Life and Herstories (Autobiografia come Dialogo)
Life and Herstories (Autobiografia come Dialogo) è un ciclo di mostre, azioni e incontri che propone una riflessione sull'approccio autobiografico come pratica prevalentemente femminile, tesa al dialogo e ad una narrazione prevalentemente anti-eroica; alla creazione piccole e grandi comunità; alla riscrittura della Storia ufficiale.
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Informazioni
- Luogo: VILLA ROMANA
- Indirizzo: Via Senese 68 - Firenze - Toscana
- Quando: dal 10/11/2021 - al 17/12/2021
- Vernissage: 10/11/2021 ore 17
- Curatori: Daria Filardo
- Generi: arte contemporanea
Comunicato stampa
Life and Herstories (Autobiografia come Dialogo) è un ciclo di mostre, azioni e incontri che propone una riflessione sull'approccio autobiografico come pratica prevalentemente femminile, tesa al dialogo e ad una narrazione prevalentemente anti-eroica; alla creazione piccole e grandi comunità; alla riscrittura della Storia ufficiale.
La presenza del Soggetto, e le strategie attraverso le quali questo si manifesta, sono materia di indagine a partire (almeno) dalla costruzione della modernità
La seconda mostra del ciclo, cominciata con la mostra di Chiara Camoni e Stefania Galegati (25.9 - 25.10), presenta i lavori di Ottonella Mocellin /Nicola Pellegrini e Helen Cammock e indaga come i racconti autobiografici si intrecciano con altre vicende umane scardinando e riscrivendo la storia ufficiale. Le complesse narrazioni ricompongono memorie personali e collettive offrendo un diverso racconto che ridefinisce il nostro sguardo sul mondo. Nelle pratiche degli artisti il racconto familiare e personale risuona in un’umanità più grande che si incontra nelle vicende della vita. La forma del dialogo e la costruzione del racconto, realizzata anche attraverso il montaggio di fonti diverse, sono elementi fondanti nei lavori degli artisti in mostra; sono espressione di un punto di vista interno ma, allo stesso tempo, testimoniano l’urgenza di una tensione verso l’altro. Le vicende familiari e sociali raccontate offrono la possibilità di una nuova riflessione sulle tensioni del tempo presente e sulle sue radici nel tempo passato. Queste gettano nuova luce su dinamiche geopolitiche fortemente radicate nel territorio ma allo stesso tempo portatrici di una dimensione globale. Nelle opere di Mocellin/Pellegrini e di Cammock il punto di vista autobiografico si esprime in una narrazione attenta alla quotidianità degli eventi e connotata da un timbro anti eroico, che permette, raccontando le storie, di fare la Storia.
Life and Herstories (Autobiografia come Dialogo) propone anche due appuntamenti che esplorano i temi della mostra attraverso diverse tipologie di scrittura autobiografica. Una lecture di Rachel Cusk, scrittrice e saggista, una delle voci più importanti del panorama letterario contemporaneo, in collaborazione con La città dei lettori (Festival Letterario, Firenze) e Talk a Villa Bardini (progetto della Fondazione CR Firenze) che esplorerà i temi legati al progetto attraverso la sua opera letteraria (romanzi e saggi brevi) e una lecture di Natalia Cangi, Direttrice Fondazione Archivio Diaristico Nazionale (Pieve Santo Stefano, Arezzo) che racconterà dell’importanza della forma diaristica nell’ambito del racconto autobiografico.
Bio artisti e lecturer:
Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini sono nati a Milano nel 1966 e 1962. Nel 1984 si sono trasferiti a Londra dove sono rimasti fino al 1993 e hanno studiato Arte Pubblica e Architettura presso la Chelsea School of Art e la Architectural Association. Dal 2012 vivono a Berlino con * loro due figl* Rosa Dao e Tito. Centrata sul tema dell’identità, la loro ricerca si interroga sulla natura emotiva e conflittuale delle relazioni. Attraverso l'uso di fotografia, video, voce, suono, testo, ricamo, disegno e performance, la loro produzione comprende una serie di progetti condivisi che indagano il confine tra narrazione e identità, memoria e storia, personale e collettivo, biografia e autobiografia. Nel 2020 sono stati tra i vincitori dell'ottavo bando Italian Council.
Helen Cammock è nata nel 1970. Lavora con una varietà di media tra cui incisione, film, fotografia, poesia, parole e canzoni. Il suo lavoro esplora i ruoli che assumiamo nei momenti di crisi, sia come individui che collettivamente. Usa l'esperienza vissuta per parlare di questioni strutturali più ampie ed esplora come la natura ciclica della storia e le strutture del potere siano alla base del nostro modo di vivere. Utilizzando più voci, registri e dialoghi, il suo lavoro crea narrazioni frammentate e non lineari che forniscono una condizione per un diverso tipo di pensiero. Cammock è stata la vincitrice del Turner Prize 2019 e del 7° Max Mara Art Prize for Women.
Rachel Cusk, scrittrice e saggista nata in Canada nel 1967, vive e lavora nel Regno Unito. Ha pubblicato vari libri di narrativa e saggistica. Nel 2015 ha iniziato un'opera in tre parti che l'ha confermata come una delle voci più innovative e importanti del panorama letterario internazionale. Resoconto, primo romanzo del ciclo pubblicato da Stile Libero nel 2018, è stato inserito da La Lettura tra i migliori dieci libri dell'anno. Nel 2019 è uscito il secondo volume, Transiti e nel 2020 il terzo volume, Onori. Per Einaudi ha pubblicato anche Il lavoro di una vita. Sul diventare madri (2021).
Natalia Cangi, attuale direttrice organizzativa della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale, è stata membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione negli anni dal 1995 al 2010 e vice-presidente della stessa nel periodo 2005-2009. Oltre ad assolvere a responsabilità direttive e gestionali in ambiti trasversali, Natalia Cangi ricopre vari ruoli a livello scientifico ed editoriale. In particolare è: membro del Comitato editoriale dell’Archivio diaristico, membro della redazione della rivista “Primapersona-percorsi autobiografici”, membro del Comitato scientifico del progetto DIMMI Diari Multimediali Migranti, membro della direzione artistica del Premio Pieve, curatrice del Piccolo museo del diario.
Villa Romana e il Premio Villa Romana sono sostenuti dall'associazione Villa Romana e.V.
Sponsor principale è il Commissario Federale Tedesco per la Cultura e i Media.
Altri sostenitori sono Deutsche Bank Stiftung, BAO Stiftung e - in relazione a specifici progetti - anche numerosi soggetti privati, società e fondazioni da ogni parte del mondo.
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