Manuela Armellani – Néros

Informazioni Evento

Luogo
BANCA DI TERAMO
Viale Francesco Crucioli 3, Teramo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19

Vernissage
10/09/2011

ore 18

Contatti
Email: christianfedele@hotmail.it
Sito web: http://www.armellani.com
Catalogo
Catalogo: SalaEditori, testi Stefano Buda
Artisti
Manuela Armellani
Generi
arte contemporanea, personale

Il corpo femminile, centrale nell’intero percorso di ricerca dell’artista, continua ad essere protagonista della sua poetica. I venti dipinti, ad acrilico e olio su tela, ci narrano di corpi incombenti, tormentati, inquieti; attraverso il corpo, infatti, la Armellani denuda il suo pensiero e il suo modo di vedere il mondo, parlando a chi guarda la sua opera senza barriera alcuna.

Comunicato stampa

NEROS

Sabato 10 settembre, nella Sala Gambacorta della Banca di Teramo,

inaugura la seconda personale dell'artista pescarese Manuela Armellani

Inaugura a Teramo la mostra Néros, seconda personale dell'artista pescarese Manuela Armellani.
L'esposizione sarà presentata sabato 10 settembre, alle ore 18, nella Sala Carino Gambacorta
della Banca di Teramo, in viale Crucioli, 3. La mostra resterà aperta al pubblico fino all'8 ottobre,
dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. L'elegante catalogo è curato da Sala Editori.

I CONTENUTI

Corpo nudo, perché nelle varie epoche è ciò che più ha determinato l’arte figurativa divenendone un
topos; corpo nudo di donna, perché non c’è stato momento storico che non l’abbia affrontato,
declinandolo a vario titolo da canone perfetto a passione per il vero, fino ad arrivare alle
sperimentazioni del secolo scorso e di quello presente.

Néros segna l'approdo di Manuela Armellani ad una fase più matura, sia sul piano estetico e formale,
che a livello di contenuti. Il corpo femminile, centrale nell'intero percorso di ricerca dell'artista,
continua ad essere protagonista della sua poetica. I venti dipinti, ad acrilico e olio su tela, ci narrano
di corpi incombenti, tormentati, inquieti; attraverso il corpo, infatti, la Armellani denuda il suo
pensiero e il suo modo di vedere il mondo, parlando a chi guarda la sua opera senza barriera alcuna.

Il passaggio dal colore al bianco e nero sottolinea una svolta introspettiva, intimista e sottilmente
autobiografica, e fa da sfondo al segno dell'artista che, nella sua complessità, scopriamo più sobrio e
leggero. I contrasti, invece, risultano più decisi e marcati, e segnano un distacco dal suo ciclo di
lavori più recente, caratterizzato da un'impronta formale molto più materica.

In allegato un press kit contenente biografia e foto dell'artista, e immagini delle opere

Per informazioni UFFICIO STAMPA tel. 328 7474547 BANCA DI TERAMO tel. 0861 25691

BIOGRAFIA DI MANUELA ARMELLANI

Manuela Armellani nasce a Montesilvano (PE) nel 1976. Fin da piccola manifesta una
innata predisposizione al disegno e dunque, terminate le scuole d’obbligo, si iscrive al Liceo
Artistico “Giuseppe Misticoni” di Pescara, dove operava quella che da alcuni studiosi è stata
definita la “Scuola Artistica Pescarese”, con un corpo docente di primo piano nel panorama artistico
italiano, come lo stesso fondatore del liceo, lo scultore e ceramista Giuseppe Di Prinzio, Angelo
Colangelo, Franco Summa, Dino Colalongo, Enio D’Incecco, Alfredo Del Greco, e in seguito anche
Ettore Spalletti, artista di statura internazionale.

Chi segue con maggiore assiduità Manuela è il Dino Colalongo che, viste le sue capacità
grafiche, ebbe a definirla con lusinghiero apprezzamento “Maga dei pastelli”. Non per nulla in
seguito l’artista estrinsecherà questo suo talento grafico anche nel campo dell’incisione.

Nel 1995 si trasferisce a Bologna, per frequentare la prestigiosa Accademia. Qui segue le
lezioni del pittore siciliano Clemente Fava, anche lui eccellente grafico proveniente dalla Scuola del
Libro
di
Urbino,
definito
“il
pittore
della
notte”.
Frutto della frequentazione delle lezioni del maestro, una serie di lastre all’acquaforte dedicate agli
Indiani d’America, ove la giovane artista, con una figurazione dalla fissità pirandelliana, arriva a
prefigurare la sua stessa difficile esistenza. Tutti gli studiosi della sua opera hanno individuato in
quei fogli incisi una valenza autobiografica.

Il 2000 diventa anno determinante per la vita di Manuela Armellani: incontra un ragazzo già
conosciuto da adolescente, che diventa subito compagno della sua vita e principale estimatore della
sua pittura. Il matrimonio le darà due figli, senza impedirle di restare a Bologna fino al
conseguimento del diploma all’Accademia. È dello stesso anno l’inizio dell’attività espositiva con
la partecipazione nella sua città natale alla mostra “I nostri colori per il Borneo”. A seguire la
partecipazione alla quarta edizione del festival “Il fiume e la memoria” sempre a Pescara.

Negli anni si avranno sue significative presenze a rassegne di prestigio come il concorso di
poesia e disegno promosso dall’Associazione Anna Achmatova “I sentieri dell’anima”, tenutosi al
Palazzetto dei Nobili dell’Aquila, ove le viene assegnata la medaglia d’argento per il disegno; la
XXXII edizione del Premio Emigrazione di Pratola Peligna; il XXVII Premio Riparte a Ripe San
Ginesio (MC), dove l’artista è chiamata ad esporre sue opere in omaggio allo scenografo, due volte
Premio Oscar, Dante Ferretti.

Nel 2007 Armellani dà un’accelerazione fuori dal comune al suo impegno, eseguendo più di
50 opere in soli quattro mesi. Negli anni successivi partecipa a diverse mostre collettive e nel 2010
tiene la sua prima personale ("Morsi di luce") all'Ex-Aurum di Pescara.