Joël Angelini – Lezioni di forma

Informazioni Evento

Luogo
LA CONTEMPORANEA
Via Della Rocca 36, Torino, Italia
Date
Dal al

feriali dalle ore 15.30 alle ore 19.30, domenica e festivi su appuntamento

Vernissage
06/12/2011

ore 19

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Joël Angelini
Generi
arte contemporanea, personale
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Sarà l’artista stesso a guidare gli ospiti alla scoperta di una ventina di opere realizzate attraverso la lavorazione di materiali differenti quali la terracotta, il legno ed il gres e grazie ai quali dà vita al proprio personale concetto di raffigurazione.

Comunicato stampa

“La linea, la forma e il dinamismo non hanno bisogno della
figurazione per palesarsi, anzi,
rappresentando solo se stesse risuonano in maniera più pura e profonda.
Il tema è sussurrato tra le pieghe, non pretende di essere ascoltato,
semplicemente, si mostra.”
Joël Angelini
LA CONTEMPORANEA Studio | Art Gallery è lieta di presentare martedì 6 dicembre alle ore 19.00 l’esercizio di stile del giovane scultore torinese Joël ANGELINI. Sarà l’artista stesso a guidare gli ospiti alla scoperta di una ventina di opere realizzate attraverso la lavorazione di materiali differenti quali la terracotta, il legno ed il gres e grazie ai quali dà vita al proprio personale concetto di raffigurazione. Un percorso esplicativo che ci svelerà la poetica che sta alla base dell’oggetto d’arte, a partire dal progetto iniziale fino alla scelta delle materie ed alle modalità di esecuzione.
Ricordando le forme del modernismo astratto di Moore, Joël ANGELINI lavora su figure che eliminano qualsiasi elemento di riconoscibilità per posizionarsi su un piano di pura considerazione intellettiva. Separandosi da un’immagine reale, ANGELINI ricerca la purezza delle linee, l’armonia delle forme, l’essenzialità del tratto scultoreo, per un risultato che si colloca tra l’eleganza della semplicità ed un più spinto rigore minimalista. L’equilibrio dei volumi e la compensazione organica tra spazi concavi e convessi diventano il frutto di una infaticabile investigazione della materia e della superficie intesa come ambito di “lavorazione”.
Eliminando la rappresentazione figurativa, l’artista apre uno spazio di immaginazione in cui è la sola sobrietà a stabilirne i confini e le proporzioni. Il resto viene affidato all’iniziativa spontanea di chi osserva, come avviene nella Poesia, in cui è la nostra sensibilità a condurci oltre i limiti della parola.
A CURA DI: Cristiana PECILE (architetto, gallerista) Marzia Altaira GRAZZINI (architetto, gallerista) Riccardo BARBAROSSA (architetto)