Lello Torchia – Vanitas

Informazioni Evento

Luogo
THE WHITE GALLERY
Via Felice Casati 26, Milano, Italia
Date
Dal al

dal martedì al venerdì dalle 15,30 alle 19,30.
Negli altri orari e festivi su appuntamento.

Vernissage
02/02/2012

ore 19.06

Artisti
Lello Torchia
Curatori
Giovanni Policastro
Generi
arte contemporanea, personale
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L’eleganza ed il misurato equilibrio formale delle sue opere basate su scarni elementi che conservano lo spirito e la ieraticità fuori dal tempo delle opere classiche, lasciano spazio a una percezione astratta del pensiero e a un senso di indefinito che porta lo spettatore ad un coinvolgimento emotivo che diventa processo di partecipazione psicologica intima e personale.

Comunicato stampa

Lello Torchia (Napoli 1971), fin dalle prime esperienze espositive degli anni ’90, si distingue con dei lavori che esprimono una sensazione di galleggiamento e leggerezza. L’eleganza ed il misurato equilibrio formale delle sue opere basate su scarni elementi che conservano lo spirito e la ieraticità fuori dal tempo delle opere classiche, lasciano spazio a una percezione astratta del pensiero e a un senso di indefinito che porta lo spettatore ad un coinvolgimento emotivo che diventa processo di partecipazione psicologica intima e personale.
E’ del 1999 la prima mostra di rilievo, presso il parco del Museo di Capodimonte, a Napoli. Pochi mesi più tardi, nel 2000 una mostra personale a Salerno, nel monumentale Tempio di Pomona. Con le mostre del 2001, a Verona (Galleria ScalaArte) ed a Salerno (Studio 34), si afferma uno stile asciutto, in cui la rinuncia e la sottrazione divengono forza e pregnanza.
Nel 2003 vince il Mail Art Prize a Pècs, al quale seguono diverse mostre in Europa, tra cui Vestigia tenère (Art and History meetings, Brno) e Charta III (MdL, Bordeaux), l’anno dopo tre mostre personali In colore (Franco Riccardo Artivisive, Napoli), Tempo (Galleria Arteincontri, Vignola) e Lello Torchia (Casina Pompeiana, Napoli). Ancora rilevanti mostre all’estero, tra le altre, 20 Monochromes (Collection Goor-Beerens, Bruges, 2005).
Intanto la figurazione assume contorni labilissimi, a prevalere sono l’assenza e il vuoto. La sintesi che ne deriva diventa emblema tangibile della fugacità dell’esistenza umana.
Il 2006 segna l’inizio del soggiorno milanese che si chiude nel 2009 con la mostra Il disegno sfogliato (Biblioteca civica, Brescia) e con la prima personale presso The White Gallery. Nel 2011 la mostra Bianco e Nero (Ex Studio, Lugano).
Vanitas, secondo appuntamento milanese per Lello Torchia, vedrà presente in galleria una serie di opere su tela, su tavola e su carta, oltre ad opere in gesso e mixed media. Fulcro dell’allestimento una scultura in ottone e gesso dalla quale la mostra stessa prende il nome.
Vanitas vanitatum, et omnia vanitas, con i lavori nati per questo evento l’artista ci invita a meditare sulla mutevolezza e sulla transitorietà delle cose, lo fa adoperando la forma che da anni contraddistingue il suo fare.
La mostra sottolinea ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, la preferenza dell’artista per quel cifrario che identifica tutta l’arte occidentale dalle origini fino al XVIII secolo, una galleria di intuizioni, spesso anche giocose, legate ai temi alti della nostra civiltà, perché per Lello Torchia, l’innovazione arriva anche dal passato.