Màntica 2016

Informazioni Evento

Luogo
TEATRO COMANDINI - SOCIETAS RAFFAELLO SANZIO
Corte del Volontariato 22, Cesena, Italia
Date
Dal al
Vernissage
29/11/2016
Generi
musica, cinema, teatro, danza
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Nona edizione di Màntica, giornate di teatro, danza, musica, cinema ideate da Chiara Guidi, attrice e regista, fondatrice della Societas. Concepito come un unico grande movimento, il programma di Màntica si pone come osservatorio, volto a favorire l’intensità dell’attenzione e produrre esperienza.

Comunicato stampa

Osservatorio Màntica 2016, ideato da Chiara Guidi

dal 29 novembre al 5 dicembre a Cesena

Teatro Comandini, Palazzo del Ridotto, Biblioteca Malatestiana, Teatro Bonci

Si svolgerà dal 29 novembre al 5 dicembre 2016 al Teatro Comandini di Cesena – con appuntamenti anche al Palazzo del Ridotto, alla Biblioteca Malatestiana e al Teatro Bonci – la nona edizione di Màntica, giornate di teatro, danza, musica, cinema – con opere e dialoghi a carattere internazionale – ideate da Chiara Guidi, attrice e regista, fondatrice della Societas. Concepito come un unico grande movimento, il programma di Màntica si pone come osservatorio, volto a favorire l’intensità dell’attenzione e produrre esperienza.
A dare movimento a questa nuova edizione di Màntica è allora ancora una volta la creazione di un osservatorio attivo che attraverserà lo sviluppo dell’intero programma, cercando di vedere e ascoltare, facendo esercizio. Tale movimento prenderà vita a partire dalla partecipazione al laboratorio di vocalità e montaggio sonoro condotto da Chiara Guidi e Scott Gibbons sulla condanna dell’origine nella figura di Edipo – e si inoltrerà nel programma di Màntica fino a toccare tutte le presenze convocate.
Il discorso intorno al quale si articola l’intero progetto riguarda "la fonte inesauribile che rinnova le nostre domande”, spiega Chiara Guidi prendendo spunto dall’errare di Edipo con il proprio quesito, dal suo cammino smarrito e dal suo incontro con un segno che non dice e non nasconde, un segno che rinnova la sua e nostra domanda, ponendoci in un atto di resistenza.
Osservatorio Màntica si offre alla città e a tutti coloro che errano.

“Quando il cuore si indebolisce può avere bisogno di camminare verso la fonte, portando con sé un quesito – scive Chiara Guidi –. La fonte, però, non può risolverlo, non può estinguere la problematicità da cui scaturisce l’interrogare. L’ascolta e la restituisce: riconsegnando allo smarrito la sua ricerca. Non dice, non nasconde. Dà segni, come l’oracolo delfico. Per l’uomo non vi è alcun sapere che possa estinguere la domanda che porta. Deve continuamente porla, per non perderla. Tenerla. Resistere. In modo diretto, dal fondo del cuore all’esterno. Non facendo finta di… L’opera d’arte ha molte affinità con l’atto di resistenza. Essa non dà risposte e non ha niente a che fare con la comunicazione. Pone domande. Resiste. Non fa finta di…”.

La condanna dell’origine. Il laboratorio di Chiara Guidi e Scott Gibbons
Il laboratorio di vocalità e montaggio sonoro La condanna dell’origine si rivolge a coloro che sono interessati all’esplorazione della voce con Chiara Guidi, e a quanti desiderino fare pratica di registrazione, rielaborazione e assemblaggio dei materiali sonori con Scott Gibbons. I partecipanti saranno suddivisi in due gruppi, dapprima portati a lavorare in maniera distinta, e successivamente guidati nell’innesto delle rispettive esperienze. Il laboratorio si compone anche di tutti i dialoghi in programma oltre ad affondi nelle percussioni txalaparta e nelle danze tradizionali sarde.
“Come registrare una voce? Un coro? – scrivono Guidi e Gibbons –. Dove collocare il microfono? Quali suoni captare? Come cogliere suoni solitamente inudibili? Qual è la direzione della voce? Come disegnare con la voce una figura con il corpo delle parole? Quale la distanza tra voce e microfono? Con il coro formato da coloro che parteciperanno al laboratorio, creeremo e registreremo quattro azioni sonore ispirate a Edipo di Sofocle, così suddivise: 1. domande; 2. comandi; 3. improperi; 4. risposte”.
Il laboratorio si svolgerà da martedì 29 novembre a domenica 4 dicembre al Teatro Comandini e al Palazzo del Ridotto (quota di partecipazione 150 euro: [email protected]).

Teatro e danza. Percussioni, elettronica e fiati. Film e dialoghi. Libri d’artista e videoarte. Il programma di Màntica 2016
Si apre martedì 29 novembre con la filosofa e poetessa Rubina Giorgi alla scoperta, col calzolaio-teosofo Jakob Böhme (1575-1624), dell’origine di Dio nel Nulla: L’origine perduta e ricercata. Aurora e nascita: Jakob Böhme (Teatro Comandini, ore 17.30).
E si prosegue mercoledì 30 novembre con il regista cinematografico Michelangelo Frammartino che terrà il dialogo dal titolo Essere albero – un’immersione nell’origine e nel significato dei romiti, uomini-albero lucani, presenze che celebrano la fusione dell’uomo con il cosmo (Teatro Comandini, ore 17.30) – e presenterà il film Le quattro volte, indagine poetica sull’uomo (Teatro Comandini, ore 20.00).

Giovedì 1 dicembre sarà la volta del ballo Verso la specie, della scuola di movimento ritmico Mòra, diretta da Claudia Castellucci, ispirato alla metrica della poesia arcaica greca e al movimento essenziale dei cavalli (luogo da definire, ore 19.00); seguito dal concerto Egurra Soinu Iturri del musicista basco Beñat Ralla Yusta, maestro nel far suonare il legno della txalaparta, antico strumento a percussione legato al mondo agricolo dei Paesi Baschi, che Ralla Yusta suonerà insieme con il duo Ezpalak, formato da Haritz Ezeiza e Ixiar Jauregi (Teatro Comandini, ore 21.00); i tre musicisti terranno anche, nel pomeriggio, un corso di txalaparta all’interno del laboratorio La condanna dell’origine.

Avrà inizio venerdì 2 dicembre (fino a domenica 4 dicembre) il corso di ballo sardo Su ballu campidanesu e Su ballu cabillu dedicato all’insegnamento dei passi fondamentali e all’applicazione del ritmo della danza alla suonata (Palazzo del Ridotto, quota di partecipazione 15 euro, [email protected]). Lo stesso giorno si terrà Lost in Translation, dialogo con Scott Gibbons, musicista statunitense – storico collaboratore della Societas – pronto a illustrare la trasformazione elettronica dei suoni (Teatro Comandini, ore 19.00). La giornata si concluderà con Le Récital des Postures della coreografa svizzera Yasmine Hugonnet, autrice e interprete di una danza complessa eppure scarna, che cattura la fonte del movimento nel silenzio e fa parlare il corpo da dentro (Teatro Comandini, ore 21.00).

Sabato 3 dicembre la parola andrà al filosofo Umberto Curi, autore, con I figli di Ares (Castelvecchi), di una riflessione sulla "guerra continua": il suo dialogo, dal titolo Povertà e guerre: lo scenario attuale sarà condotto con gli Studenti del Liceo Scientifico, Classico e Linguistico di Cesena che dall’inizio dell’anno scolastico, guidati dai loro insegnanti (Lucia Bazzocchi, Roberta Ioli, Gabriela Mattei, Monica Turci), hanno utilizzato il testo come occasione di studio del presente (Teatro Comandini, ore 17.30). Esordirà lo stesso giorno la giovanissima formazione dei danzatori Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi, con Le Jardin, paesaggio immaginario nel quale vagano due figure con gli occhi spalancati su un Eden che non c'è (Teatro Comandini, ore 21.00). A seguire, il concerto Migration, di Stephen Cornford, a cura di MU, performance sonora realizzata attraverso l’utilizzo di vari dispositivi audio portatili – giradischi, walkman, lettori cd e radio – e ispirata al movimento che questi oggetti, e il loro destino di rifiuti elettronici, compiono nelle nostre città e nel pianeta (Teatro Comandini, ore 22.00).

Cornford, artista audiovisivo britannico impegnato nel riconfigurare l’elettronica di consumo come mezzo espressivo, terrà anche l’incontro che aprirà la giornata di domenica 4 dicembre, Reconfiguring Media (Teatro Comandini, ore 16.00). Sarà quindi il momento del nuovo lavoro di Chiara Guidi e Francesco Guerri, Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia di Dante, un cammino nel riverbero della parola del poeta (Teatro Bonci, ore 18; replica lunedì 5 dicembre ore 10.00). In serata il maestro di launeddas Luigi Lai coinvolgerà “il corpo corale” di Màntica in un ballo sardo al seguito della sua musica antica, suonata insieme con Fabio Vargiolu (Teatro Comandini, ore 21.30);

Màntica 2016 presenta anche le opere di due artisti visivi, in collaborazione con la galleria bolognese P420: Irma Blank i cui libri d’artista nascono da un’attenzione verso la scrittura non legata al sapere, ma all’essere, “una scrittura purificata dal senso, segno autonomo che dà voce al silenzio” afferma la stessa Blank (da martedì 29 novembre a domenica 4 dicembre, Sala Piana della Biblioteca Malatestiana, dal martedì al sabato: 09.00-16.00; domenica 10.00-16.00); e Joachim Schmid che in Bilder von der Strasse raccoglie mille fotografie reperite in venticinque diversi paesi e centoventitre città nel corso di trent’anni di raccolta di immagini di scarto (da martedì 29 novembre a domenica 4 dicembre, Teatro Comandini, nel corso delle aperture pomeridiane e serali del programma).
L’ingresso ai dialoghi, alla mostra e alla videoinstallazione è gratuito.

Il Teatro Comandini
Osservatorio Màntica è uno degli elementi pulsanti del Teatro Comandini di Cesena, luogo di ricerca e sperimentazione permanente delle arti sceniche, dove nel corso dell’anno prende vita un flusso continuo di attività ora distinte ora concatenate.
Màntica 2016 sarà preceduto da Essere primitivo. Idee e spettacoli di una compagnia di ragazzi, che prenderà forma il 19 e 20 novembre prossimi al Teatro Comandini, frutto dell’attività che Chiara Guidi svolge da cinque anni con gli adolescenti degli Istituti superiori di Cesena e dell’Università di Cesena e Bologna. Seguirà, in primavera, Puerilia. Giornate di puericultura teatrale, con laboratori per bambini e insegnanti (tra cui il laboratorio permanente Libertà di movimento) e con nuovi spettacoli legati al percorso di Chiara Guidi nell’infanzia del teatro.
È inoltre in corso al Comandini in questi mesi Mòra, scuola per danzatori diretta da Claudia Castellucci: avviata nello scorso ottobre si svolgerà fino a giugno 2017, per lasciare successivamente spazio a Cònia, corso estivo di tecniche della rappresentazione, sempre a cura di Claudia Castellucci.
Il Teatro Comandini è anche sede dell’Archivio della Socìetas Raffaello Sanzio - riconosciuto di “rilevante valore storico” da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, Soprintendenza archivistica di Bologna - meta di consultazione per studenti e ricercatori. Nelle sale del teatro trovano spazio anche residenze artistiche ospiti della Societas.

Osservatorio MÀNTICA 2016 è ideato da Chiara Guidi in dialogo con Alessandra Fiori, Francesco Guerri, Enrico Malatesta, Vito Matera, Alessandro Scotti e con Simona Barducci, Elena De Pascale, Stefania Lora, Cristina Ventrucci.
Realizzato da Societas con il sostegno di: Comune di Cesena/Assessorato alla Cultura e Promozione, Regione Emilia-Romagna/Assessorato Cultura e MiBACT; in collaborazione con: Coop Alleanza 3.0; e con Teatro Bonci/Emilia Romagna Teatro, Biblioteca Malatestiana di Cesena, MU, P420. Media partner: Rai Radio3, Artribune, art’O, Radio Città del Capo, E20 Romagna. Si ringraziano: Lucia Bazzocchi, Claudia Castellucci, Roberta Ioli, Gabriela Mattei, Monica Turci.

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