Lorenzo Gramaccia / Paola Tornambè – Tutto quel che resta

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA LA NICA
Via dei Banchi Nuovi 22 - 00186, Roma, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato, ore 11.30 – 19.00

Vernissage
18/11/2021

ore 18

Artisti
Lorenzo Gramaccia, Paola Tornambè
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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“Tutto quel che resta”, bipersonale che metterà in dialogo le opere di Lorenzo Gramaccia e Paola Tornambè, due artisti che, partendo da presupposti differenti, portano avanti una ricerca legata al profondo rapporto tra presenza e assenza.

Comunicato stampa

Giovedì 18 novembre 2021 alle ore 18.00 verrà inaugurata alla Galleria La Nica di Roma, sita in via dei Banchi Nuovi 22, la mostra "Tutto quel che resta", bipersonale che metterà in dialogo le opere di Lorenzo Gramaccia e Paola Tornambè, due artisti che, partendo da presupposti differenti, portano avanti una ricerca legata al profondo rapporto tra presenza e assenza, tempo e memoria, nell’indagare con estrema sensibilità tutto quel che resta di ciò che è stato e che ora, inevitabilmente, non può più essere.

“Il tempo passa, dici? Ah, no! Ahimè, il tempo resta, noi passiamo.”
(Henry Austin Dobson)

Fin da quando eravamo bambini ci è stato insegnato a misurare il tempo, imparando così a scandire la nostra vita in minuti, piuttosto che in giorni, mesi e anni, e siamo stati educati, altresì, a pensare che il tempo abbia un ‘prima’ e un ‘poi’ secondo una logica di movimento spaziale; tuttavia, crescendo capiamo che il discorso legato al tempo è molto più complesso di così.
Nel IV libro della Fisica Aristotele sostiene che il tempo sottende ad un ‘prima’ e un ‘poi’ e che è collegato al movimento (kinesis) e al cambiamento (metabolé), ma in particolare dell'anima. Il tempo, essendo composto da “istanti”, qualcosa che non è più o non è ancora, secondo il filosofo non può partecipare della presenza, della sostanza e quindi dell'essere metafisicamente inteso: per Aristotele è la nostra coscienza l’unico luogo che possa contenere un tempo, l’unico luogo di misurazione e di fondazione dello stesso .

Se il tempo è strettamente collegato alla nostra anima, cos’è che resta se non la memoria di ciò che è stato? Quella memoria che non è altro che l’insieme delle esperienze fatte e che nel momento stesso in cui hanno smesso di essere sono divenute tracce vivide o confuse del nostro vissuto alle quali la mente si ‘aggrappa’. In un continuo alternarsi tra nitido e sbiadito, percepibile e intuibile, ecco allora rivelarsi nelle opere di Lorenzo Gramaccia (Ancona, 1992) e Paola Tornambè (Roma, 1982) degli autentici tracciati dell’anima, vividi e offuscati, dove le esperienze si fondono e confondono andando a comporre una vera e propria stratificazione segnica e simbolica. Nelle opere dei due artisti compaiono volti, corpi, come se si ridestassero direttamente da una dimensione onirica, presenze e assenze che sembrano trasmettere una struggente necessità di dare corpo ad un tempo e ad una memoria per convertirli in testimonianza, nella consapevolezza che tutto, prima o poi, sarà destinato a ‘passare’, perché noi ‘passiamo’.

"Tutto quel che resta", a cura di Maria Vittoria Marchetta, sarà fruibile dal 18 novembre all’8 dicembre 2021. Il catalogo sarà edito da Grafiche Turato.

L'opening si terrà giovedì 18 novembre 2021 dalle ore 18.00 nel rispetto delle attuali norme riguardo l'emergenza COVID-19.