La mia casa è piena di specchi

Informazioni Evento

Luogo
MIMMO SCOGNAMIGLIO ARTE CONTEMPORANEA
Via Goito 7 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

OPENING: 18 GIUGNO 2020 – Online streaming IG (@galleria_mimmoscognamiglio) e Facebook
PERIODO: 19 GIUGNO 2020 – 11 SETTEMBRE 2020
ORARI: LUNEDI’- VENERDI’ 11:00–19:00 – SABATO SU APPUNTAMENTO

Vernissage
18/06/2020

no

Curatori
Antonio D’Amico
Generi
arte contemporanea, collettiva

Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea è lieta di presentare una mostra collettiva che vede la partecipazione di oltre 40 artisti, che hanno influito e lasciato un segno nei 25 anni di carriera di Mimmo Scognamiglio.

Comunicato stampa

LA MIA CASA È PIENA DI SPECCHI
a cura di Antonio D’Amico

OPENING: 18 GIUGNO 2020 – Online streaming IG (@galleria_mimmoscognamiglio) e Facebook
PERIODO: 19 GIUGNO 2020 – 11 SETTEMBRE 2020
ORARI: LUNEDI’- VENERDI’ 11:00–19:00 – SABATO SU APPUNTAMENTO

Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso,
e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima.

George Bernard Shaw

Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea è lieta di presentare una mostra collettiva che vede la partecipazione di oltre 40 artisti, che hanno influito e lasciato un segno nei 25 anni di carriera di Mimmo Scognamiglio. Il percorso espositivo coincide inoltre con la ripartenza del settore artistico, tra gli altri, dopo l’emergenza sanitaria che ha colpito in maniera particolare Milano e tutta l’area lombarda. Le opere, selezionate dall’archivio della galleria, hanno il sapore di un universo gioioso, sfaccettato e multiforme; esse si compenetrano le une alle altre seguendo il filo della storia e dell’affetto che ha legato e lega tuttora gli artisti al gallerista, che vuole pertanto rendere loro omaggio celebrando una rinascita simbolica.

Lo spettatore è invitato a fare il suo ingresso in una ‘casa degli specchi’, come suggerisce il titolo, e a riconoscere sé stesso nel loro riflesso, facendo riferimento all’immaginario e alla sensibilità più intimi e personali, ma omettendo vanità e autocritica. Le opere lasciano emergere ora ironia, ora disagio, o ancora ricordi e frammenti nascosti, sensazioni legate a luoghi visitati e ai quali ci legano sentimenti profondi.

La mìmesis che viene innescata è operata dallo sguardo di chi vi si riflette, mentre l’artista si mette momentaneamente in disparte per far sì che lo spettatore possa diventare l’attore principale di questo processo. I lavori, carichi di valenze e tematiche legate ad un’epoca ormai scissa dalla tragedia globale che ci ha colpito indistintamente, si rendono artefici di una riflessione sul passato, e allo stesso tempo si rivelano un appiglio che ci aiuta a proiettarci in un futuro incerto ma carico di aspettative.

ARTISTI IN MOSTRA: Tanya Akhmetgalieva | Ljubodrag Andric | Maddalena Ambrosio | Alice Anderson | Domenico Bianchi | James Brown | Alfonso Cannavacciuolo | Daniel Canogar | Filippo Ciavoli | Francesco Clemente | Enzo Cucchi | Luciano Fabro | Ximena Garrido-Lecca | Nan Goldin | Gonkar Gyatso | Jenni Hiltunen | Prudencio Irazábal | Sanam Khatibi | Wolfe Leinkiewicz | Jörg Lozek | Giovanni Manfredini | Jason Martin | Ryan Mendoza | Leila Mirzakhani | Yoko Miura | Miquel Navarro | Max Neumann | Anneè Olofsson | Mimmo Paladino | Giulio Paolini | Javier Pérez | Lucio Perone | Peppe Perone | Philippe Perrin | Jaume Plensa | Gianluca Quaglia | Mimmo Rotella | Faisal Samra | Zineb Sedira | Johnnie Shand-Kydd | Cindy Sherman | Chiharu Shiota | Kiki Smith | Spencer Tunick | Gavin Turk | Joana Vasconcelos | Nicola Villa