La Germania nelle pagine del Corriere della Sera dal 1960 al 2000

Informazioni Evento

Luogo
CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA
Via Paolo Gili 4, Palermo, Italia
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Date
Dal al

martedì, mercoledì e giovedì ore 10-13 e 15.30-18.30

Vernissage
04/10/2011

ore 17.30

Biglietti

ingresso libero

Generi
documentaria

L’occhio del cronista ‘La Germania nelle pagine del Corriere della Sera dal 1960 al 2000’ è la prima mostra documentaria che racconta anni di relazioni italo-tedesche attraverso le parole di giornalisti che, per il Corriere della Sera, sono stati inviati o corrispondenti da Bonn e Berlino.

Comunicato stampa

Sullo stesso tema del rapporto tra Italia e Germania e la percezione reciproca dei due Paesi, si inaugura, sempre nella giornata di martedì 4 ottobre, alle ore 17.30, la mostra documentaria realizzata in collaborazione con la Fondazione del Corriere della Sera e l'Archivio Storico del Corriere della Sera. L'occhio del cronista: Le vacanze a Rimini, l'Oktoberfest e il boom economico. La Germania raccontata sulle pagine del Corriere, dagli Anni Sessanta ai giorni nostri.

L'occhio del cronista 'La Germania nelle pagine del Corriere della Sera dal 1960 al 2000' è la prima mostra documentaria che racconta anni di relazioni italo-tedesche attraverso le parole di giornalisti che, per il Corriere della Sera, sono stati inviati o corrispondenti da Bonn e Berlino. Dagli articoli di Giorgio Zampa e Franco Di Bella a quelli più attuali di Danilo Taino, la Germania prende vita sulle pagine del Corriere tra indagini sociologiche e vecchi cliché.

La mostra, curata e prodotta dal Goethe-Institut Mailand all'interno del progetto 'va bene?!', presenta i risultati di un processo di ricerca e selezione nell'Archivio del Corriere della Sera durato oltre un anno. Il materiale scelto - articoli, fotografie e sequenze da trasmissioni tv dall'archivio della RAI - sara' esposto dal 4 ottobre al 4 novembre presso il Goethe-Institut Palermo. La Germania sara' presentata in 6 aree tematiche: costume, società, storia e cultura, emigrazione, economia, e politica. Per quanto riguarda la scelta degli articoli, i pezzi degli Anni Sessanta sono quelli maggiormente rappresentati. Si tratta degli anni in cui il Corriere della Sera mandò i corrispondenti a Bonn, ed è grazie a loro che per la prima volta sul giornale si iniziò a parlare della Germania del dopoguerra.

I resoconti di Zampa e Di Bella ci ridanno sia l'immagine di una Germania alla ricerca di una nuova identità culturale e sociale, sia quella dei nostri connazionali emigrati, i primi latin lovers, tanto ambiti dalle donne tedesche ma ancora tanto legati alle tradizioni italiche. Dagli articoli emerge che i tedeschi sono un popolo chiuso, ordinato, rispettoso delle regole ma capace di sorprendere durante i festeggiamenti sfrenati del carnevale o come quando, contrariamente a tutti i Paesi europei, decidono di ribellarsi al Rauchverbot, il divieto di fumare nei locali pubblici. Alle pagine di storia del dopoguerra si aggiungono i primi resoconti dalla Germania unita, e a prendere la scena sulla stampa italiana è la ex DDR, un mondo praticamente sconosciuto fino agli Anni Novanta.

La Fondazione Corriere della Sera nasce nel 2001, centoventicinquesimo anniversario della nascita del giornale, con lo scopo di custodirne e valorizzarne il patrimonio storico e culturale. Nella sua attività, la Fondazione si ispira alla tradizionale vocazione del quotidiano al libero scambio di idee, al confronto di punti di vista fra loro differenti, con l'intento di costruire una cultura della democrazia e del dialogo, nel rispetto dell'alta responsabilità civile e pedagogica connessa all’uso consapevole degli strumenti d'informazione.