Lorenzo Marini – Dal Silenzio alla Parola

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA - GALLERIA DI PIAZZA SAN MARCO
Piazza San Marco 71c, Venezia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
24/06/2020

no

Artisti
Lorenzo Marini
Curatori
Sabino Maria Frassà
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra antologica “Dal Silenzio alla Parola” dedicata a Lorenzo Marini e curata da Sabino Maria Frassà.

Comunicato stampa

Cramum è felice di annunciare che dopo le opere inedite presentate da Gaggenau Hub di Milano, dopo i tram e l'arte pubblica nelle più grandi città italiane, anche Venezia celebra Lorenzo Marini con la mostra antologica "Dal silenzio alla parola" curata da Sabino Maria Frassà e ospitata in Piazza San Marco negli spazi della prestigiosa Fondazione Bevilacqua La Masa.

Dal 24 giugno al 30 agosto trenta opere ripercorrono i primi quarant'anni di carriera artistica di Lorenzo Marini: al fianco delle tele concettuali degli anni ‘90, passando per il Manifesto per la Liberazione delle Lettere, la mostra si conclude con l’installazione di AlphaCube, in cui l’artista crea un’opera immersiva e interattiva.

Il curatore spiega così il senso della mostra: "Dal Silenzio alla Parola non celebra soltanto quarant'anni di arte di Lorenzo Marini, ma racconta anni di riflessioni e di crescita personale dal nichilismo iniziale alla consapevolezza in divenire degli ultimi anni. La mostra mette in evidenza come Lorenzo Marini abbia incentrato tutto il proprio percorso professionale e artistico sull’unione tra forma e contenuto, elementi intesi come estremi di un pendolo in continuo divenire. L’arte è così per Marini un percorso di catarsi volto a trovare la “Parola”, quel senso che riesce a colmare ogni giorno il “silenzio” della vita quotidiana”.

Lorenzo Marini commenta infine così l’importanza di questa mostra e racconta il suo legame con la città: “Dal Silenzio alla Parola ha un doppio significato. Parla sia dell'evoluzione della mia ricerca artistica, ma anche della città di Venezia, che passa da un Silenzio assordante e imposto, all’umanità della Parola. E' una mostra perciò carica di significato per me. Solo in questa città che sento così mia potevo raccontare compiutamente il mio lungo percorso artistico: non tutti sanno infatti che nel 1980 lasciai l’Accademia di Belle Arti di Venezia e il mio amato Maestro Vedova per conseguire la laurea in architettura e intraprendere l’avventura professionale nel settore della pubblicità. Negli anni ho viaggiato per il Mondo e sono riuscito a ricomporre questa dicotomia tra forma e contenuto affrontando il fumetto, gli slogan e il silenzio del bianco. Oggi ritorno a Venezia con il mio "punto d’arrivo" che ho trovato nelle lettere, unendoci l’amore per il futurismo e lo studio della calligrafia orientale”.