Ivan Catalano – Di case e altre rovine

Informazioni Evento

Luogo
GARAGE ARTS PLATFORM
via Leonardo da Vinci 2 94100 , Enna, Italia
Date
Dal al

dal giovedì al sabato dalle 17 alle 20 e durante gli altri appuntamenti del garage.

Vernissage
04/11/2021

ore 19

Artisti
Ivan Catalano
Generi
fotografia, personale
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Mostra che presenta un focus sulla ricerca fotografica di Ivan Catalano, ennese di stanza a Torino da circa venti anni e cofondatore nella città sabauda dello spazio espositivo e di ricerca Isole, dedicato alla fotografia e all’editoria.

Comunicato stampa

Venerdì 4 novembre inaugura al Garage a Enna Bassa "DI CASE E ALTRE ROVINE", mostra che presenta un focus sulla ricerca fotografica di Ivan Catalano, ennese di stanza a Torino da circa venti anni e cofondatore nella città sabauda dello spazio espositivo e di ricerca Isole, dedicato alla fotografia e all'editoria.
Si tratta della seconda mostra della stagione 2021-22 L'ALTRA PELLE al Garage, dopo la mostra personale di Fausto Benvegna.

Sarà possibile visitare la mostra dal 5.11.2021 al 16.01.2022, dal giovedì al sabato dalle 17 alle 20 e durante gli altri appuntamenti del garage.
Sabato 6 novembre alle ore 20 è programmata la proiezione di "Strada provinciale delle anime" di Gianni Celati, a cura di Ivan Catalano.
Domenica 7 novembre è previsto un pomeriggio di incontri dedicato alla fotografia. Alle ore 17: open studio e portfolio review con Ivan Catalano, aperto a tutti i fotografi e le fotografe; ore 18:30: presentazione del workshop IMPARARE A GUARDARE; ore 19:30: presentazione del laboratorio permanente OSSERVAZIONI SUL TERRITORIO.
La mostra, la proiezione e gli incontri sono a ingresso libero con tessera garage 2021-22.

Ivan Catalano da bambino amava sfogliare gli album fotografici dei suoi genitori, in particolare quelli del loro passato da emigrati, da ragazzo inizia a fotografare le processioni religiose nella sua città. Dopo, due incontri: il primo con i disegni dell’architetto Aldo Rossi e il secondo con una fotografia di Luigi Ghirri, scoperta nel retro di una copertina di un album dei CCCP. Il suo lavoro nasce utilizzando il medium fotografico prima in maniera inconsapevole e solo in seguito maturando consapevolezza riguardo al mezzo stesso e al suo linguaggio.
Vive la pratica del fotografare come un rituale, partendo dal luogo dove abita o le città in cui ha vissuto. Compongono il tracciato, nel quale svolge il suo lavoro, l’ordinario, il quotidiano, la “qualsiasità”: caratteristiche scelte non in modo arbitrario ma perché gli sono vicine e fanno parte del suo vissuto; con la prerogativa di non fare privilegi su cosa deve o non deve essere fotografato ma, piuttosto, da sempre si interessa all’abitare, alle sue trasformazioni ed alle tracce che incontra, facendo però attenzione a non lasciare le proprie.
Vicino all’esperienza dei fotografi di “Viaggio in Italia”, che trent’anni fa hanno posto le basi della nuova fotografia di paesaggio italiana, adottando la “sospensione del giudizio”, evitando di enfatizzare dei soggetti a discapito di altri, ricercando una “visione” semplice, non forzata, antieroica e soprattutto non retorica.
Lontano dal pensare la fotografia come mezzo oggettivo per descrivere, per raccontare e comunicare la realtà, persegue l’idea che fotografare sia non un fatto di comunicazione, ma in primo luogo un “fatto privato”, la conoscenza del mondo, la continua sorpresa di guardare le cose.
Dunque, fotografando dentro casa e “dietro casa” si svolge gran parte della sua ricerca, vivendo lo spazio come luogo dell'incontro, “del puro accadere, dell’inciampo”, dove s’incontrano delle cose, dei luoghi, delle persone, delle figure.

Ivan Catalano, nasce ad Enna e dal 2001 vive e lavora a Torino, dove si laurea in Architettura con una tesi di fotografia con un’indagine sul territorio sotto la supervisione di Vittore Fossati. Continua la sua formazione partecipando a workshop e convegni di studio sulla fotografia e l’architettura. All’attività di ricerca unisce quella dell’insegnamento della fotografia in seminari e workshop in Italia e all’estero e si occupa di curare progetti culturali e artistici interdisciplinari. Cura la rubrica Imparare a guardare su Zibaldoni e altre meraviglie. Nel 2006 ha rappresentato la giovane fotografia italiana presso PAN.archive [d], durante "Artissima 13" (Torino) e nel 2007 il suo lavoro Luoghi di vita è entrato a far parte della collezione permanente presso il Centro di Documentazione di PAN (Napoli). Tra il 2009 e il 2018 le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive come la Sala Dogana - Palazzo Ducale, Genova, Art Festival Studi Aperti, Ameno (NO), il Si Fest n. 21, Savignano Immagini Festival, il XVIII Festival Cinemambiente, la Biennale Internazionale Arte Plurale e il Festival dell'Architettura in Città a Torino. Dal 2016 è co-founder e art director di isole, spazio indipendente a Torino dedicato alla fotografia contemporanea e al fotolibro, attraverso mostre, talks, e alla didattica organizzando workshop e laboratori, dedicati all’editoria indipendente.

ISOLE
Fondata nel 2016 da Ivan Catalano e Adele Corvo, isole – oggi APS - si propone di rendere visibili e fruibili le ricerche fotografiche attuali sul paesaggio contemporaneo con una particolare attenzione verso la forma libro e le sue modalità di produzione.
La rassegna sul photobook italiano, I Just Look At Pictures, ha coinvolto diversi collettivi di fotografi e artisti (TerraProject, Collettivo DAV, Alterazioni Video, Urban Reports) dedicati a documentare le trasformazioni in atto sul territorio e a svelarne risvolti inediti, grotteschi e miracolosi, attraverso uno sguardo contaminato, di soglia, scegliendo forme di produzione e pubblicazione indipendenti e partecipate.
Ha curato la realizzazione di mostre personali dedicate a sguardi maturi, rigorosi e lirici come quelli di Vittore Fossati e di Cesare Ballardini e ha esposto i risultati di nuove ricerche come quelle di Mattia Ferretti e Lorenzo Casali.
Ospita presentazioni, seminari e laboratori dedicati al libro nelle sue declinazioni tecniche, artigianali, artistiche e sperimentali e grazie una consolidata e fertile collaborazione con le associazioni di quartiere e cittadine, è inserita nei programmi degli eventi culturali rivolte all’arte contemporanea, alla fotografia e alla grafica (Nesxt, Fo.To, Graphic Days).
Nel 2017 è stata riconosciuta dal Mibact per la ricerca svolta in ambito fotografico ed è stata inserita nel Portale Fotografia Italia.
Come in un libro abitato, poeti, musicisti e performers ampliano questo arcipelago di anime di carta e luce che si incontrano e incantano in riva a un fiume di città.