Johnny Pixel – Trasposizioni Porno-Kitsch
Questi ultimi lavori sono il frutto di 14 anni di sperimentazioni finalizzate a rappresentare le visioni oniriche dell’artista, legate a realtà e sessualità, contaminate da pensieri ed emozioni quotidiani.
Comunicato stampa
Giovedì 3 novembre 2011 all’ABNOROMAL Gallery si inaugura la nuova personale di Johnny
Pixel, interamente dedicata al nuovo campo di ricerca: le TRASPOSIZIONI PORNO-KITSCH.
Le Trasposizioni Porno-Kitsch segnano un punto di svolta fondamentale nel percorso di evoluzione
artistica di Johnny Pixel, aprendo una fase innovativa rispetto al passato.
Questi ultimi lavori sono il frutto di 14 anni di sperimentazioni finalizzate a rappresentare le
visioni oniriche dell’artista, legate a realtà e sessualità, contaminate da pensieri ed emozioni
quotidiani: “ la realtà e la dimensione immateriale, si fondono grazie al processo attraverso cui le
Trasposizioni nascono”. Il punto di partenza è, infatti, una realtà fisica e concreta in cui l’artista,
servendosi di una musa, ricerca la posizione ideale, finalizzata all’emozione che intende
comunicare.
Il processo che determina il passaggio dalla fisicità al contesto virtuale, ha come punto di partenza
l’utilizzo di una luce dedicata, la quale, ha un ruolo fondamentale nel nascondere e comprimere la
fisicità, per preparare la realtà alla virtualizzazione. Questa avviene, in un primo passaggio, tramite
una tela bianca impressionata solo per pochi attimi dall’ombra di un’emozione, giusto il tempo di
catturarne l’essenza effimera. Questa essenza, viene resa virtuale tramite l’utilizzo di una macchina
fotografica, che ha il ruolo primario di iniziare il passaggio da una realtà ad un’altra.
L’immagine così virtualizzata, viene contaminata, rielaborata e preparata per essere nuovamente
trasposta con l’utilizzo di tecniche materiche, le quali hanno la funzione di rendere nuovamente
fisica l’immagine e completare così la migrazione in una nuova realtà.
Le TRASPOSIZIONI si concludono e prendono vita con il passaggio dell’immagine su tela, tramite
l’utilizzo dei mezzi classici di pittura, quali pennelli, colori ed emozioni; ha così luogo la
TRASPOSIZIONE di un’emozione, da una realtà ad un’altra.
“Le Trasposizioni rappresentano un punto di incontro dove realtà e immaginazione si fondono in
maniera indissolubile”.
Lo spettatore ha la possibilità, osservando l’immagine sulla tela, di interpretarla e di percepire il
sentimento e la situazione che si sta verificando, sulla base delle proprie emozioni usando come
linea guida quello che l’autore vuole comunicare.
Fondamentale nel processo traspositivo è infine, anche il rapporto fra artista e modella, che non è
solamente oggetto, ma ha un ruolo attivo nella creazione dell’opera. Ciascuna modella ha una storia
emotiva e sessuale differente da raccontare, che l’artista va ad approfondire con un tête à tête
antecedente la sessione di posa, solo in questo modo le sensazioni e le emozioni della modella
possono entrare attivamente all’interno dell’opera.
Ciascuna Trasposizione assume, quindi, un significato completo nella fusione fra le emozioni del
soggetto osservante, dell’artista e della modella soggetto-oggetto dell’opera.
Perché porno-kitsch?
« Perché nel regno del Kitsch impera la dittatura del cuore. I sentimenti suscitati dal Kitsch devono
essere, ovviamente, tali da poter essere condivisi da una grande quantità di persone. Per questo il
Kitsch non può dipendere da una situazione insolita, ma è collegato invece alle immagini
fondamentali che le persone hanno inculcate nella memoria »
[Milan Kundera]