Jarosław Modzelewski – Retroguardia polacca

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO BLUMENSTHIL - ISTITUTO POLACCO DI CULTURA
Via Vittoria Colonna 1, Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
07/06/2012

ore 19

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Jarosław Modzelewski
Generi
fotografia, personale
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Jaroslaw Modzelewski (classe 1955), da più di due decenni protagonista dell’arte polacca, co-fondatore della storica formazione Gruppa, così ha spiegato l’ironia del titolo che ha scelto per la sua mostra: “Nel 1987 è stata organizzata in Italia la mostra di Gruppa, intitolata L’avanguardia polacca… Non avrebbe un senso, forse, oggi, dare il titolo La retroguardia polacca?

Comunicato stampa

Jaroslaw Modzelewski (classe 1955), da più di due decenni protagonista dell’arte polacca, co-fondatore della storica formazione Gruppa, così ha spiegato l'ironia del titolo che ha scelto per la sua mostra: “Nel 1987 è stata organizzata in Italia la mostra di Gruppa, intitolata L’avanguardia polacca… Non avrebbe un senso, forse, oggi, dare il titolo La retroguardia polacca? Che significato ha questo titolo per un artista considerato finora uno degli esponenti di spicco dell’avanguardia degli anni ’80? Un momento di maturazione personale? Un cambiamento di prospettiva dovuto al cambio generazionale?...”
La risposta potrebbe nascondersi in questa esposizione di dipinti creati negli ultimi cinque anni, dopo la mostra di Modzelewski all’Istituto Polacco di Roma nel 2007.

L'artista ha sposto in molte gallerie in Polonia e all'estero, fra cui: Galleria Le Plateau di Parigi (2004), Galleria Zacheta di Varsavia e Tetriakowska di Mosca nella mostra collettiva 'Mosca-Varsavia/Varsavia Mosca 1900-2000', Museum Würth di Künzelsau (2000), Museo Nazionale di Danzica (2001) e di Varsavia (2000), Kunsthalle di Baden-Baden (2000), Castello Ujazdowski di Varsavia (1999), Ludwig Museum di Budapest (1997) e Martin Gropius Bau di Berlino (1994).

Così scrive di lui Anda Rottenberg, direttrice della Galleria Nazionale Zachęta di Varsavia dal 1993 al 2001, curatrice dei Padiglioni della Polonia alle Biennali di Venezia, São Paulo e Istanbul: “Sembra che per l’artista, punto di partenza e oggetto di analisi fossero due modelli radicati nella tradizione polacca: il figurativismo di Andrzej Wróblewski e l’astrazionismo di Stefan Gierowski. Il primo, doveva penetrare la problematica esistenzialista; il secondo, aveva l’obbligo di risolvere i problemi puramente pittorici.” (testo pubblicato nel 2007, nel catalogo della mostra all'Istituto Polacco di Roma).

Così colloca storicamente l'artista Ania Jagello, curatrice nel 2007 della mostra di Modzelewski a Roma, all'Istituto Polacco: “Nel 1982, insieme ad alcuni altri artisti amici, il pittore Jarosław Modzelewski fonda il gruppo, molto noto in Polonia, chiamato GRUPPA. I loro quadri commentavano in modo ironico la Polonia degli anni ‘80, divisa tra fedeltà al regime e opposizione, tra gli artisti che esponevano nelle gallerie pubbliche e quelli che le boicottavano. Operavano soltanto in case private o chiese, che in quei tempi svolgevano un ruolo fondamentale nell’opposizione al sistema, ma Modzelewski e gli artisti di Gruppa, con i loro commenti ironici, non erano ben visti né dall’ambiente della Chiesa né dagli addetti culturali dello Stato. Gruppa durò 10 anni e concluse la sua attività nel 1992, con una mostra retrospettiva nella Galleria Nazionale di Arte Zachęta di Varsavia, la cui allora direttrice era Anda Rottenberg.” E, sull'opera: “Guardando i nuovi lavori di Jarosław Modzelewski, si ha l’impressione che il tema del quadro sia propriamente l’attesa: di qualcuno, di qualche situazione, di un tempo migliore, della fine dell’inverno...”