Man Ray Movies

Informazioni Evento

Luogo
MADRE - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DONNAREGINA
Via Settembrini 79, 80139 , Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
15/03/2013

ore 19

Biglietti

€10.00 intero € 7.00 ridotto (studenti, ad esibizione libretto universitario, under 25 e over 65) Il biglietto consente di usufruire nel weekend successivo di un ingresso al Museo

Generi
serata - evento

Il terzo ed ultimo appuntamento di Audiovisioni è con “Man Ray Movies”, un incontro che prevede la proiezione dei tre film Le retour à la Raison (1923), Emak Bakia (1926) e L’Etoile de Mer (1928).

Comunicato stampa

VENERDI’ 15 MARZO 2013 ORE 19:
CON “MAN RAY MOVIES”
ULTIMO APPUNTAMENTO DI AUDIOVISIONI
Musiche, suoni & elaborazioni live
su capolavori del cinema muto e video d'autore
a cura della rete ‘NAMUSICA

Audiovisioni è l'iniziativa con cui la Fondazione Donnaregina ha avviato un percorso esplorativo sulle linee musicali contemporanee, senza perdere di vista la tradizione e la storia. Il ciclo di incontri - avviato il 25 gennaio con la proiezione del film Assunta Spina di Gustavo Serena e proseguito il 15 febbraio con Film di Alan Schneider - prevede eventi serali realizzati all’interno del Museo Madre, rivolti a un pubblico adulto, articolati su tre livelli di comunicazione: immagini, parole, musica. La scelta di un film muto, la creazione di un sonoro di accompagnamento e la suggestione di versi di interpretazione fanno di questo “ensemble” un’esperienza unica.

Il terzo ed ultimo appuntamento di Audiovisioni è il 15 marzo alle ore 19 con “Man Ray Movies”, un incontro che prevede la proiezione dei tre film Le retour à la Raison (1923), Emak Bakia (1926) e L’Etoile de Mer (1928).

Emmanuel Rudnitsky - in arte Man Ray - (Philadelphia 1890 - Parigi 1976) si afferma a New York come fotografo, per poi trasferirsi a Parigi all’inizio degli anni ’20 e partecipare alle ricerche artistiche del Movimento Dada.
Il rapporto di Man Ray con il cinema nasce quasi per gioco, come egli stesso scrive nella sua autobiografia, per dare “movimento alle sue fotografie”. In accordo con il clima di rivolta contro la tradizione delle arti figurative che il Dada esprimeva, Man Ray aveva scoperto attorno al 1921 la “rayografia”, ovvero una tecnica che prevede di realizzare fotografie senza macchina fotografica.

Il primo film che sarà proiettato - Le retour à la Raison - è anche il primo esperimento cinematografico dell’artista e denota il suo carattere provocatorio a partire dal titolo; fu realizzato in una sola notte con materiali cinematografici in parte già pronti, e fu presentato durante la famosa serata dadaista del “Coeur à barbe”.
Il film si compone di immagini rayografiche e fotografiche, sequenze isolate, brandelli di pellicola impressionata, organizzate al di fuori di qualsiasi struttura formale e contenutistica: è un prodotto dadaista, che infrange con la sua antistruttura le convenzioni dell’arte e della cultura dell’epoca.

Il secondo cortometraggio proiettato è L’Etoile de Mer. Man Ray raccontando la genesi del film affermava: “Una notte dissi al mio amico e poeta Robert Desnos che sarei stato felice di realizzare un film su un suo scritto. Lui era in procinto di partire per un viaggio di due mesi, così io gli promisi che avrei finito il lavoro entro il suo ritorno se lui mi avesse fornito uno spunto prima di partire. Desnos accettò e, come promesso, la mattina seguente mi portò una composizione poetica scritta durante la notte: si trattava di una storia metà composta da sogno e metà da realtà, che vedeva protagonista una stella di mare che lui teneva in un barattolo accanto al suo letto.”

Il terzo film, Emak Bakia, riporterà il pubblico nel clima di casualità e di antistruttura de Le retour à la Raison, del quale utilizza alcune sequenze. Man Ray a proposito di questo film scrisse: “Una serie di frammenti, un cinepoema con certe sequenze ottiche, la costruzione di un intero che rimane un frammento. Così come è possibile apprezzare la bellezza astratta nel frammento di un’opera classica, allo stesso modo questo film tenta di indicare l’essenziale nella cinematografia contemporanea. Non è un film astratto e non è una storia pronta: la sua ragione d’essere sta nelle sequenze di forme di luce in movimento, mentre le parti più realistiche servono da punteggiatura o da interruzione della monotonia dell’invenzione astratta. A chiunque sia capace di assistere ad un film di un’ora in cui il 60% sia composto da conversazioni inudibili, si richiedono venti minuti del suo tempo per seguire delle sequenze di idee più o meno logiche, che non hanno nessuna pretesa di rivoluzionare l’industria cinematografica. A coloro che chiederanno “la ragione di questa stravaganza” si può semplicemente rispondere traducendo il titolo “Emak Bakia”, un’antica espressione basca che significa: “non mi seccate”.

Le musiche d’accompagnamento alle proiezioni, realizzate da Ensemble Dissonanzen, sono improvvisazioni condotte attraverso la tecnica della libera associazione di idee, che riflette uno dei punti cardine dell’ estetica Dada e surrealista.
Tali improvvisazioni sono composte da un’ossatura centrale che percorre l’intera performance, per la quale è stata scelta la musica per pianoforte di Erik Satie. A partire dal testo originale si procederà alla progressiva “polverizzazione” della materia musicale (incisi melodici, elementi accordali, micro-strutture ritmiche), sviluppando con l’improvvisazione gli elementi provenienti dalle pagine di Satie ed estendendo l’elaborazione a tutti gli strumenti del gruppo, compresa l’elaborazione elettronica.

Audiovisioni fa parte di un progetto curato dalla rete ‘Namusica che coniugando la musica dal vivo con altre espressioni artistiche esplora la possibilità di far convivere molteplici codici sonori, dal jazz alla tradizione barocca, classica, elettronica e contemporanea, orientandosi alla sperimentazione e alla contaminazione di differenti generi ed idiomi melodico-ritmici.

Scheda informativa

venerdì 15 marzo 2013, ore 19.00
MAN RAY MOVIES
Le retour à la Raison, 1923; L’Etoile de Mer, 1928; Emak Bakia, 1926

Musica di ENSEMBLE DISSONANZEN:
Tommaso Rossi, flauti
Marco Sannini, tromba
Francesco D’Errico, sinth ed elettronica
Ciro Longobardi, pianoforte