Luca Macauda – Iperchroma

Informazioni Evento

Luogo
PAOLO MARIA DEANESI GALLERY
Vicolo dell'Adige 17-19 , Trento, Italia
Date
Dal al

mer-gio-ven 15.30-19.00; sab 10.30-12.30
altri giorni su appuntamento / other days on appointment

Vernissage
16/09/2022

ore 18

Artisti
Luca Macauda
Curatori
Federico Mazzonelli
Generi
arte contemporanea, personale
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Per la sua prima mostra presso la Paolo Maria Deanesi Gallery di Trento, Luca Macauda (Modica, RG, 1979) porta il progetto Iperchroma a cura di Federico Mazzonelli.

Comunicato stampa

Per la sua prima mostra presso la Paolo Maria Deanesi Gallery di Trento, Luca Macauda (Modica, RG, 1979) porta il progetto Iperchroma a cura di Federico Mazzonelli. La mostra nasce dalla volontà dell’artista di creare uno spazio visivo incentrato sull’elemento cromatico e sui possibili diversi livelli di percezione e stimolazione sensoriale che è in grado di innescare. Chroma rimanda infatti all’oggetto specifico della ricerca di Macauda: il colore inteso come pigmento, fenomeno percettivo, stimolante fisico ed emotivo. Iper si riferisce, invece, alla qualità cromatica, al timbro, delle opere presentate: una frequenza visiva alta, intensa, vibrante, ma mai aggressiva.
Il nucleo principale dei lavori in mostra è costituito da una serie di tele monocrome, nelle quali il pastello morbido, tecnica preferita dall’artista, è manipolato fino a diventare un velo sul quale spazi di ombre colorate si alternano a un pulviscolo di polvere trasparente. Sospese tra il pieno e il vuoto, tra apparizione e dissolvenza, su queste superfici il rosso, il ciano, il giallo e il blu, sembrano penetrare lentamente la loro stessa consistenza, dilatando ad infinitum la loro traccia fisica e cromatica.
Se in queste opere è l'elemento segnico ed espressivo a guidare l’approccio di Macauda, in altri lavori di più piccolo formato è una meditativa monocromia di fondo a fare la parte del leone nella realizzazione dell’opera. Il colore puro, steso sulla carta vetrata che fa letteralmente esplodere il pigmento, accoglie linee verticali e orizzontali che come note di uno spartito musicale segnano e rilanciano la natura armonica, ordinatrice e generativa del colore.
Nella pratica di Luca Macauda il pastello morbido sostituisce lo strumento pittorico per eccellenza, il pennello, riducendo al minimo la distanza tra la fisicità dell’artista e il supporto sul quale agisce. La ripetizione del gesto con la quale egli lavora sembra essere accompagnata da una sorta di volontà di perdita, di liberazione, come se l’atto pittorico contenesse una dimensione di preghiera, di intima concentrazione, dove corpo e mente aspirano ad uno stato dell’essere, sospeso oltre il tempo ed oltre la forma.
La mostra, visitabile dal 16 settembre al 25 novembre 2022 nello spazio di Trento della Galleria, è accompagnata da un esteso approfondimento critico di Federico Mazzonelli.

Luca Macauda, nato a Modica (RG) nel 1979, si forma all’Accademia di Belle Arti di Roma a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila. Partito da una dimensione pittorica legata alla figurazione con tendenze iperrealiste ha poi indirizzato lo sguardo alla ricerca aniconica, veicolata principalmente dalla tecnica del pastello morbido su carta vetrata e tela che costituisce il suo specifico. Per la vicinanza biografica entra da giovane in contatto con Pietro Roccasalva che lo avvicina alle ricerche contemporanee più avanguardiste. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, vive e lavora a Brescia.

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For his first exhibition at the Paolo Maria Deanesi Gallery in Trento, Luca Macauda (Modica, RG, 1979) brings the project Iperchroma, curated by Federico Mazzonelli. The exhibition stems from the artist's desire to create a visual space centred on the chromatic element and the possible different levels of perception and sensory stimulation that it is capable of triggering. Chroma in fact refers to the specific object of Macauda's research: colour understood as pigment, a perceptive phenomenon, a physical and emotional stimulant. Iper refers instead to the chromatic quality, the timbre, of the works presented: a high visual frequency, intense, vibrant, but never aggressive.
The main nucleus of the works in the exhibition consists of a series of monochrome canvases, in which soft pastel, the artist's preferred technique, is manipulated until it becomes a veil on which spaces of coloured shadows alternate with a dusting of transparent dust. Suspended between fullness and emptiness, between appearance and fading, on these surfaces red, cyan, yellow and blue seem to slowly penetrate their own consistency, dilating ad infinitum their physical and chromatic trace ad infinitum.
If in these works it is the sign-like and expressive process that guides Macauda's approach, in other smaller works it is a meditative monochrome background that takes the lion's share of the work. The pure colour, spread out on the sandpaper that literally explodes the pigment, accommodates vertical and horizontal lines that, like notes on a musical score, mark and revive the harmonic, ordering and generative nature of colour.
In Luca Macauda's practice, soft pastel replaces the pictorial instrument par excellence, the paintbrush, minimising the distance between the artist's physicality and the support on which he acts. The repetition of the gesture with which he works seems to be accompanied by a sort of desire for loss, for liberation, as if the act of painting contained a dimension of prayer, of intimate concentration, where body and mind aspire to a state of being, suspended beyond time and beyond form.
The exhibition, which can be visited from September 16th to November 25th 2022 in the Gallery's Trento space, is accompanied by an extensive critical review by Federico Mazzonelli.

Luca Macauda, born in Modica (RG) in 1979, trained at the Academy of Fine Arts in Rome at the turn of the 1990s and 2000s. Starting out from a pictorial dimension linked to figuration with hyperrealist tendencies, he then devoted himself totally to aniconic research, mainly conveyed by the technique of soft pastel on sandpaper and canvas that constitutes his specificity. Due to his biographical proximity, he came into contact with Pietro Roccasalva at a young age, who introduced him to the most avant-garde contemporary research. He has exhibited in numerous solo and group exhibitions in Italy and abroad, and lives and works in Brescia.