Luca Moscariello – Gerico

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE STELLINE
Corso Magenta 61, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
02/03/2023
Artisti
Luca Moscariello
Curatori
Alberto Zanchetta
Uffici stampa
STUDIO BONNEPRESSE
Generi
arte contemporanea, personale
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Alla Fondazione Stelline una mostra di Luca Moscariello che invita ad andare oltre l’impalcatura pittorica, oltrepassando il limite del visibile e del verosimile.

Comunicato stampa

Dal 2 marzo al 2 aprile 2023, Fondazione Stelline organizza e promuove Gerico, mostra personale di Luca Moscariello – a cura di Alberto Zanchetta – che offre l’occasione di indagare oltre lo sguardo, creando nuovi punti di riflessione tra ciò che si pensa di vedere e ciò che realmente si vede.

Gerico è il coronamento di un gioco di incastri e paradossi a cui Luca Moscariello lavora da ormai cinque anni. La mostra raccoglie un nucleo di opere, per lo più inedite, appartenenti alla serie Puzzle che – spogliate da ogni componente narrativa – intendono sondare il medium pittorico. Sottraendo alla vista l’eccesso che compromette e infiacca la curiosità, Moscariello invita lo spettatore a scrutare “immagini-soglia” che inscenano contatti e allontanamenti, interruzioni e isolamenti.

Le superfici dei dipinti sono modulate in modo da scuotere l’atarassia del quadr[at]o: diversi piani di costruzione si innestano, infatti, all’interno del perimetro per sviluppare un gioco percettivo basato sulla dialettica del dissimile. «In termini pittorici», tiene a precisare l’artista, «quel recinto è il risultato di un coacervo di pratiche reiterate, scandite dal lavoro quotidiano, come un orto benedettino che richiede la regola della custodia continua e meticolosa».

Per quanto salde, le opere appaiono traballanti, pervase da un senso di instabilità, come se dovessero franare tutte le certezze dell’osservatore. La curiosità è il solo modo per fruire questi dipinti: un guardare che è conquista e permette di spingersi oltre l'impalcatura pittorica, oltrepassando il limite del visibile e del verosimile (l’effetto tromp-l’oeil). Lo spettatore è quindi invitato a sbirciare sotto gli angoli che si sollevano e che danno luogo al dibattito, permettendo alla vista di schiudersi per tornare a guardare.