Luciana Zabarella – Le carte tracciate

Informazioni Evento

Luogo
CHIESA DI SANTA MARIA DEL TORRESINO
Via Giuseppe Garibaldi , Cittadella, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
28/04/2012

ore 19

Artisti
Luciana Zabarella
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale

Comunicato stampa

LUCIANA ZABARELLA “le Carte TRACCIATE”/COMUNICATO STAMPA

Sabato 28 aprile, alle ore 19.00, presso la Chiesa del Torresino, Cittadella, Padova, inaugurazione della personale “le Carte TRACCIATE”, di Luciana Zabarella.
L’artista interagirà con il pubblico presente con la performance “Traccia SU Traccia”.
L’introduzione critica è di Valentina Meli.
Il progetto è ideato e curato da XX.9.12 FABRIKArte.
L’evento è patrocinato da Regione Veneto, Comune e Assessorato alla Cultura di Cittadella.

“La seconda traccia del work in progress Storia del Filo Rosso, rappresenta il punto di partenza nella nuova ricerca artistica di Luciana Zabarella.
Le Carte Tracciate: quelle stesse carte, quella stessa cellulosa frutto di un faticoso lavoro, quei segni grafici che restituiscono le sequenze di vita, vengono ripercorsi e reinterpretati.
Il filo rosso, sempre presente quale segno di legame profondo con l’esistenza, diviene l’artista stessa, che muove così i suoi passi con rinnovata consapevolezza, consapevolezza che prende forma nell’azione performativa dove il gesto va a scardinare quelle reti metalliche che rappresentano il legame con il passato.
Le Carte Tracciate diventano così un’opera unica, uno spazio percorribile da attraversare fisicamente e virtualmente.
Traccia su Traccia.”
XX.9.12 FABRIKArte

“La performance è un luogo pubblico nel quale l’artista esplicita se stesso.
Luciana Zabarella, artista delicata e liricamente introspettiva nelle opere pittoriche e grafiche, nella performance si mette in scena decidendo di portare nel luogo pubblico una parte intimissima di sé.
La sua è sempre narrazione, un percorso raccontato attraverso scelte sottili e raffinate, da cogliere quasi in punta di dita; un racconto interrotto a tratti da improvvisi segni forti, ruvidi o aperture drastiche che scendono in fondo nel mettere a nudo, suoni, colori, percorsi.
Un altalenare dal racconto all’azione, in cui l’artista ci chiede una continua riformulazione di senso.”
Valentina Meli