Kengo Kuma – Onomatopeia Architecture

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO CAVALLI FRANCHETTI
S. Marco 2847, Venezia (accanto al Ponte dell’Accademia), Venezia, Italia
Date
Dal al

Apertura al pubblico dal 14 maggio

Vernissage
13/05/2023

ore 15 su invito

Contatti
Sito web: https://www.acp-palazzofranchetti.com/
Artisti
Kengo Kuma
Generi
architettura, personale
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ACP Art Capital Partners –Palazzo Franchetti, in collaborazione con lo studio internazionale Kengo Kuma and Associates, presenta un’originale retrospettiva su una tematica unica dell’innovativo architetto giapponese e i suoi progetti realizzati in tutto il mondo.

Comunicato stampa

«L’onomatopea non vede l’architettura come il soggetto delle operazioni di attori di un rango superiore (gli architetti), ma pone architettura ed esseri umani sullo stesso piano. Gli architettinon sono a capo dell’architettura, ma camminano attorno ad essa insieme ai fruitori.L’onomatopea è simile alla voce di un animale emessa a livello fisico ed esperienziale».Prendendo ispirazione dalle parole di

Kengo Kuma stesso, ACP Art Capital Partners –Palazzo Franchetti, in collaborazione con lo studio internazionale Kengo Kuma and Associates, presenta un'originale retrospettiva su una tematica unica dell’innovativo architetto
giapponese e i suoi progetti realizzati in tutto il mondo, con apertura al pubblico il 14 maggio.Partendo dall’onomatopea, che è l’atto di creare o usare parole che includono suoni simili ai rumori ai quali si riferiscono, Kengo Kuma dà forma ad una sensazione fisica che esprime la suaidea di architettura sostenibile, dove i materiali sono di recupero e le persone e le cose si ricongiungono. Riscoprendo le tradizioni giapponesi e i suoi materiali più utilizzati – legno, carta e metallo – l’architetto decide di reimpiegarli in modo più contemporaneo. Nella suavisione, le superfici non coinvolgono solamente la vista, ma anche i sensi di olfatto e tatto.Attraverso l’esposizione di alcune maquette dei suoi edifici più celebri, i visitatori sono incoraggiati a scoprire i suoni dei diversi materiali.

«Ogni volta che vado a Venezia e mi sento vicino all'acqua come “materiale”, penso al dialogo tra l'umano e il materiale. In questa mostra a Palazzo Franchetti vorrei mostrare come io creo il dialogo con i materiali. In questo dialogo non faccio quasi mai uso di un linguaggio influenzato dalla logica. E quando lo uso, è impossibile farmi capire. Ecco perchè uso sempre l'Onomatopea. La materia e il corpo parlano tra loro e risuonano quando usano questo linguaggio primitivo».

Kengo Kuma

Kengo Kuma
Onomatopoeia Architecture
Curated by
Chizuko Kawarada and
Roberta Perazzini Calarota
ACP - Palazzo Franchetti, Venice
14 May – 26 November 2023
on the occasion of the
18th International Architecture Exhibition - La Biennale di Venezia

«Onomatopoeia does not treat architecture as the subject of operations by higher-ranking actors (architects) but treats architecture and humans on the same level. Architects are not at the head of architecture but walk around the architecture with users. Onomatopoeia is a kind of animal-like voice that is emitted at a physical and experiential level.» Taking inspiration from Kengo Kuma’s own words, ACP Art Capital Partners – Palazzo Franchetti, in collaboration with the international firm Kengo Kuma and Associates, will be presenting an original retrospective around a unique theme of the innovative contemporary Japanese architect and his projects located across the globe, opening to the public on 14 May.
With onomatopoeia, the act of creating or using words that include sounds associated with what is named, as a starting point, Kengo Kuma gives form to a physical sensation which expresses his dea of sustainable architecture, where materials are recovered and people and physical things are reconnected. Taking Japanese traditions and its preferred materials - wood, paper and metal – he
applies them in his own unique and contemporary manner. In his vision, surfaces engage not only with sight, but also with the senses of smell and touch. The exhibition consists of the models for some of his most significant buildings, encouraging visitors to discover the sonority behind the different materials.

«Every time I go to Venice and feel close to the water as a "material", I think about the dialogue between man and material. In this exhibition at Palazzo Franchetti in Venice, I would like to show how I create a dialogue with materials. In this dialogue, I don't often use a language influenced by logic. And when I use it, it is impossible to make people understand me. That is why always use Onomatopoeia. The material and the body are talking to each other, and they resonate when using this primal language».
Kengo Kuma