La storia sui muri
Arriva la grande mostra che “fa parlare le pareti” di Bologna e presenta un lato inedito della sua storia dal 1945 ad oggi. Un viaggio per ripercorrere vicende storiche, politiche e sociali del capoluogo felsineo.
Comunicato stampa
L'Urban Center di Bologna, al secondo piano della Sala Borsa, ospiterà dall’8 al 27 novembre 2016 la mostra fotografica “La storia sui muri”, un’esposizione unica composta da circa 75 fotografie tra materiale d’archivio e immagini originali raffiguranti scritte murali, graffiti, street art, writing e stencil rappresentative della storia di Bologna dal 1945 ad oggi.
La mostra, curata dall’associazione culturale Joint Arts, vuole favorire un cambiamento nella percezione del ruolo dei graffiti. Introdursi nella diatriba riguardo l’estetica dei graffiti, introducendo una dimensione storica-contenutistica mai presa in considerazione dalle istituzioni che hanno preso parola a riguardo.
Il metodo espositivo è ispirato agli studi di Aby Warburg e alle sue Bildertafel: ogni decennio dal 1945 ad oggi sarà rappresentato da un pannello contenente una fitta composizione di fotografie di scritte rappresentative di quel periodo. Dalla ricostruzione post-bellica degli anni ’50 ai movimenti studenteschi e le proteste del ’68 e del ’77, dallo sviluppo dei primi centri sociali negli anni ’90 alla recente reazione della scena artistica locale all’impatto con la musealizzazione della street art. Un viaggio organizzato per gruppi temporali senza una didascalizzazione palese(le didascalie saranno coperte e la scelta se leggerle o meno andrà al visitatore)che andrà a creare una progressione visivo-mnemonica della storia della città senza essere indirizzato dalle tradizionali narrazioni di testo.
La mostra che proponiamo nasce dalla lettura dei muri di Bologna, testimoni e discreti custodi della storia della città – sottolinea Joint Arts - poiché l'utilizzo dei graffiti come unica fonte storica, restituisce, all’identità culturale felsinea, materiale inedito recuperato da archivi pubblici e privati. La comunità, riservata ma sempre aperta verso l'esterno, potrà così prendere coscienza della rilevanza storica dei graffiti. Questo è un passo fondamentale per poter rivedere le decisioni già attuate sulla conservazione e sullo stato in res della street art e di tutte le forme d’espressione che troviamo oggi disegnate o scritte sui muri.
Per aiutare Joint Arts con piccoli contributi è stata istituita una lotteria in collaborazione con artisti come Lucie Delisle, lo stesso Dado, Mr. Brogna, 2DMG e Peewee che hanno personalizzato, secondo il loro stile, uno skateboard, una bicicletta, un lenzuolo, una tote bag e un casco da moto, in palio come premi finali. L’estrazione dei vincitori avverrà l’8 novembre con l’inaugurazione della mostra.
Joint Arts
Joint Arts è un'associazione culturale senza scopo di lucro che da più di sei mesi si occupa di ricerca storica nell'ambito dei graffiti bolognesi. È composta prevalentemente da studenti del GIOCA, magistrale di gestione di imprese ed istituzioni culturali dell'alma mater.