Klaus Zaugg – Fotografie di moda e pubblicità
La mostra presenta un percorso dell’opera di Klaus Zaugg (Solothurn 1937- Buzios 1994), figura interessante nell’ambito della fotografia di moda e pubblicità nel momento in cui, tra anni Sessanta e Ottanta, diventa sempre più preponderante l’apporto creativo del fotografo anche nel mondo della professione.

Informazioni
- Luogo: MUFOCO - MUSEO FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA
- Indirizzo: Via Giovanni Frova 10 - Cinisello Balsamo - Lombardia
- Quando: dal 19/05/2011 - al 16/10/2011
- Vernissage: 19/05/2011
- Autori: Klaus Zaugg
- Curatori: Arianna Bianchi
- Generi: fotografia, personale
- Orari: mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 15 alle 19 sabato e domenica dalle ore 11 alle 19
Comunicato stampa
La mostra presenta un percorso dell’opera di Klaus Zaugg (Solothurn 1937- Buzios 1994), figura interessante nell’ambito della fotografia di moda e pubblicità nel momento in cui, tra anni Sessanta e Ottanta, diventa sempre più preponderante l’apporto creativo del fotografo anche nel mondo della professione.
Dopo aver studiato alla Kunstgewerbe Schule di Zurigo (1955-1959), Klaus Zaugg apre uno studio a Solothurn, sua città natale, occupandosi inizialmente di vedute urbane, immagini di vita quotidiana e sperimentazioni astratte su oggetti e forme grafiche
Parallelamente sviluppa una sua ricerca personale centrata sul corpo femminile, fotografato sia in studio sia in esterno, e sul ritratto. Nel 1976 realizza per “Die Zeit” e “Der Spiegel” ritratti di personaggi importanti del cinema e della cultura, come Erica Jong, Federico Fellini, Susanna Agnelli, Donald Sutherland. Sempre nel 1976 lavora a un reportage sul set cinematografico del film di Federico Fellini “Il Casanova”. Negli anni Settanta e oltre collabora con importanti architetti e designer tra i quali Gaetano Pesce.
Tutto il suo lavoro è caratterizzato da una forte sensibilità per l’astratto, il surreale, il metafisico, che giunge alla massima espressione nella maturità con due lavori molto diversi tra loro: da una parte Klaustrofobia (esposta a Solothurn nel 1990), una singolare serie di autoritratti nei quali mette in evidenza i propri fantasmi; dall’altra il calendario per la Swatch, in cui l’oggetto orologio si trasforma e si trasfigura in colorate forme diverse, confluito poi nella mostra L’ora di Zaugg (1992).
L’opera di Zaugg, carica di suggestioni di tipo pittorico e grafico, si muove in una dimensione irreale, tra il fantastico e il pop. Protagonista della scena milanese, egli è inventore di forme di comunicazione volte a stimolare il consumo e al tempo stesso interessanti per un’analisi del costume e dei modelli di comportamento.
