Maria Morganti – Generare l’archivio

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA DE' FOSCHERARI
Via Castiglione 2B, Bologna, Italia
Date
Dal al

da martedi a sabato
10:30-12:30 / 15:30-19.00

Vernissage
10/05/2024

ore 18

Artisti
Maria Morganti
Generi
arte contemporanea, personale
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Galleria de’Foscherari è lieta di presentare Generare l’archivio, mostra personale di Maria Morganti a cura di Enrico Camprini.

Comunicato stampa

Galleria de’Foscherari è lieta di presentare Generare l’archivio, mostra personale di Maria Morganti a cura di Enrico Camprini, che inaugurerà venerdì 10 maggio alle ore 18.

Il progetto costituisce un primo tentativo di dare corpo in senso teorico ed espositivo al tema dell’archivio, snodo pratico e concettuale di fondamentale importanza nella ricerca dell’artista. Da oltre due decenni la pittura di Morganti si configura nei termini di una prassi quotidiana, ripetuta ma mai monotona, che cristallizza all’interno del quadro, attraverso la forza del colore, lo scorrere del tempo al di fuori di esso. Una pratica pittorica che rivela un’attitudine esplicitamente processuale, in cui ogni gesto, segno e passaggio cromatico assume la funzione di testimoniare una corrispondenza intima fra artista e opera, stabilire una consuetudine spaziotemporale, esplorarne le infinite variazioni.

Condensare, sedimentare, raccogliere, sono parole chiave di un approccio alla pittura come forma di archiviazione: modalità di operare che non si limita al perimetro della tela ma che, negli ultimi anni, si è tradotta in un progetto di portata concettuale più vasta. Istituito ufficialmente nel 2023 con la fondazione del comitato d’archivio, l’Archivio Maria Morganti raccoglie la totalità del lavoro dell’artista, del suo contesto, delle connessioni da esso scaturite e rappresenta il culmine di un processo svolto in prima persona negli ultimi quindici anni e tuttora in corso. Nella sua sede fisica (lo Studio) e digitale (www.mariamorganti.it) l’Archivio non rappresenta soltanto un dispositivo di catalogazione, ma un’istituzione generativa: un’opera vera e propria, un autoritratto in divenire la cui fisionomia può mutare innumerevoli volte, così come l’ordine delle carte di un mazzo appena mescolato.

Attraverso una selezione di lavori pittorici, installativi e documentari – alcuni realizzati per l’occasione – Generare l’archivio intende sottolineare una serie di elementi salienti della ricerca di Morganti e del concetto di archivio da lei elaborato, dove le opere nella loro singolarità coabitano uno spazio ideale in cui tutto è interconnesso e interdipendente. La vocazione archivistica dell’artista, concretizzata nell’atto del dipingere, diviene il comune denominatore che regola il suo mondo, il suo linguaggio, il suo modo di vivere: quadro come archivio, archivio come opera.

Maria Morganti è un'artista italiana nata a Milano nel 1965. Si è formata tra Milano e New York, dove ha studiato presso la New York Studio School e la New York University. Dal 1992 vive e lavora a Venezia, con periodici soggiorni sull'isola di Pellestrina.

Ha esposto in numerose mostre personali in ambito museale, tra cui alla Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia nel 2006, alla Fondazione Querini Stampalia a Venezia nel 2008 e al Museo di Castelvecchio a Verona nel 2010, oltre a partecipare a mostre collettive presso la Kunstverein di Ludwisburg nel 2006, il MAMbo di Bologna nel 2013, la Fondazione Testori di Novate Milanese nel 2014, l’Accademia Reale di Spagna a Roma nel 2015, la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino nel 2017, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma nel 2021 e la Triennale di Milano nel 2023.

È autrice di libri d’artista che considera luoghi dove condividere esperienze con altre persone. Ha pubblicato tra gli altri: Storia di un quadro (Corraini, 2006) con una poesia di Barry Schwabsky; Un diario tira l’altro (Corraini, 2010), dove ha affiancato ai suoi diari pittorici quelli testuali di suo padre, Piero Morganti, e ha coinvolto tanti altri autori; Mi aiuti a capire cosa sto facendo? (Fortino Editions, 2014) in collaborazione con il figlio, Piero Pes; Il colore succede, non si provoca (Corraini, 2016) in collaborazione con il filosofo Jean-Luc Nancy; Diari tra diari, (Fondazione Spinola per l’arte, GAM Galleria civica di arte moderna e contemporanea Torino, Viaindustriae Publishing, 2019).

 

 

Galleria de’Foscherari is pleased to present Generare l’archivio, a solo show by Maria Morganti curated by Enrico Camprini, opening on Friday, May 10th at 6 p.m.

The project represents a first attempt to give theoretical and exhibition form to the theme of the archive, a practical and conceptual cornerstone of fundamental importance in the artist's research. For over two decades, Morganti's painting has taken shape in terms of a daily practice, repeated but never monotonous, which crystallizes within the canvas, through the power of color, the passage of time outside of it. A painterly practice that reveals an explicitly processual attitude, in which every gesture, mark, and chromatic passage assumes the function of bearing witness to an intimate correspondence between artist and work, establishing a spatiotemporal habit, exploring its infinite variations.

Condensing, sedimenting, collecting are keywords of an approach to painting as a form of archiving: operating modes that do not limit themselves to the perimeter of the canvas but, in recent years, have translated into a broader conceptual project. Officially established in 2023 with the founding of the archive committee, the Maria Morganti Archive collects the entirety of the artist's work, its context, the connections arising from it, and represents the culmination of a process carried out personally over the past fifteen years and still ongoing. In its physical (the Studio) and digital (www.mariamorganti.it) headquarters, the Archive represents not only a cataloging device but a generative institution: an artwork itself, a self-portrait in progress whose physiognomy can change countless times, just like the order of cards in a freshly shuffled deck.

Through a selection of painting, installation, and documentary works - some created for the occasion – Generare l’archivio aims to highlight a series of key elements of Morganti's research and the concept of archive she has developed, where the works in their singularity cohabit an ideal space in which everything is interconnected and interdependent. The archival vocation of the artist, materialized in the act of painting, becomes the common denominator that regulates her world, her language, her way of living: painting as archive, archive as artwork.

 

 

Maria Morganti is an Italian artist born in Milan in 1965. She trained between Milan and New York, where she studied at the New York Studio School and New York University. Since 1992, she has lived and worked in Venice, with periodic stays on the island of Pellestrina. She has exhibited in numerous solo shows in museum settings, including at the Fondazione Bevilacqua La Masa in Venice in 2006, the Fondazione Querini Stampalia in Venice in 2008, and the Museo di Castelvecchio in Verona in 2010. She has also participated in group exhibitions at Kunstverein in Ludwisburg in 2006, MAMbo in Bologna in 2013, Fondazione Testori in Novate Milanese in 2014, the Royal Academy of Spain in Rome in 2015, the GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea in Turin in 2017, the National Gallery of Modern Art in Rome in 2021, and the Triennale in Milan in 2023. She is author of artist's books that she considers places to share experiences with others. Among others, she has published: "Storia di un quadro" (Corraini, 2006) with a poem by Barry Schwabsky; "Un diario tira l’altro" (Corraini, 2010), where she juxtaposed her pictorial diaries with those of her father, Piero Morganti, and involved many other authors; "Mi aiuti a capire cosa sto facendo?" (Fortino Editions, 2014) in collaboration with her son, Piero Pes; "Il colore succede, non si provoca" (Corraini, 2016) in collaboration with philosopher Jean-Luc Nancy; "Diari tra diari" (Fondazione Spinola per l’arte, GAM Galleria civica di arte moderna e contemporanea Turin, Viaindustriae Publishing, 2019).