La terra del mare

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ARIANNA SARTORI - VIA NIEVO
Via Ippolito Nievo 10, Mantova, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Chiuso festivi.

Vernissage
03/11/2013
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Mostra collettiva

Comunicato stampa

Domenica 3 novembre alle ore 17.00, la Galleria Arianna Sartori, inaugura la mostra “La Terra del Mare. Roberto Gaiezza – Giacomo Lusso – Aldo Pagliaro – Ylli Plaka – Carlo Sipsz” a Mantova nella sede di Via Ippolito Nievo 10. La mostra e il catalogo sono a cura di Vittorio Amedeo Sacco.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 14 novembre 2013.

La Terra del Mare
Una terra tutta speciale, quella in mostra a Mantova alla galleria Arianna Sartori.
Eterogenea, spesso inaspettata, dinamica e vivace, l’arte contemporanea, nella mostra, viene ricondotta necessariamente alla dimensione quotidiana, per offrire la tutti la possibilità di avvicinarvisi e fruirla. Sono stati chiamati ad esporre artisti italiani e stranieri degni di nota, nomi già ben affermati a livello nazionale e internazionale ed in grado di interpretare gli spazi a loro disposizione con modalità diverse. Il titolo della mostra, “La Terra del Mare” sottende alcuni originali significati: l’arte contemporanea qui e’ espressa in terra ceramica e poi, gli artisti presenti vengono tutti da una speciale terra di mare, quella incantevole terra ligure che ha fatto della ceramica un sogno condiviso da artisti di tutto il mondo e li ha visti aprire nel proprio territorio studi e laboratori. Tra gli altri il “gruppo cobra”. Ed e’ proprio a loro, che, con infinita modestia ma grandissimo rispetto, il nostro gruppo di artisti ha dedicato il proprio nome: “gruppo kapra”. Nella loro opera c’e’ ricerca, sperimentazione e mediazioni culturali di ogni ordine e grado: si sorprendono loro stessi di ciò che fanno, di ciò che appare loro davanti agli occhi. Quanta sana verità e umiltà. L’esposizione si articola in cinque diverse installazioni che conducono il visitatore all’interno di un percorso obbligato, creato dalle opere, dalla loro collocazione e dalle loro dimensioni. In questa mostra sono collocate opere e installazioni realizzate da artisti di diversa nazionalità’, eta’, formazione e linguaggio, in un dialogo serrato, molto suggestivo, tra estetiche diverse, secondo una modalità oggi sempre più in voga in tutto il mondo. La fruizione di queste presenze resta e resterà un fatto squisitamente personale. Ciascun visitatore sarà libero di accogliere questi segni contemporanei secondo la propria sensibilità: guardandoli come protagonisti o ignorandoli, percependone il rapporto con l’ambiente circostante o semplicemente leggendoli come opere a se stante.

Roberto Gaiezza
L’attitudine ampiamente sviluppata da Roberto Gaiezza nell’ambito di una pittura che si rinnova e si genera intorno ai valori del gesto e dell’immediatezza, mostra qui, nelle sue opere in ceramica, l’irrefrenabile intensità di un’azione che non intende esaurirsi o fermarsi nella sia pur ricca enfasi della tridimensionalità. D’altronde, l’autore non rinuncia mai al segno, al colore, all’espressione ed attraversa il territorio della pittura giungendo a testimoniare l’identità del suo gesto anche nelle forme dell’oggetto.

Giacomo Lusso
L'arte di Giacomo Lusso non esprime nulla in quanto tale, non mostra direttamente, non racconta l'ineffabile. Al contrario, presuppone un reticolo di significati riccamente articolato. La funzione di segni e simboli nella realtà di Giacomo Lusso si esprime nel tentativo di razionalizzare e dare un ordine alle cose. Nell’attribuire un senso a quanto vede e sente intorno e dentro di se’.

Aldo Pagliaro
Tracce, segni, impronte ripetuti come textures sulla materia scultorea, creano ritmi di colore, luci e volumi. Nelle opere che realizza, Aldo Pagliaro utilizza una sua personalissima scultura segnica dove la forma, benché non del tutto assente, tende a trasformarsi in "segno". La scultura segnica di Aldo Pagliaro e’ un’altra versione dell’arte informale, anche se da questa si differenzia per la mancanza di un netto rifiuto della forma.

Ylli Plaka
Nelle sue opere si intravedono dei riflessi dell’arte barocca e qualche visione del contemporaneo incline a tutto ciò che è figurativo ma anche molta energia condita con sapiente magia. Ylli Plaka scolpisce le sue figure con quella serena plasticità come di chi ha contiguità con la creatività della natura. Ylli Plaka dà voce alle forme dando evidenza al gesto plastico, dove i grumi della materia ed il segno rivelato dal gesto sulla superficie offrono una nuova e più affascinante possibilità narrativa.

Carlo Sipsz
La scultura di Carlo Sipsz si materializza sotto la ispirata gestualità di natura emotiva che contraddistingue coerentemente tutto il suo percorso artistico, rielaborando la storia dell’espressionismo astratto. Carlo Sipsz incide e scava blocchi di argilla in un processo controllato di erosione, così da manipolare lo scabro materiale ai fini della modellazione. Nasce il gioco della apparentemente divertita giustapposizione di emozione e di casualità, di amore e di dissacrazione.
Vittorio Amedeo Sacco