti di vista.
La mostra di Marina Spironetti si avvale della collaborazione del Comune di Milano e della Fabbrica del Vapore, e rientra nel circuito Expo in Città. È organizzata da MC2, Clarart e Good Biz. È sostenuta da Kinanto e Cristina Pastori, con il patrocinio di F.I.M.A.A. Milano Monza Brianza – aderente a Confcommercio. Gode infine della partecipazione tecnica di Spazio Biennale, Pro Event, oltre a Montanari Gruzza e Ceretto.