Marcello Spada – Like a vergin

Informazioni Evento

Luogo
SALETTA CAMPOLMI
Via Puccetti, 3 , Prato, Italia
Date
Dal al

sabato 18 febbraio dalle 11 alle 20 / domenica 19 febbraio dalle 15 alle 20 / Fino al 26 febbraio

Vernissage
18/02/2023

ore 11

Artisti
Marcello Spada
Generi
arte contemporanea, personale
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Un trilemma su quintali di cashmere soffia musichette esotiche fra le dorate sabbie del tempo. Un leggendario gregge elettrico torna in città con i cappotti pieni di soldi. Tutte le pecore saranno salve, al sole.

Comunicato stampa

Da sabato 18 febbraio, alla Saletta Campolmi di Prato, Accaventiquattro Arte presenta la mostra conclusiva di un progetto che, nel corso degli ultimi mesi, ha messo in relazione lo sguardo trasversale dell’arte contemporanea con alcune particolarità del distretto industriale pratese. La scelta della sede, una ex-fabbrica ottocentesca dentro le mura urbane che oggi la comunità dedica all’uso espositivo, sottolinea la collocazione geografica e mentale di Like a Virgin.

In particolare, l’associazione ha coinvolto l’artista Marcello Spada e il curatore Gabriele Tosi in una libera interpretazione di circa 6 quintali di cascame, perlopiù cashmere, provenienti dalla maglieria Texuropa di Carmignano (PO). Questa preziosa materia prima seconda costituisce (a seguito del DM 264 del 13 ottobre 2016) un caso d’incertezza normativo, minando le virtuose economie circolari ante litteram del distretto industriale pratese.

Il progetto di Spada traduce le contraddizioni implicite nel concetto di rifiuto industriale in un complesso sistema di elementi visivi. Immaginando tutta la lana di Prato come la tosatura di un antico gregge elettrico, la mostra evoca riferimenti simbolici apparentemente distanti - la caramella Rossana, il mito del vello d’oro, la sequenza di Fibonacci - e costruisce uno scenario metafisico che rappresenta lo statuto conflittuale della ricchezza, delle risorse e dei nutrienti. La logica entropica del “rossino” (termine locale per il materiale tessile sfilacciato misto, ottenuto senza una cernita a monte che ne consideri la qualità) dà luogo a un ambiente esotico, perturbante e zuccherino.
Muovendosi tra sacro e profano, tra calore e caloria, tra digestione e conservazione, Like a Virgin mette in scena la paura che la lana meccanica perda energia, scollegando la città dalla crescita costante dell’universo e annullando quella magia per cui il vecchio ritorna nuovo e luccicante. Da questa dimensione di alchemico e familiare erotismo industriale prende anche spunto il rimando popolare del titolo, Like a Virgin.

Una pubblicazione, avvalendosi di un contributo testuale di Astri (Associazione Tessile Riciclato Italiano), approfondisce aspetti legali e burocratici legati al tema. La pubblicazione, assieme ai materiali comunicativi del progetto, è disegnata dall’artista Matteo Coluccia ed evoca la storia del celebre logo della pura lana vergine, creato da Franco Grignani nel 1963.

Accaventiquattro Arte ha sviluppato il progetto grazie al bando INNOMED-UP per le industrie creative e culturali. Tema principale del bando è spostare le economie urbane locali verso un paradigma di produzione e consumo circolare che includa l’uso ottimale delle risorse materiali, l’innovazione da parte delle PMI, il trasferimento di conoscenze tra le città mediterranee, l’inclusione sociale e il coinvolgimento dei cittadini. L'obiettivo generale del progetto è proporre una strategia per le città mediterranee, in cui le PMI appartenenti al settore delle industrie culturali e creative creano dei cluster di economia circolare a livello locale, e partecipano a reti di innovazione transfrontaliere promuovendo così l’inclusione urbana e sociale.

L’apertura di Like a Virgin è parte di Aprto - Aperture del contemporaneo a Prato. Tre associazioni attive nel capoluogo - Accaventiquattro Arte, ChorAsis e Lottozero - condividono l’apertura di nuovi progetti, rilanciando una sinergia per l’arte contemporanea realizzata e presentata sul territorio. A Villa Rospigliosi, ChorAsis presenta Soggiorno di Chiara Bettazzi, a cura di Mirco Marino. A Lottozero, a cura di Alessandra Tempesti, è previsto l’open studio delle artiste in residenza Anna Samoylova e Margherita Soldati.

Marcello Spada (Bologna, 1984) è un artista visivo attivo tra Italia e Germania. Ha studiato presso IUAV di Venezia, HfBK Städelschule di Francoforte, Sandberg Institute di Amsterdam. La sua ricerca e i suoi interessi lo portano a produrre oggetti e situazioni ambivalenti. Spada ha esposto in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero tra i quali La Quadriennale di Roma, HangarBicocca Milano, Centro Luigi Pecci Prato, Viafarini Milano, Localedue Bologna, BASE Firenze, TOAST Project Space Firenze, TRIPLA Bologna, Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia, MMK Francoforte, Hamburger Bahnhof Berlino, Weltkulturen Museum Francoforte, Inox Copenhagen, Wschód Gallery, Varsavia, Forum 1822, Francoforte. Dal 2016 collabora con Andrew De Freitas (NZ) a Total Chaos // kunsttransport und lebensbewegung, un artist-run di trasporti e produzioni per l’arte.

Accaventiquattro Arte è un’associazione che opera nella progettazione di eventi di cultura e di arte contemporanea. Collaborando con artisti e curatori e confrontandosi con partner pubblici e privati, Accaventiquattro si pone come interlocutore di dialoghi volti a indagare l’attualità, la socialità, il lavoro e il territorio affrontando tali temi d’interesse comune con sguardi trasversali, volti a far emergere ciò che non è facilmente percettibile.
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https://accaventiquattroarte.com/likeavirgin
[email protected] / +393209627345

Dove
Saletta Campolmi, Via Puccetti 3, 59100, Prato
Quando
sabato 18 febbraio dalle 11 alle 20 / domenica 19 febbraio dalle 15 alle 20 / Fino al 26 febbraio
Ingresso
Gratuito
Produzione
Accaventiquattro Arte
Partner
Texuropa
Con la collaborazione di
Astri - Associazione Tessile Riciclato Italiana
Realizzato con
INNOMED-UP (Promoting UPcycling in Circular Economy through INNovation and education for creative industries in MEDiterranean cities)
Finanziato da
Comune di Prato con il programma ENI CBC MED 2014-2020
Ringraziamenti
Daniel Pagliai, Iacopo Finocchi (Officina Montenero), Simone Francioni, Fabrizio Tesi