Mahmoud Saleh Mohammadi – Bar B

Informazioni Evento

Luogo
MUDEC - MUSEO DELLE CULTURE
Via Tortona 56 20144 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
14/03/2016

ore 18

Artisti
Mahmoud Saleh Mohammadi
Curatori
Michela Ongaretti
Generi
performance - happening

Una performance di Mahmoud Saleh Mohammadi a cura di Michela Ongaretti.

Comunicato stampa

una performance di Mahmoud Saleh Mohammadi a cura di Michela Ongaretti
In occasione della chiusura della mostra Barbie. The Icon l’artista Mahmoud Saleh Mohammadi
presenta Bar B, una performance messa in scena per riflettere e soffermarsi sulla visione contemporanea della figura femminile, in relazione ai canoni estetici occidentali confluiti nelle immagini della moda e della pubblicità, ben rappresentati dalla presenza da più di cinquant’anni della bambola più famosa al mondo sul mercato.
Il riferimento al giocattolo appare evidente nell’allestimento della sala, con l’onnipresente colore fucsia e nel gioco di parole tra la simulazione di un luogo dedicato al consumo e la pronuncia del suo nome, corrispondente a quella di Barbie.
BAR B utilizza l’immagine di Barbie per deformarla e toglierla dal contesto rarefatto e ovattato nel quale è solitamente inserita. In questo modo si evidenzia il divario tra l’aspetto estetico e i contenuti concretamente attribuiti alla figura femminile, attraverso l’uso di un linguaggio ironico. L’ aspetto di Barbie, i suoi vezzi, nell’abbigliamento e con il make up, le sue forme aliene a quelle delle donne comuni: tutto questo si incontra e si scontra con la visione dell’artista che gioca a trasformare come per magia la donna reale in Barbie, e a smascherare la finzione.
Il progetto nasce dentro il progetto e si evolve nutrendosi di se stesso, come l’araba fenice: così diverse azioni performative appariranno una alla volta per convivere tutte insieme verso il termine della prima serata, un’escalation di emozioni e provocazioni che dimostreranno l’impossibilità di un modello unitario per definire la femminilità nelle diverse culture.
Michela Ongaretti