Letizia Battaglia – 1974-2015

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DELLA RAGIONE
Piazza Vecchia , Bergamo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mar - dom 10.00 – 19.00. Chiuso lunedì

Vernissage
03/03/2015

ore 18,30

Artisti
Letizia Battaglia
Curatori
Alice Giacometti
Uffici stampa
B@BELE COMUNICAZIONE
Generi
fotografia, personale

A Bergamo tutto l’universo di Letizia Battaglia, tra le fotografe italiane più famose nel mondo, testimone con il suo obiettivo di uno dei periodi più oscuri della storia del nostro Paese: Palermo tra miseria e incanto, l’orrore dei delitti di mafia, i volti del dolore di chi è rimasto e, infine, il riscatto nella bellezza e nel coraggio degli “Invincibili” che hanno segnato la storia.

Comunicato stampa

Nell'ambito della IV edizione del Festival Domina Domna, rassegna della cultura al femminile che si svolgerà a Bergamo dal 21 al 29 marzo 2015, l’Associazione La Scatola delle Idee presenta al Palazzo della Ragione, nel cuore di Bergamo Alta, la mostra Letizia Battaglia 1974-2015, che si propone di raccontare passo passo l’itinerario della fotografa, fotoreporter e giornalista palermitana, che ha fatto del suo lavoro un manifesto e un' esperienza artistica riconosciuta in tutto il mondo.
Cinquantanove fotografie in bianco e nero, realizzate dal 1974 al 2015 e provenienti dall’archivio personale dell’artista, sono state selezionate per mettere a fuoco gli aspetti di ricerca, denuncia e analisi che caratterizzano il lavoro di Letizia Battaglia, in quattro sezioni espositive: Palermo, Cronaca, Rielaborazioni e Invincibili.
Il viaggio comincia con “Palermo”, in cui rivive l’anima della città nelle sue profonde contraddizioni:
i ritratti di bambine, la miseria e l’incanto, i quartieri, le feste religiose, i fatti di cronaca, gli sguardi,
le donne, i salotti borghesi.
Sono scatti che documentano una Palermo piegata dagli effetti delle azioni mafiose sulla società
siciliana - il lavoro minorile, la disoccupazione, il degrado ambientale - ma che trasmettono anche
il fuoco della bellezza e delle tradizioni che arde tra queste strade.
E poi c’è la “Cronaca”, con le immagini che sono diventate icone in tutto il mondo degli anni bui
delle guerre di mafia.

Dal 1974 Letizia Battaglia inizia a fotografare, giorno dopo giorno, i delitti mafiosi, documentando l’incedere della violenza: nel 1979, l’esecuzione con una raffica di mitra del magistrato Cesare Terranova e del maresciallo di pubblica sicurezza Lenin Mancuso; nel 1980, l’omicidio del presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale Presidente della Repubblica; l’uccisione di Salvo Lima, la strage di Capaci e la strage di Via D’Amelio, in cui vengono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Con le sue fotografie, Letizia Battaglia non solo ci mette di fronte all’orrore della morte ma dà
un volto anche al dolore di chi rimane: sguardi di donne che sono state madri, mogli, figlie, sorelle
di uomini uccisi dalla guerra di mafia, come nell’intenso ritratto di Rosaria Schifani, vedova di Vito,
agente di scorta del Giudice Falcone.
Dopo le stragi del ’92 Letizia Battaglia decide di smettere di fotografare altri morti: “Per anni - dice
- ho fotografato cadaveri ma mai gli assassini. Non si conoscevano mai. Se si trattava di un omicidio
normale, il killer veniva scoperto subito, ma nei delitti di mafia mai.Ci sentivamo umiliati, un
popolo umiliato e schiacciato da questa tragedia” .
Si allontana da Palermo, alla volta di Parigi, in cerca di un po’ di pace.
E’ il periodo delle Rielaborazioni: nel 2004 sceglie i più dolorosi e significativi fra i suoi scatti
di cronaca mafiosa e li trasforma in altro, sovrapponendo alle immagini della morte, come in un rito
di purificazione, quelle dell’acqua e di un nudo femminile, di una bambina o di un fiore, perché
l’atrocità sia finalmente lasciata sullo sfondo portando in primo piano il richiamo alla bellezza
e alla speranza.
Sono passati molti anni e la situazione a Palermo non è cambiata: la mafia esiste ancora. Letizia
Battaglia ha quasi ottant’anni e dopo aver lottato tutta la vita per il rispetto del valore universale
di giustizia, ora è stanca di tutto questo dolore.
Nel 2013 nasce così la serie Gli Invincibili, composizioni di immagini per omaggiare i suoi miti:
tra gli altri, Gabriele Basilico, Pier Paolo Pasolini, Rosa Parks, Il Crocifisso di Santo Spirito di
Michelangelo, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, James Joyce, Freud, Marguerite Yourcenar, Che Guevara.
Nella mostra è racchiusa l’anima poliedrica di Letizia Battaglia fotografa, editrice, politica,
ambientalista, regista, ma soprattutto emblema di coraggio e lotta per verità, libertà e giustizia.
La mostra di Letizia Battaglia è il cuore della IV edizione del Festival Domina Domna, rassegna culturale che vuole essere un contenitore e un amplificatore della creatività femminile.
Dal 21 al 20 marzo 2015 la kermesse tingerà la città di rosa, in un itinerario tra teatro, musica,
fotografia, pittura, scultura, letteratura e cinema che farà tappa in palazzi, sale espositive, librerie,
cinematografi, caffè, auditorium, centri socio culturali.
Il Festival è promosso e organizzato dall’Associazione La Scatola delle Idee, con il contributo di
Fondazione della Comunità Bergamasca onlus e Fondazione Credito Bergamasco, con il patrocinio
dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo e della Provincia di Bergamo.

www.dominadomna.it