Lo storico e il mercante. Federigo Melis e Francesco Datini

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DI PALAZZO PRETORIO
Piazza del Comune, 1 , Prato, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Curatori
Angela Orlandi
Generi
documentaria

La mostra è dedicata a Federigo Melis e a Francesco Datini: uno storico e un mercante, due uomini vissuti in tempi molto diversi, ma legati da un sottile filo rosso che attraversa sette secoli di storia economica e non solo.

Comunicato stampa

In concomitanza con l’avvio della Settimana di Studi, al piano terra del Museo di Palazzo Pretorio sarà inaugurata la mostra Lo storico e il mercante. Federigo Melis e Francesco Datini, realizzata dalla Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini” in collaborazione con il Museo di Palazzo Pretorio, Archivio di Stato di Prato, Banca d’Italia-MUDEM, Museo Galileo di Firenze e il patrocinio dell’Università degli Studi di Firenze e del Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università di Firenze.

Curata da Angela Orlandi, Direttrice scientifica della Fondazione "F. Datini" e professoressa di Storia economica presso l’Università degli Studi di Firenze, la mostra è dedicata a Federigo Melis e a Francesco Datini: uno storico e un mercante, due uomini vissuti in tempi molto diversi, ma legati da un sottile filo rosso che attraversa sette secoli di storia economica e non solo.

La mostra ricorre nel settantesimo anniversario della visita di ben due presidenti della Repubblica: Luigi Einaudi, presidente uscente, e Giovanni Gronchi, incaricato a succedergli, presenti entrambi a Prato nel 1955 per inaugurare l'esposizione Internazionale dell'Archivio Datini organizzata da Federigo Melis in Palazzo Pretorio.

In esposizione, oggetti, immagini fotografiche, documenti e filmati che seguono un percorso articolato in sette sezioni, che ruotano attorno alle figure de “lo storico” (Federigo Melis) e “il mercante” (Francesco Datini). Un lungo viaggio nel tempo, un racconto fatto di episodi scelti tra documenti e oggetti conservati in collezioni pubbliche e private, oltre che nei ricchi archivi e musei pratesi e fiorentini. Sarà possibile vedere preziose tavolette di argilla, esempi di contabilità del tempio risalenti al III e II millennio avanti Cristo (presenti in mostra perché Melis fu uno dei primi a studiarle per la ricostruzione della Storia della contabilità), alcuni registri contabili degli opifici lanieri e della Banca di Francesco Datini, lettere commerciali nelle tante lingue presenti nella documentazione datiniana (perfino in arabo, ebraico e in arabo con caratteri ebraici).

Si segnalano inoltre lettere scelte tra gli straordinari carteggi che Federigo Melis e Francesco Datini si scambiarono con le rispettive consorti, Gabriella Forconi e Margherita Bandini. Particolarmente interessanti le missive che Melis inviò dalla moglie durante la prigionia in Africa; la lettura di alcune lettere curiose può essere ascoltata attraverso QR code realizzati da giovani dottorandi presso le Università degli Studi di Roma e Torino.

Una sezione della mostra, a video, presenta il documentario Francesco Datini da Prato diretto da Tommaso Santi.

Tra le tante curiosità, spicca una teca al cui interno è conservato il registro nel quale si annotarono alcuni degli ingredienti della torta che Francesco fece preparare per il pranzo di nozze della figlia Ginevra; effettuando un libero contributo attraverso un apposito QR code, sarà possibile aiutare l’Archivio di Stato a restaurare il prezioso manoscritto.

In parallelo alla mostra, è in programma l’iniziativa Prato 50, che prevede una serie di eventi correlati alla mostra coordinati dalla Fondazione “Datini”, che coinvolgono diverse istituzioni culturali cittadine: l’Archivio di Stato di Prato, la Biblioteca Lazzerini, la Biblioteca Roncioniana, Lottozero, il Museo del Tessuto, la Fondazione CDSE con MUMAT e il Laboratorio per l’Affresco di Vainella.
Organizzata negli spazi per esposizioni temporanee di Palazzo Pretorio a Prato si sviluppa in sette sezioni e sarà visitabile dal 12 maggio fino al 26 ottobre 2025.

I Sezione: Federigo Melis
La figura dello storico è descritta tramite documenti, oggetti, immagini fotografiche dell'Archivio Melis di proprietà della Fondazione Datini. A essi si aggiungeranno alcune rare tavolette fittili mesopotamiche (proprietà di Banca d'Italia) risalenti a 2000 anni a.C.; esse costituiscono esempi di contabilità del tempio. Melis fu il primo a mostrarne il valore nella storia della contabilità.

II Sezione: La grande mostra del 1955
Melis è stato lo storico che ha sottoposto all'attenzione del mondo scientifico e del grande pubblico l'importanza dei documenti appartenenti al Fondo Datini dell'archivio di Stato di Prato. La mostra del 1955 fu un rilevante saggio del loro significato storico e culturale. In questa sezione sono descritti aspetti riguardanti l'organizzazione della mostra del 1955, il carteggio intercorso con la Presidenza della Repubblica, verrà anche proiettato un filmato dell'Istituto Luce sulla inaugurazione fatta dai due Presidenti.

III Sezione: Aspetti della vita economica medievale
La sezione mostra i frutti della ricerca scientifica di Federigo Melis che seguì alla mostra del 1955. In particolare gli assetti dell'economia mediterranea bassomedievale e la definizione di banca moderna che utilizzava i primi esempi di assegni bancari datati 1400 (Fondo Datini).

IV Sezione: Francesco Datini
Questa sezione più ampia delle altre ricostruisce la figura del mercante tramite una articolata esposizione di immagini, documenti dell'archivio Datini, brevi proiezioni che spiegano il processo che portò il mercante pratese a costituire un sistema imprenditoriale organizzato come una vera e propria holding company.

V Sezione: La Fondazione Istituto Datini figlia dello storico e del mercante
Sezione dedicata alla nascita della Fondazione Datini (1967) voluta da Federigo Melis con la collaborazione dei maggiori storici europei del tempo compreso Fernand Braudel. Essa ha come fine lo svolgimento di attività scientifiche e divulgative legate alla ricerca storico- economica, alla formazione dei giovani studiosi, alla promozione della storia, dell'immagine del Mercante e della città di Prato.

VI Sezione: Federigo e Gabriella, Francesco e Margherita
La sezione è dedicata ai legami familiari dello storico e del mercante. Entrambi tennero un interessante scambio epistolare con le rispettive consorti. Melis lo fece con Gabriella durante la sua prigionia in Africa sopportata in occasione della Seconda Guerra Mondiale. Francesco e Margherita si scambiarono lettere per gran parte della loro vita quando erano costretti a risiedere in città diverse. In esposizione documenti archivistici, immagini e oggetti.

VII Sezione: proiezione del documentario Francesco Datini da Prato di Tommaso Santi.
Il documentario ricostruisce la vita e le attività economiche di Francesco Datini, mercante banchiere pratese che precorse lo spirito dell’imprenditore moderno. Con il suo testamento lasciò ai poveri di Prato tutte le sue ricchezze che furono affidate a quella che ancora oggi si chiama Casa Pia dei Ceppi.
La ricostruzione storica si basa su interviste con studiosi di università italiane ed europee, materiali conservati nell’Archivio di Stato di Prato (Fondo Datini) e immagini coeve.
Il documentario è curato dal punto di vista scientifico dalla Fondazione “F. Datini”, mentre la regia è affidata a Tommaso Santi, esperto documentarista. Il documentario presenta una serie di interviste a storici, esperti e archivisti.