Marco Ercoli – Notturno

Informazioni Evento

Luogo
ART HOTEL VILLA FIORELLA
Via V. Maggio, 5 , Massa Lubrense , Italia
Date
Dal al

Mostra visitabile su appuntamento

Vernissage
10/10/2020
Artisti
Marco Ercoli
Curatori
Giorgia Basili
Generi
arte contemporanea, personale
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Notturno personale dell’artista emergente Marco Ercoli, presso l’Art Hotel Villa Fiorenza di Massa Lubrense, a cura di Giorgia Basili.

Comunicato stampa

«Un dialogo tra uomo e natura nell’istante stesso in cui tutto sta per accadere, è il preludio dell’imminenza, la quiete prima della tempesta». Marco Ercoli, 18 Marzo 2020

Il 10 ottobre inaugura Notturno personale dell'artista emergente Marco Ercoli, presso l'Art Hotel Villa Fiorenza di Massa Lubrense, a cura di Giorgia Basili.
Nella fertile cornice della Penisola Amalfitana la pittura di Marco Ercoli ha un potere atavico, si lega alla terra e si annuncia preludio di rigenerazione. La natura esplode nei suoi colori; i sapori, i profumi pungenti, la freschezza degli agrumi si rinvigoriscono in un'arte generosa, bacchica e allo stesso tempo insaziabile. Se la notte regala una parvenza di quiete, è nel buio che le idee fermentano e si prepara la metamorfosi. Flora e fauna si rispecchiano reciprocamente, innamorati come Narciso del suo stesso riflesso.

Marco Ercoli può essere definito un lupo solitario, amante della natura, vivace lettore ed infaticabile demiurgo. Un colpo d'occhio alle sue opere permette già di gustare ed intuire un'essenza intelligente, apprezzarne la vivacità delle cromie e la perizia compositiva, Ercoli coagula visioni sulla tela, assembla affilatissime armi di carta e percorre il foglio con un esubero, un rigoglio di intrecci e linee scaturite dalla penna biro.

Nella serie di dipinti inediti, appositamente realizzati per l'Art Hotel Villa Fiorella, l'artista dipana un fervido immaginario dalle simbologie segrete, eppure i materiali che animano la scena non sono risultato di un assembramento fortuito da Cadavere Squisito bensì di una consapevole e deliziosa parade di icone significanti. Finestre su mondi altri, matrioske di senso, certezze perdute e ritrovate si sovrappongo in un incastro di figure conturbanti. Das Unheimliche, Il Perturbante freudiano ci pone innanzi a realtà che credevamo di percorrere quotidianamente ma che ora rivelano un lato ambiguo e oscuro, come se la luna mostrasse improvvisamente la metà nascosta del volto maculato.

Ci troviamo nei contorti intrecci di giardini edenici dall'ambigua parvenza, un mise en abyme senza punti cardinali; siamo storditi dalla meraviglia, rapiti dal desiderio di vedere ogni ombroso recesso e ogni valle lussureggiante.
In questa installazione site specific la natura entra nella camera, la pervade, inebria lo spazio e i sensi grazie ai colori sgargianti di Hortus Conclusus, in un effetto ipnotico e stordente.
L'idea è accogliere il visitatore in un'alcova sacrale dove possa ritrovare se stesso e il piacere di collimare con la bellezza, liberandosi dalla perfidia, dal conflitto, dall'avidità per rispondere in nuda venerazione, attonito, al richiamo della natura. Nel polittico Notturno Alfa Omega, protagonista dell'esposizione, l'atmosfera respira, si fa dilatata attesa di germinazione, prezioso fervore vitale, rarefazione di forme in camaleontica trasformazione. Le cinque opere, strettamente connesse nella coltre notturna, rispondono all'esigenza di una minimalizzazione espressiva, di una sintesi del percorso intrapreso in precedenza.

La mostra sarà visitabile su appuntamento, contattando l'Ufficio Stampa Allumeuse o la curatrice per posta elettronica.

Biografia

Marco Ercoli nasce a Roma nel 1986. Vive e lavora tra Roma e Cascia. Consegue il diploma presso il Liceo Artistico ”A. Caravillani“. Dal 2010 al 2011 si trasferisce tra gli Appennini centrali conducendo una vita lontana dalle distrazioni urbane basata sul ritorno alla lentezza: in questo arco di tempo si dedica ad un approfondito studio dell’arte pittorica sviluppando una spiccata cura del dettaglio che lo porta a realizzare un ciclo di opere sul tema della natura, intesa come dimensione perfetta e armonica – “Migrazioni Interne” e “L’Albero della Vita” ne sono due esempi. A dicembre 2011 prende parte alla Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi esponendo l’opera “L’Albero della Vita” presso il “Padiglione Italia Città di Torino”.
Nel 2012 vince una borsa di studio messa in palio dalla “Colart”, importante industria colorifica, che gli vale una residenza d’artista di tre mesi in Bretagna, conclusasi con un’esposizione presso l’Abbazia di Lehon. Durante la residenza sviluppa il progetto “Revertar (Je revendrai)” il cui tema è la simbiosi tra uomo e natura, raffigurato attraverso 7 opere come sette passaggi (Le Sommeil, Le Reve, Omega Alfa, La conscience, l’Aceptation, L’Abandon, La Symbios). Di ritorno a Roma continua a dedicare la sua ricerca alla rappresentazione della natura con una nuova serie di opere intitolata “Il Silenzio”.
A partire dal 2014 inizia a lavorare alla realizzazione di sculture in carta – la serie “Army – in cui il materiale scelto e la cromia delle sculture, con rimando ai colori della pace, si contrappongono alla funzione degli oggetti riprodotti dall’artista (armi da fuoco e armi bianche) con l’intenzione di creare un ossimoro.