Kevin Kline – Someday you will be a memory

Informazioni Evento

Luogo
BIFFI ARTE
Via Chiapponi 39, Piacenza, Italia
Date
Dal al
Vernissage
24/11/2012

ore 18

Artisti
Kevin Kline
Generi
fotografia, personale
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Kevin Kline è un fotografo autodidatta che lavora con la pellicola. Ogni sua immagine nasce nell’oculare della macchina fotografica: non vi è manipolazione successiva del fotogramma.

Comunicato stampa

Kevin Kline è un fotografo autodidatta che lavora con la pellicola. Ogni sua immagine nasce nell’oculare della macchina fotografica: non vi è manipolazione successiva del fotogramma.
Nessuna scuola alle spalle, ma una grande ammirazione per alcuni grandi maestri della fotografia contemporanea: Diane Arbus, Richard Avedon, August Sander, Mike Disfarmer, e ancora William Eggleston, con la sua sensibilità per i soggetti marginali e per una natura colta nei suoi aspetti meno eclatanti, e Walker Evans, noto per il suo senso compositivo classico e intuitivo anche quando ciò che viene fotografato potrebbe essere considerato comune.
Kevin Kline è interessato a fotografare le persone comuni così come sono e dove si trovano. Non chiede loro di atteggiarsi né di mettersi in posa, perché crede nella dignità intrinseca all’arte del ritratto. New Orleans, dove Kline vive e lavora, è uno dei pochi luoghi in tutti gli Stati Uniti dove la gente non deve negare il proprio passato, dove convivono tradizioni, storie, architetture e culture, dove la tradizione abbraccia senza imbarazzo la contemporaneità.
Kline non è interessato a cogliere, attraverso le sue foto, quei particolari che fanno tanto vecchio stile, ma ci aiuta a trovare un collegamento con il passato inteso come la storia di ognuno di noi. Nei suoi scatti le persone sono còlte nell’attimo, ed di quell’attimo diventano protagoniste, con il loro fisico, le loro storie, la loro anima.
Mentre scorrono davanti ai miei occhi le sue fotografie mi viene in mente la confessione fatta dal grande designer ed architetto Ettore Sottsass nel suo libro Scritto di Notte: Io sono amico della gente incerta, perplessa, modesta, che cerca di capire e che è sempre nello stato di uno che non ha capito. Sono molto amico della gente che ha paura. L'impermanenza è legge universale e la vita è un enigma refrattario a qualunque volontà di potenza: soltanto alla fine del tragitto ci si accorge di come non fosse affatto chiara la ragione di tutto il nostro affanno.
Dedico queste parole a Kevin perché le ritengo un commento perfetto al suo lavoro che, come direttore di Biffi Arte ho voluto fosse presentato nella rassegna Eventi Speciali in occasione della grande mostra “ Nostalgia del presente” curata da Angela Madesani.

Carlo Scagnelli