Marco Da Rold – Cerchi

Informazioni Evento

Luogo
DB PROJECT
via Arnaud 31, Torre Pellice , Italia
Date
Dal al

sabato 10-12 e 17-19
domenica 10-12
oppure su appuntamento

Vernissage
23/08/2015

ore 17

Artisti
Marco Da Rold
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

I “Cerchi” consistono di oniriche visioni amniotiche, naturalistiche ambientazioni, densi ricordi familiari, vita quotidiana, costruendo labirinti dai caleidoscopici colori, i quali a passo di danza – senza smarrire la tensione lirica – assalgono, arma in pugno, l’osservatore, travolgendolo in un reale sognante, malinconico, effimero, ludico, mutante.

Comunicato stampa

Iperrealismo, Realismo, Nuova Oggettività... nel corso degli ultimi due secoli gli artisti e la critica si sono dilettati nell’affibbiare, talvolta a giusto titolo e talaltra a sproposito, etichette d’identificazione. Un modo efficace, per certi versi, di conferirsi un ruolo, di aprirsi un varco o, semplicemente, di trovare una conformazione nel vasto Olimpo dell’arte. Manifestiamo, al contrario, l’impossibilità di attribuire un “marchio” alla pittura di Marco Da Rold. Attraverso i suoi lavori, l’osservatore è condotto al sublime superamento della realtà. Non vi sono espedienti metafisici, né traslitterazioni oggettive: solo la pittura bituminosa, calda d’impasti e pigmenti, che si dipana magicamente sulla tela, tesa alla ricerca «del lontano nel più vicino, del segreto nel manifesto» (Jean-Luc Nancy).
La pittura del Nostro, che parte da una base fotografica, va “oltre la pittura”: i soggetti realistici quasi magicamente sembrano svanire dal reale, non appena riportati su tela. I “Cerchi” consistono di oniriche visioni amniotiche, naturalistiche ambientazioni, densi ricordi familiari, vita quotidiana, costruendo labirinti dai caleidoscopici colori, i quali a passo di danza – senza smarrire la tensione lirica – assalgono, arma in pugno, l’osservatore, travolgendolo in un reale sognante, malinconico, effimero, ludico, mutante.
Marco Da Rold, in conclusione, supera il reale (attraverso il reale) per parlare, in dialogo fitto, alle anime capaci di aprirsi a mondi nuovi.
Giovanni Fasulo