L’invenzione futurista. Case d’arte di Depero
“L’invenzione futurista. Case d’arte di Depero”, curata dal Museo regionale di Messina in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Comunicato stampa
Messina – Sarà occasione particolarissima “L’Invenzione Futurista. Case d’arte di Depero”, a cura di Caterina Di Giacomo, Direttore del Museo regionale di Messina, e Nicoletta Boschiero, curatrice Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, in mostra nell’Ex Filanda Mellinghoff dal 2 ottobre al 15 novembre. Per un verso, infatti, in occasione dell’esposizione, accanto ai Futuristi, resteranno a disposizione dei visitatori i capolavori delle prime sei sale della collezione storica del Museo di Messina, i Caravaggio, gli Antonello. Per altro verso, si inaugura con questa iniziativa la futura destinazione dell’Ex Filanda Mellinghoff, finora sede storica del Museo di Messina, e destinata a diventare spazio espositivo per eventi e mostre temporanei. Infine, insieme con i Depero, i Balla, i Severini, i Prampolini andranno in mostra – tra opere e foto, riproduzioni anastatiche e suggestioni di colori e scritte – gli anni del Futurismo messinese, caratterizzato dal fervore ricostruttivo post terremoto.
”L’‘azzeramento’ di Messina a causa del sisma del 1908 che la ‘emancipa’ dal suo passato – spiega Caterina Di Giacomo - si propose nell’immaginario collettivo avanguardista come simbolo della rinascita, mentre fondatori del movimento intrattengono proficui rapporti con un gruppo di giovani intellettuali messinesi, fra i quali i redattori, poeti paroliberi, della ‘Balza’ futurista, mentre al ruolo di Jannelli e ai sodalizi con Depero, Balla, lo stesso Marinetti è affidato il prosieguo del fenomeno futurista nella provincia messinese che vede nella straordinaria realizzazione di Angiolo Mazzoni l’ultimo, significativo exploit”. “La mostra – aggiunge Nicoletta Boschiero - vuole raccontare, attraverso le opere esposte, l’attività di Depero legata alle Case d’arte”, aggiunge “È importante – sottolinea la studiosa - definire il tempo, il momento storico in cui si sviluppano le Case d’arte: i futuristi cambiano rotta durante il primo conflitto mondiale improvvisando e sperimentando una creazione artistica che sarà sempre più intrecciata al mondo del design. Concluso il periodo rivoluzionario e de-costruttivo dei primi anni, s’inaugura la seconda stagione futurista, grazie al progetto di Depero e di Balla, con il manifesto ‘Ricostruzione futurista dell’universo’ del 1915, in uno spirito di rinnovamento ma anche di recupero e produzione proto industriale”.