Legàmi
Nel mese di aprile la MAC Maja Arte Contemporanea ospita una mostra collettiva dal titolo Legàmi.
Comunicato stampa
Nel mese di aprile la MAC Maja Arte Contemporanea ospita una mostra collettiva dal titolo Legàmi, con la partecipazione degli artisti Isabella Ducrot, Margareth Dorigatti e Angelo Titonel, selezionando per ciascun autore tre opere appartenenti ad un ciclo specifico.
Isabella Ducrot | Bende sacre (2013)
La materia di partenza per questi lavori - esposti nel 2014 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna (Roma) - sono sciarpe votive tibetane (katha) che l’artista ha collezionato durante i suoi numerosi viaggi in India.
Nella rarefazione del tessuto dipanato tra le sensibili mani dell’artista - che lo ridisegna sfidando la fragilità della seta - riscopriamo la sua stessa essenza fatta di trama e di ordito. In alcune opere la Ducrot irrompe successivamente sulla materia e la sua struttura con il tema della ripetizione: forme circolari che si susseguono come note su un etereo pentagramma a scandire ritmi che richiamano quelli delle litanie, dei mantra, delle preghiere.
Margareth Dorigatti | Charlotte - Goethe (2001-‘04)
Un ciclo di dipinti dedicato al carteggio (circa 1.700 lettere in 10 anni) tra Goethe e Charlotte von Stein. Orfano delle risposte della giovane dama, la quale pretese - a conclusione della storia - la restituzione delle sue missive che brucerà, Margareth Dorigatti ipotizza le lettere mancanti di Charlotte tra le righe di quelle di Goethe, ascoltandone la voce racchiusa dentro buste ermeticamente sigillate e restituite sulle tele.
Angelo Titonel | Racconti (2015-‘16)
Tre opere su carta realizzate con un’ampia gamma di carboncini (dai grigi al nero assoluto), una delle quali di grande formato (160x160cm), fanno parte di un nuovo ciclo di lavori dal titolo Racconti. Misteriose teste - disegnate singolarmente o in coppia - entrano in rapporto dialettico tra di loro e con l’osservatore, che liberamente ne traccia un profilo caratteriale, di vissuto, ne costruisce la storia. Nel caso delle teste in coppia, il racconto si articola su più livelli: dalla relazione tra i due volti (dichiarata nel titolo dell’opera), ai caratteri fisici e psicologici tra di loro fortemente contrastanti.
Legàmi. Tra la trama e l’ordito, segnati da un destino che li vuole avvinti in una relazione d’incontri e congiungimenti svelandone la ragion d’essere: la matassa primordiale.
Tra due amanti che ritrovano, nello spazio di una tela, un dialogo di amorosi intenti tra parole immaginate e ridisegnate.
Tra l’opera e l’osservatore che attratto dalla sua misteriosa armonia discordante, con il suo occhio immaginativo la completa e diventa parte del racconto.
ISABELLA DUCROT nasce a Napoli nel 1931. Vive e lavora a Roma da molti anni. Nei molteplici viaggi in Oriente sviluppa un particolare interesse per i prodotti tessili dei paesi ad est dell’Europa. Si va così formando negli anni una raccolta di tessuti rari d’interesse storico, e contemporaneamente da qui parte un percorso di ricerca artistica che prevede l’uso di materiale tessile per realizzare le opere. Alla Biennale di Venezia del ’93 presenta un grande arazzo che oggi fa parte della collezione del Museo di Gibellina. Attorno agli anni ’90 subentra l’uso della carta come base per una serie di grandi disegni e monotipi in bianco e nero. Del 2002 è una serie di arazzi di carta dal titolo Memorie di una terra, ricordi di viaggi in Afghanistan, andata in esposizione presso l’Archivio di Stato a Milano. Un esemplare di collage di tessuto, carta e pittura (4x4m) è acquistato dalla Galleria Comunale di Roma, mentre un grande pastello su seta fa parte della collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Nel 2005 realizza due mosaici per la stazione di Piazza Vanvitelli della metropolitana di Napoli. Del 2008 è Variazioni, mostra personale presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM) di Roma e la pubblicazione del suo testo La matassa primordiale, Edizione Nottetempo. Del 2014 è Bende sacre, la seconda personale alla GNAM di Roma. Del 2015 l’installazione Effimero al Museo Archeologico (Napoli). Ha esposto le sue opere a Roma, Milano, Napoli, Parigi, Berlino, New York. Ha realizzato fondali per palcoscenico, per concerti e balletti.
MARGARETH DORIGATTI nasce a Bolzano nel 1954. Nel 1973 studia all'Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova. Nel 1975 si trasferisce a Berlino dove studia Pittura con Baselitz presso la Hochschule der Künste. Nel 1977 fonda una Casa-atelier frequentata dai maggiori artisti e personaggi dello spettacolo presenti a Berlino. Nel 1980 inizia la sua attività espositiva in gallerie private di Berlino. Nel 1983, insieme a Joachim Szymzcak, realizza un progetto di vaste proporzioni all'interno della rete metropolitana berlinese: 75 dipinti all'interno di 8 stazioni. Vince un concorso indetto dalla Internationalen Bauausstellung per la realizzazione di una facciata storica di un palazzo di Kreuzberg. Nel 1984 si trasferisce a Roma dove ha inizio la sua attività pittorica ininterrotta. Espone in Italia e all'estero presso gallerie private, luoghi pubblici e musei (Roma, Parigi, Milano, Pescara, Bolzano, Modena, Bologna, Berlino, Nimes, Lyon, Köln, Bonn). E’ titolare della cattedra di Decorazione presso l'Accademia di Belle Arti di Roma.
ANGELO TITONEL nasce a Cornuda (TV) nel 1938. Opera a Milano in qualità di graphic-designer e art director in agenzie internazionali di pubblicità. Lasciata questa attività per dedicarsi totalmente alla pittura, espone per la prima volta nel 1964 a Velbert (Essen) in Germania. Trasferitosi a Roma, negli Anni Settanta è tra i protagonisti più importanti del Realismo magico italiano. Nel 1973 espone al Museo Civico di Bologna; nel 1974 al Museo d'Arte Contemporanea di Skopije (Macedonia); nel 1994 al Parlamento Europeo di Strasburgo; nel 2001 al Complesso del Vittoriano a Roma; nel 2005 al Museo Olimpico di Losanna; nel 2010 al Palazzo Pubblico Antichi Magazzini del Sale a Siena. Numerose sono le mostre realizzate in Europa, specialmente in Germania, e negli Stati Uniti (New York). Invitato a Biennali Internazionali e Quadriennali in Italia e all'estero (Grand Palais, 1990) riceve numerosi premi e riconoscimenti. Ha realizzato per conto del Palazzo del Quirinale i ritratti dei Presidenti della Repubblica e personaggi storici quali Garibaldi, Mazzini, D'Azeglio e Cavour. Ha inoltre dipinto il quadro ufficiale del Papa Benedetto XVI per il Vaticano, collocato nel Patriarchio-Galleria dei Papi in San Giovanni in Laterano. Su richiesta della Direzione della Galleria degli Uffizi di Firenze, ha realizzato il proprio autoritratto per la Collezione degli Autoritratti degli Artisti della Galleria stessa. Del lavoro di Titonel hanno scritto critici e storici d'arte italiani e stranieri.