Luigi Marengo – Luci e colori dal figurativo all’astratto
Che siano paesaggi dell’anima o luoghi reali poco importa, Luigi Marengo è stato un artista puro capace di affrontare con uguale poetica sia il figurativo che l’astratto. I segni sulla tela, rapidi, accostati, moltiplicati creano spazi, prospettive geometriche o orizzonti di marine.
Comunicato stampa
Che siano paesaggi dell’anima o luoghi reali poco importa, Luigi Marengo è un artista puro capace di affrontare con uguale poetica sia il figurativo che l’astratto. Il segni sulla tela, rapidi, accostati, moltiplicati creano spazi, prospettive geometriche o orizzonti di marine.
Nella mostra che l’Archivio Marengo propone allo Spazio Zero, “Luci e colori, dal figurativo all’astratto. Opere di Luigi Marengo”, si presenta un originale percorso della creatività dell’artista mettendo a confronto le opere più strettamente legate al reale e quelle, dell’ultima produzione, vicine a una dimensione astratta.
L’esposizione organizzata da Metamusa Arte ed Eventi culturali dal 11 al 26 giugno è un rinnovato omaggio all’artista gallaratese scomparso nel gennaio del 2010.
Luigi Marengo per tutta la sua carriera artistica si muove da una pittura figurativa a una rappresentazione astratta, con facilità e disinvoltura dando pari dignità all’una e all’altra. La ricerca sul colore, le vibrazioni della luce sulla tela, la forza della materia si possono cogliere in entrambe le direzioni artistiche. Le marine e i paesaggi riportano alla memoria atmosfere di altri tempi capaci, con brevi tocchi di pennello, di evocare profumi e suoni della natura. Piccole barche sulla laguna di Venezia o insenature nascoste sulle sponde del Ticino, ritornano più volte nelle sue opere. Luoghi amati e paesaggi sognati.
Più ampia la produzione astratta dove la linea dell’orizzonte, che divide terra e cielo, si fonde con il piano e la mano vola libera sulla superficie, che sia tela, cartone o materiale di recupero. Dai primi quadri degli anni ’50 fino agli ultimissimi lavori il tocco veloce del pennello si ripresenta con soluzioni e moduli che ritornano più volte. Segni decisi e improvvisi, tratti repentini. Tra le figure geometriche Marengo cede al fascino del triangolo e del quadrato, resi con segni approssimativi, che diventano parti integranti della struttura dell’opera.
Artista attivo nel panorama dell’arte della provincia di Varese, non solo come autore ma come promotore d’arte e cultura, Marengo ha dedicato tutta la sua vita all’arte, condividendola con alcuni grandi maestri come Tadini, Fontana e Baj, con i quali trascorreva giornate intere a parlare d’arte e dedicandosi ad una ricerca originale del segno astratto fatto di colore, luce e impronta sulla tela, tesa a raccontare una figura, una storia o una emozione.
Per ogni informazione
METAMUSA
via C. Battisti, 9 - 21013 Gallarate (Va)
Tel. 0331 777472
[email protected] www.metamusa.it
Luigi Marengo nasce a Gallarate nel 1928. Nel 1950 inizia la Pittura “informale segnica” da lui definita “istintivismo del segno”. La Camera dei deputati lo premia con medaglia d’Oro. Partecipa ad importanti Mostre Nazionali; nel 1966 è invitato al Premio Nazionale Città di Gallarate, la sua Opera è premiata e andrà a far parte del patrimonio artistico della Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate. Nello stesso anno è invitato alla “Rassegna della giovane pittura Milanese”. Nel 1972 è di nuovo invitato al Premio Nazionale Città di Gallarate, dedicato all’arte sperimentale. Nel 1981 è invitato alla Mostra dedicata al Contributo dei Pittori della Provincia di Varese per l’Arte Italiana di questo secolo, svoltasi a Villa Mirabello Musei Civici di Varese. Nel 1985 il Museo del Gran Palais di Parigi, lo invita alla Mostra Internazionale del “Segno e scrittura”. Dal 1970 fa parte dei Pittori Professionisti della Provincia di Varese.
Fa parte dei Promotori del Premio Nazionale “Città di Gallarate” e collabora attivamente con la Galleria d’Arte Moderna.
È stato Docente presso l’Accademia del restauro “Aldo Galli” di Como, ed ha collaborato al Libro “COLORE” edito dall’Accademia. Luigi Marengo si spegne Gallarate il 6 gennaio 2010.
L’Archivio Luigi Marengo è stato costituito nel 2006 per iniziativa dello stesso pittore Luigi Marengo e dal nipote Stefano Marengo che ne cura direttamente le opere. L’Archivio Luigi Marengo si propone di assicurare la tutela del patrimonio artistico di Luigi Marengo, promuovendo a livello Nazionale e Internazionale l’organizzazione di mostre e di ogni altra iniziativa volta alla promozione e divulgazione delle opere, prendendo le misure necessarie anche di origine legale contro eventuali falsi o illeciti. Inoltre l’Archivio Luigi Marengo ha l’autorità del riconoscimento, la custodia e la registrazione delle opere. L’Archivio Luigi Marengo provvede inoltre alla conservazione e tutela del materiale d’archivio della biblioteca e di tutto il materiale di stampa relativo all’opera artistica e alla biografia di Luigi Marengo.